San Marino. Fatture false per oltre due milioni di euro, Antonio Fabbri

San Marino. Fatture false per oltre due milioni di euro, Antonio Fabbri

L’Informazione di San Marino

Una Fiumana di fatture false per oltre due milioni di euro

Antonio Fabbri

Uno in Costarica, uno a Dubai hanno una società a San Marino che utilizzava e registrava nelle scritture contabili una fiumana di fatture false per milioni di euro. Questa l’accusa per la quale sono stati rinviati a giudizio Valter Fiumana, 79 anni, e Federico Fiumana, 43 anni, entrambi originari di Ravenna ma che risultano residenti, appunto,il primo in Costarica e il secondo negli Emirati Arabi.

I due sono titolari, amministratore di diritto e amministratore di fatto, di una società ancora attiva a San Marino, la Sanitalex, che opera nell’ambito dell’assistenza e consulenza assicurativa, amministrativa, finanziaria e immobiliare, in particolare nei servizi di assistenza concernente l’infortunistica ed il recupero danni da terzi connessi agli infortuni.

L’indagine Secondo le ricostruzioni dell’indagine condotta dal Commissario della Legge Antonella Volpinari e dal Nucleo Antifrode, i due Fiumana, allo scopo generare costi fittizi in capo all’azienda di cui sono titolari e, così, evadere imposte, tasse e tributi, hanno utilizzato fatture per operazioni inesistenti. 

False fatture per “procacciamento clientela” sono state emesse nei confronti di Sanitalex da società estere: una di Budapest in Ungheria, la Med-Prise Kft; una di Londra, la Sfc International Trading Ltd. Società che, di fatto, sono risultate riconducibili allo stesso Federico Fiumana. 

Le fatture, secondo le ricostruzioni dell’accusa, riguardavano prestazioni in realtà mai rese, ma venivano registrate nelle scrittura contabili della società sammarinese.

In particolare le indagini hanno rilevato venti fatture false, con importi che vanno da un minimo di 12mila euro a un massimo di 200.000 euro. Fatture emesse negli anni 2012, 2013 e 2014 per un importo complessivo molto ingente, pari a 2.155.565,24 euro. Registrando dunque queste fatture come costi nei documenti contabili della società e abbassando di conseguenza gli utili, evadevano le imposte.

Così, con l’accusa di emissione di fatture per operazioni inesistenti, i due indagati sono stati rinviati a giudizio.

Irreperibili Il dato significativo di questa inchiesta è anche un altro. Non è stato possibile rintracciare i due imputati, tanto che le notifiche nei loro confronti sono state affisse ad valvas, cioè nella bacheca all’ingresso del palazzo di giustizia dei Tavolucci, come previsto nei casi di irreperibilità. Originari di Ravenna si troverebbero uno in Costarica e uno a Dubai, ma non è stato possibile raggiungerli con le comunicazioni giudiziarie né attraverso l’autorità italiana, né attraverso Interpol. In seguito uno dei due ha eletto domicilio presso un legale sammarinese.

Quello che è singolare è che i due accusati, dal Costarica e dagli Emirati Arabi, riuscissero ad amministrare una società sammarinese – ancora attiva e che ha ancora come amministratore Valter Fiumana – che riceveva fatture per operazioni inesistenti da altre società, sempre riconducibili a uno dei due italiani all’estero, una di Budapest e una di Londra. Dopo il rinvio a giudizio è di fine ottobre scorso, la data del processo è ancora da fissare.

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