San Marino. Denunciò: “Picchiato dagli agenti”. Ma era tutto falso: accusa archiviata

San Marino. Denunciò: “Picchiato dagli agenti”. Ma era tutto falso: accusa archiviata

L’informazione di San Marino

Denunciò: “Picchiato dagli agenti”. Ma era tutto falso: accusa archiviata

Ora Andrea Scattolari rischia l’incriminazione per calunnia. “Polizia civile ha agito correttamente”

Antonio Fabbri

“Occorre dunque concludere che l’istruttoria ha accertato una dinamica dei fatti diversa da quella in denuncia (e nell’immediatezza amplificata dagli organi di stampa): l’intervento degli agenti di polizia fu adeguato nelle modalità di ingaggio (segnalazione qualificata di un soggetto in zona a rischio) e corretto nel portare a termine le formalità di controllo ed identificazione di Scattolari, che tutti gli effetti di quel “sospetto” assunse parvenza con il proprio atteggiamento. Le condizioni ambientali resero impossibile ai funzionari di polizia impedire il tentativo di fuga, imprevedibile e immotivato di Scattolari, rivelatosi in ultimo dannoso per lo stesso ragazzo. Le ulteriori operazioni (di ricerca, accompagnamento ed identificazione) furono invece, in base agli elementi raccolti, rituali e idonee”.

Con queste parole il Commissario della legge Simon Luca Morsiani, ha archiviato la vicenda che aveva visto Andrea Scattolari, bellariese, denunciare due agenti della Polizia civile, totalmente scagionati dalle accuse del giovane che fece pure una conferenza stampa in compagnia del suo avvocato per sostenere la sua denuncia. Tutto regolare, invece, come risulta anche dalla registrazione fatta da un telefonino, determinante per appurare la verità dei fatti, e come fissato dal Commissario della legge nel suo provvedimento.

Già da subito era emerso (l’informazione del 1911-2015) che la versione resa dal giovane non collimava con quella degli agenti e con quella raccolta anche da alcuni testimoni terzi che avevano assistito all’accaduto.

Tutto era scattato, nella notte tra il 6 e 7 ottobre 2015, da una segnalazione che indicava un soggetto sospetto che si trovava davanti a Casa San Giuseppe. Gli agenti erano quindi intervenuti a bordo dell’auto di ordinanza con lampeggiante e in divisa. Alla richiesta di documenti non hanno avuto risposta e anzi il giovane è fuggito a piedi verso l’interno del giardino di Casa San Giuseppe. Nella fuga si era poi ferito con degli spini. Gli agenti si erano quindi messi alla ricerca del soggetto. Era stato rintracciato in seguito presso il locale Birraio, a Borgo Maggiore. Qui, di fronte a diversi testimoni presenti che avevano notato il ragazzo bagnato e scalzo, gli agenti lo avevano accompagnato all’esterno del locale per terminare il controllo. Mentre veniva accompagnato fuori il giovane aveva dato segni di nervosismo che avevano costretto gli agenti ad ammanettalo per poi condurlo alla Centrale. Dopo le verifiche del caso era stato rilasciato.

Per contro, i giorni seguenti, il bellariese aveva dichiarato addirittura di essere stato preso a manganellate dalla Polizia civile. Tutto falso, invece, come appurato dal provvedimento di archiviazione del Commissario della Legge, Simon Luca Morsiani. Adesso Scattolari potrebbe rischiare l’incriminazione per calunnia. L’archiviazione è dello scorso 13 febbraio e ieri la Polizia Civile ha reso noto il provvedimento sottolineando la correttezza di azione degli agenti, in una conferenza stampa tenuta dall’ispettore Amedeo Paganelli, alla presenza del comandate del Corpo, Albina Vicini, e dei poliziotti, Mirko Bugli e Matteo Gasperoni, che erano stati accusati falsamente da Andrea Scattolari.

“Abbiamo prodotto agli atti anche un filmato nel quale era chiaro il comportamento dello Scattolari e nel quale lo stesso dichiarava cose diverse da quelle che, poi, ha esposto nella denuncia. Filmato dal quale emerge anche la correttezza del comportamento degli agenti. Non abbiamo potuto comunicarlo prima essendo in corso l’istruttoria”, ha precisato l’ispettore Paganelli. “Ora, dunque, arriva l’archiviazione. Non avevamo dubbi che i nostri agenti avessero operato nel rispetto delle leggi. Tutti gli agenti della Polizia civile sono al servizio della cittadinanza e quando operano lo fanno nel rispetto delle norme di questo Paese. E’ stata disposta l’archiviazione – ha proseguito l’ispettore Paganelli – e l’operato è stato dichiarato dal magistrato corretto, ma ciò non toglie che a livello personale i due agenti siano stati indagati e per un anno e mezzo abbiano dovuto rimanere con il timore di questa pendenza. Unito a ciò c’è il fatto che ora dovranno assolvere personalmente agli onorari del legale che ha prestato loro assistenza”. 

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