San Marino San Marino. Antonio Fabbri: Le pendenze della cartiera superano il milione e mezzo

San Marino San Marino. Antonio Fabbri: Le pendenze della cartiera superano il milione e mezzo

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Dalle risposte alle interpellanze di Rete la situazione debitoria verso lo Stato

Le pendenze della cartiera superano il milione e mezzo

Oltre 340mila euro la mora per le acque reflue mentre più di 1,2 milioni per il gas, vicenda per la quale c’è un contenzioso civile e amministrativo

Antonio Fabbri

Due interpellanze di Rete e le risposte della Segreteria tracciano una situazione di pendenze verso lo Stato della Cartiera Ciacci che superano il milione e mezzo. Unito a ciò il fatto di non ottemperare, nel caso dei reflui, all’installazione del misuratore di portata. Un inadempimento che ha visto la Cartiera Ciacci sanzionata per cinque volte. Evidentemente, però, non sono servite a spingere l’azienda all’installazione. Il perché, hanno rilevato gli esponenti di Rete in Consiglio, dipende probabilmente dal fatto che è più conveniente per l’azienda pagare le sanzioni piuttosto che mettersi in regola. Questo anche se gli uffici competenti hanno avviato provvedimenti conseguenti. I numeri che emergono dalle risposte alle interpellanze, poi illustrati da Rete in una serata pubblica ad Acquaviva lo scorso giovedì, sono degni di nota.

Il mancato pagamento della tariffa ambientale La Segreteria al territorio, che ha con completezza risposto alle sollecitazione dei consiglieri Elena Tonnini e Davide Forcellini in un caso e Marianna Bucci nell’altro, evidenzia come vi siano utenze morose. Utenze, cioè, che non hanno pagato nei termini la tariffa ambientale. Tra queste, la più morosa di tutte è proprio la Cartiera Ciacci che ha un debito scaduto e non pagato cono lo Stato pari a 341.664,68 euro.

La Segreteria al Territorio elenca anche un debito scaduto della Lavanderia Sammarinese Spa pari a 5.765,57 euro, della San Marino Salumi pari a 6.667,04 euro e del Consorzio Vini Tipici pari a 3.364,63. La segreteria di Stato, tuttavia, specifica che queste ultime tre utenze stanno regolarmente adempiendo ai piani di rientro concordati con l’azienda. La Cartiera, invece, resta morosa.

La mancata installazione del misuratore di portata La Segreteria la Territorio, sempre rispondendo alle domande dell’interpellanza di Rete, rileva inoltre un’altra magagna. Infatti nonostante l’obbligo di legge, la Cartiera Ciacci non risulta aver mai installato il misuratore di portata allo scarico per le acque reflue. L’ufficio competente “ha più volte sanzionato la ditta per l’inosservanza dei disposti di legge. In seguito ad una recente ispezione, oltre alla relativa sanzione, è stato disposto un riferimento al Collegio Tecnico per la revoca dell’autorizzazione. Nel caso specifico verrà poi inoltrata segnalazione all’Ufficio industria”. Le autorità competenti, dunque, si sono mosse e si stanno muovendo. Risultano, per la mancata installazione del misuratore di portata, cinque sanzioni elevate alla Cartiera Ciacci oltre ad una sanzione per la captazione delle acque diverse dal pubblico acquedotto.

La pendenza sul gas La Cartiera deve pagare all’Azienda dei servizi un totale di 1.222.908,84 euro di gas. Infatti la ditta, che ha la facoltà di approvvigionarsi autonomamente di metano, tra il dicembre 2014 e il febbraio 2015, per dei problemi del fornitore italiano dal quale si approvvigiona direttamente, ha avuto una interruzione di erogazione. Così la fornitura di gas, per supplire all’anomalia, è stata garantita dall’Aass. L’Azienda servizi ha quindi applicato la sua tariffa per il gas erogato in quel periodo alla Cartiera. Ne è scaturita la cartella esattoriale di oltre 1,2milioni. Importo che evidentemente l’azienda non condivide e non intende pagare, dato che ha avviato una causa amministrativa e civile che è ancora in essere

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