San Marino: Le opposizioni all’attacco: “In piazza contro il Governo

San Marino: Le opposizioni all’attacco: “In piazza contro il Governo

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Le opposizioni all’attacco: “In piazza contro il Governo”

Pdcs, Psd e Ps nella serata pubblica di Domagnano criticano i primi 3 mesi di vita dell’Esecutivo. Venturini: (Dc): “Non hanno fatto nulla Sono stati capaci di creare solo paura tra i cittadini” Ciavatta (Rete): “Con la Dc per difendere la democrazia”

Capicchioni (Psd): “Paventano uno shock di liquidità che non esiste”. Sindacati presenti

Preoccupati per la mancanza di confronto sui grandi temi, per gli allarmi creati sullo stato della finanza pubblica, per l’assenza di spiegazioni su iniziative in grado di portare danni “irreversibili”. Di fronte a una sala Montelupo a Domagnano strapiena hanno cosi’ lanciato l’allarme sui primi tre mesi di attività di governo i rappresentanti delle forze di minoranza nella serata di l’altro ieri dal tema “Sviluppo, Lavoro e Sistema Bancario”.

L’iniziativa, organizzata da Pdcs, Psd e Ps, ha visto la partecipazione anche delle altre forze di opposizione, Rete e Mdsi, nonché Ns, e di tutte le sigle sindacali ed economiche del Paese, inaugurando un’insolito fronte “antigovernativo”. Ad aprire i lavori, il segretario del Pdcs, Gian Carlo Venturini che chiarisce le motivazioni di quella che “non vuole essere una sfida alla maggioranza ma -sottolinea- un’iniziativa per manifestare preoccupazione di fronte ad un governo che genera allarmismo e insicurezza nel Paese”. Entrando nei temi della serata, Venturini si chiede quindi dove siano state prese le decisioni relative alla destinazione degli Npl, della nazionalizzazione di Cassa di risparmio. E ancora, si interroga sui motivi dell’assenza di governo e maggioranza nella conferenza organizzata da Abs per confrontarsi su questi temi.

Tocca poi a Gian Carlo Capicchioni, Psd, puntare il dito su come sia stata gestita la “serata verità” sui conti pubblici. “Non si può dire che non ci sono soldi per pagare stipendi e pensioni e che a giugno si arriverà ad uno shock di liquidità- sottolinea- non siamo in queste condizioni, su questi temi stanno eccedendo”. E sul perché di certe affermazioni restano solo ipotesi: “Forse- azzarda- devono far capire alla cittadinanza che è necessario mettere mano a qualche provvedimento straordinario per recuperare risorse finanziarie”. Per Alessandro Mancini, Ps, dal suo insediamento, il governo non ha ancora dimostrato come vuole governare il Paese, ma offre “solo slogan, annunci e demagogia come fossimo ancora in campagna elettorale”. Da questo momento in poi quindi “le forze di opposizione- annuncia- cercheranno di denunciare tutto quello che non sta andando avanti nel Paese”.

Di fatto, per il capogruppo del Ps non si tratta di contrapposizione fine a se stessa: “La maggioranza del Paese è preoccupata- chiarisce- perché stiamo andando verso una deriva, dobbiamo assolutamente intervenire prima che danni importanti potranno diventare irreversibili”. È Roberto Ciavatta di Rete a chiamare tutti alla mobilitazione generale: “Siamo entrati in una fase che ci preoccuppa- spiega- per questo vogliamo collaborare con la Dc e chiunque tema come noi la messa in discussione delle stesse radici della democrazia”. Per il capogruppo dei civici infatti il governo non sta assolvendo al suo ruolo di arbitro ma “ha scelto la sua squadra e sta giocando sul campo cercando di eliminare le parti che non si allineano con loro”.

Di qui l’invito a scendere tutti in piazza: “Se è vero che la volontà è di arrivare a giugno per attivare un finanziamento estero da parte di chi possa salvare il sistema bancario e magari comprarsi Npl e portare al collasso le banche esistenti, se questo è l’obiettivo- conclude- allora l’obiettivo nostro deve essere quello di arrivare in piazza e fermarli”. Sul palco infine anche i rappresentanti delle categorie economiche e dei sindacati che hanno parlato più nello specifico della necessità di interventi per il rilancio dell’economia e puntato il dito, in particolare, contro le proposte di modifica della legge sviluppo.

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