L’informazione di San Marino
One Gallery Outlet dopo due settimane di sciopero la proprietà ancora tace
Antonio Fabbri
Dopo oltre due settimane di sciopero a oltranza, incontri con la Segreteria di Stato e un decreto che dovrà consentire ai dipendenti di slegarsi dal contratto con l’One Gallery Outlet, la proprietà non si fa sentire con i sindacati.
Nessun contatto formale con le parti sociali e con i dipendenti. Anche l’amministratore, che in una prima fase qualche dichiarazione l’ha fatta, al momento tace. Dunque la ditta ufficialmente con i sindacati non si è fatta sentire, nonostante le ripetute richieste delle parti sociali. Qualcuno della dirigenza ha inevitabilmente interagito con i dipendenti che si trovavano davanti all’outlet a scioperare per tutta la scorsa settimana. Nella sostanza, però, non sono state fatte dichiarazioni, salvo comunicare che il 21 marzo, domani, in tribunale è in calendario una udienza che tratta del risarcimento che l’One Gallery ha chiesto ai proprietari dello stabile – risarcimento richiesto per circa 10 milioni di euro – e allo stesso tempo si tratterà della causa per le questioni legate alla locazione dell’immobile che, per contro, i proprietari dello stabile, i Colombini, hanno intentato verso gli affittuari dell’One Gallery.
Nulla di più è stato detto sugli stipendi non ancora pagati alle 67 persone che venerdì scorso hanno terminato lo sciopero a oltranza. Questa settimana, tuttavia, i dipendenti assieme ai sindacati procederanno a loro volta con gli adempimenti necessari previsti per uscire dalla fase di stallo. Venerdì di questa settimana è dunque in programma la commissione conciliativa, passaggio necessario perché ai lavoratori possano essere attivati o, in certi casi, riattivati, gli ammortizzatori sociali. Poi per lunedì della settimana prossima, è già stato fissato un incontro presso la Segreteria di Stato al Lavoro cui sarà presente anche il Segretario di Stato Andrea Zafferani.