San Marino. Il Governo illustra il piano di rilancio di Cassa di Risparmio. Antonio Fabbri

San Marino. Il Governo illustra il piano di rilancio di Cassa di Risparmio. Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino

Dopo il buco di bilancio da 534 milioni, il Governo illustra il piano di rilancio di Cassa di Risparmio 

Carisp decreto legge per risanarla “lo Stato coprirà tutte le perdite”

Celli: “cassa sarà la banca fulcro dell’economia sammarinese” ribadisce “nessun risparmiatore perderà un centesimo”

Zanotti conferma: “partiranno azioni di responsabilità”. Zafferani: “assurdo che ci sia ancora chi non vuole i conti in regola”

“Lo Stato garantirà la copertura finanziaria di tutte le perdite di Cassa di Risparmio. E lo farà anche qualora gli altri soci (Sums e Fondazione, ndr.) non dovessero intervenire per la loro quota”. Il segretario alle Finanze, Simone Celli, non usa mezzi termini. E, all’indomani della notizia dei 534 milioni di buco di bilancio Carisp, insieme a tutti colleghi di Governo, convoca la stampa per annunciare le prime ed immediate misure. In primis un decreto legge per il rafforzamento dell’istituto.

“Cassa di Risparmio, come abbiamo più volte detto – spiega Celli – diventerà lo strumento di crescita per San Marino. E il progetto per fare della banca l’istituto di credito pivot della nostra economia sarà ulteriormente accelerato nelle prossime settimane. Per questo lancio un messaggio a tutti i depositanti, risparmiatori e a tutti i sammarinesi: dovete continuare ad avere fiducia in questa banca. Nessuno, e sottolineo nessuno, perderà un centesimo. “Lo Stato la supportetà in tutti i modi e Cassa sarà la banca fulcro dell’economia del Paese”. Ed ecco come. Intanto le perdite patrimoniali emerse dalle pieghe del bilancio 2016, ovvero quei 534 milioni di deficit, di cui almeno 450 di Npl legati alla vicenda Delta, la società italiana di credito al consumo partecipata, appunto, da Cassa di Risparmio, saranno spalmate attraverso un piano pluriennale di ammortamento di lunga scadenza.

“E questo – prosegue il segretario alle Finanze- potrà garantire sostenibilità finanziaria all’operazione di risanamento”. L’obiettivo dell’Esecutivo è quello di giungere a breve, “entro l’anno” garantisce il Governo, alla creazione di due “veicoli” finanziari solidi ed efficaci: una good bank e una bad bank “entrambe di proprietà interamente statale: questo per smentire le teorie complottiste avanzate nel corso di questo ultimo periodo”. “Nel primo – sottolinea ancora Celli – confluiranno gli asset attivi di Cassa. Una strategia, questa, che permetterà così di depurare la banca dalla zavorra delle negatività e perdite provocate dalle passate gestioni e di far in modo che la stessa possa generare reddito già dal prossimo esercizio finanziario. Al secondo, invece, sarà affidata la gestione ed il recupero dei crediti deteriorati, senza che ci siano svendite. E le risorse recuperate saranno, naturalmente, messe a disposizione dello Stato”.

Infine, il segretario si complimenta col Cda di Carisp “che ha lavorato seriamente e con impegno rispettando, nei 120 giorni di mandato, la presentazione del bilancio e il piano industriale. Come del resto il Fondo monetario internazionale ci chiedeva da tempo anche attraverso il ricambio della governance e la gestione pubblica dell’istituto”.

Celli poi chiosa ricordando le difficoltà incontrate “in questo progetto di risanamento e rinnovamento del Paese”. “Siamo consapevoli – conclude il segretario alle Finanze – che stiamo mettendo in discussione centri di potere consolidati da decenni. Non sono mancate intimidazioni, ostacoli creati ad arte lungo il nostro percorso, ma noi non ci fermeremo e lavoreremo ancora con più energia e convinzione con l’obiettivo di salvaguardare gli interessi dei nostri concittadini”.

“Sul tavolo abbiamo gli obblighi della convenzione monetaria – ricorda il segretario agli Esteri, Nicola Renzi – che come Governo ci stiamo impegnando a diluire nel tempo e magari anche a rinegoziare. E questo con l’obiettivo che le nostre banche possano rivolgersi ad un mercato molto più ampio di quello che oggi abbiamo. Voglio poi dire ai soci di Carisp di continuare a sostenere questa banca perché il nostro progetto ha un ritorno immediato. E’, insomma, il momento della ripartenza con un sistema bancario completamente depurato dalle scorie del passato e ridisegnato. Operazione necessaria anche per non incorrere i ripercussioni pesanti nelle sedi internazionali”.

Ribadisce i concetti il segretario all’industria Andrea Zafferani: “La veridicità dei conti per noi è l’aspetto prioritario e sentire ancora chi dice quasi che era meglio continuare ad avere un bilancio che non rappresentasse in maniere veritiera la situazione della banca fa molto riflettere anche sul concetto che si ha della rappresentazione della realtà delle cose. Noi in tutti gli ambiti abbiamo sempre voluto che fossero rappresentate le cose come stanno perché nascondere la testa sotto la sabbia non ha mai risolto alcun problema. Verità quindi sui conti Carisp e piano di rilancio, ovvero progetto industriale e credo che entro settembre potremmo avere entrambe le cose sia il bilancio che il piano di rilancio. Ribadisco che i risparmiatori sono al sicuro, perché lo Stato c’è e si impegnerà sempre di più per salvaguardare la banca di sistema che producendo utili potrà finanziarie il rilancio economico. Quindi gli utili della good bank saranno dello stato, e anche dei crediti recuperati dalla bad bank ne beneficerà lo stato. Quindi tutto il contrario chi dice che c’è la volontà di svendita dei crediti non performanti a qualche interessato potere economico. E’ tutto il contrario”.

Sull’occupazione Zafferani aggiunge: “Le professionalità dovranno essere messe a sistema in questo disegno di recupero, perché il personale venga utilizzato ancora”. Il Segretario agli interni Guerrino Zanotti torna sulle azioni di responsabilità. “Riteniamo che bilancio approvato sia il più realistico possibile, ritentiamo rappresentato nei bilanci degli anni passati non lo fosse altrettanto. Quindi assolutamente si andrà nella direzione delle azioni di responsabilità, che andranno ricercate all’interno di quegli organismi che hanno in qualche modo contribuito al dissesto che il bilancio di Cassa presenta in questo momento”.

Sull’astensione dal parere della società di revisione il Segretario alle finanze afferma: “E’ accaduto anche in passato, ed è comprensibile e non deve sorprendere, vista la genesi di questo bilancio che era partito da un documento con determinate caratteristiche preparato dal precedente Cda, poi una seconda versione del bilancio e oggi una terza. Una genesi che probabilmente ha portato la società di revisione a mantenere in modo del tutto legittimo un atteggiamento prudenziale. Mi pare, tuttavia, che chi oggi obietta a questa decisione, in passato non abbia avuto rimostranze da fare, mi riferisco alla Dc”, ha concluso Celli.

 

 

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