UN’ ISTANZA CHE DIVIDERA’ DI NUOVO IL PAESE O UNA GOLIARDATA?
L’iniziativa tendente a far posizionare nel Palazzo del Governo una lapide che condanni i così detti “ fatti di Rovereta “ e tutti coloro che ne sono stati direttamente o indirettamente protagonisti o coinvolti, sulla quale periodicamente vengono pubblicati sugli organi d’informazione “ nazionali” autorevoli commenti e giudizi super partes , senza tanti condizionamenti ideologici, mi lascia di per sè indifferente e apatico da un lato e sconcertato e preoccupato dall’altro . Indifferente ed apatico, in quanto ritengo che non sia una ,pur artistica e variopinta “pietra scolpita” e “ appiccicata” su una parete , anche se di una importante sede Istituzionale , e scoperta con tanto di fastosa e probabilmente “ strombazzata” cerimonia d’inaugurazione, a stravolgere la storia . Una cosa è certa che se questa iniziativa avrà una certa risoluzione , creerà un pericoloso precedente con il prolificare di altre similari richieste , anche di non di pubblica utilità, che saranno sottoposte al giudizio di ogni nuovo governo, per condannare o biasimare qualche atto del precedente . Quello che mi lascia invece sconcertato e preoccupato , per il futuro del paese mi auguro che cio’ non avvenga, è che la richiesta , definita da alcuni una goliardata, non riporti ancora una volta, dopo un sessantennio, a dividere i sammarinesi in buoni e cattivi o viceversa, soprattutto dopo che si è arrivati ad una laboriosa ma totale riappacificazione fra le parti. E’ questo un momento , tragico per la Repubblica che sta vivendo , in cui serve unità e condivisione d’intenti fra i cittadini , di qualsiasi estrazione politica essi siano. La saggezza e la “ sammarinesita” che ha sempre contraddistinto e consigliato il C.G.G. in ogni periodo difficile per la Repubblica, spero che lo guidi a prendere decisioni che non impediscano il proseguire di una civile e fraterna convivenza . Un ulteriore scontro sociale e politico in questa fase di per se’ gia’ travagliata, sarebbe il colpo di grazia per il futuro della Repubblica che vedrebbe riaccendersi sentimenti di odio e di rivincite personali, che certamente si protrarranno pericolosamente anche nelle future generazioni. A proposito delle future generazioni, un’ulteriore istanza, chiede che questo periodo “ roveretiano” entri nel programma scolastico di storia sammarinese. Ben venga per far conoscere un momento della nostra storia recente, ancora molto dibattuta e sconosciuta ai più, soprattutto ai giovani, purchè non rintroduca una certa politica fra i banchi e le cattedre di scuola di “ sessantottina” memoria.
Paolo Forcellini