San Marino. Maxi processo per truffa alle assicurazioni rinviato a febbraio, Antonio Fabbri

San Marino. Maxi processo per truffa alle assicurazioni rinviato a febbraio, Antonio Fabbri

L’Informazione di San Marino 

Maxi processo per truffa alle assicurazioni rinviato a febbraio / Caso aggiornato a causa della mancata notifica alle dieci assicurazioni parti lese nei 13 falsi sinistri

Antonio Fabbri

Era in calendario ieri, ma il processo è stato subito rinviato dal giudice Roberto Battaglino, sulla base di una eccezione sollevata dal procuratore del fisco. Il rinvio a giudizio, infatti, non era stato notificato a tutte le assicurazioni parti lese, truffate, secondo l’accusa, dalle condotte, a vario titolo, dei 18 imputati. Solo l’assicurazione Generali, che si era constituita parte civile già nella fase istruttoria, era dunque presente, mentre tutte le altre, no. Il giudice Battaglino ha quindi disposto la notifica alle compagnie Milano, Duomo, Aurora, Sai Fondiaria, Italian, Helvetia, Ugf, Allianz, Cattolica, Groupama, che, secondo il decreto di rinvio a giudizio, sono state vittime di truffa nei 13 episodi contestati. Il processo è stato quindi rinviato al 23 febbraio, per dare modo alle parti lese di potersi costituire parte civile qualora intendano farlo. Il processo, per numero di imputati e di episodi contestati, può essere definito un maxi processo per truffa alle assicurazioni attraverso finti incidenti.

Secondo l’accusa a coordinare la serie di truffe era Alessandro Righetti, 42enne di Rimini, dominus della società “Lgr Infortunistica” e del “Poliambulatorio Nettuno”. Con lui Leo Guidi, 48enne sammarinese, che fungeva secondo l’accusa da referente e catalizzatore di un gruppo di parenti e conoscenti, di volta in volta coinvolti negli incidenti finti come conducenti o passeggeri. Secondo il capo di imputazione era stato messo in piedi uno schema consolidato per descrivere e documentare incidenti e lesioni per poter ottenere risarcimenti assicurativi. Lesioni in realtà fittizie ed effetto di una messinscena.

Così per l’accusa gli imputati erano riusciti a trarre in inganno le compagnie assicuratrici e ad ottenere risarcimenti per un importo complessivo di 210.684,97 euro. A coordinare il tutto, secondo l’accusa, era appunto Alessandro Righetti, che di volta in volta divideva l’importo liquidato in parte come remunerazione per le consulenze dallo stesso prestate tramite le strutture da lui controllate, in parte come compenso per gli specialisti che avevano prestato consulenze sanitarie e valutazioni medico legali, e in parte come effettivo profitto del reato a favore di coloro che avevano inscenato gli incidenti e le lesioni.

Lunga la lista dei finti sinistri contestati, che hanno visto come teatro un po’ tutti i castelli della Repubblica e anche vie di Rimini. Si parte dal primo, il 7 luglio del 2007: un tamponamento a Fiorentino. A gennaio 2008 altro tamponamento a Serravalle. Poi, ancora nel 2008, sempre tamponamenti a Galazzano e Cailungo. Tamponamenti anche nel 2009, 2010, 2011, 2012 e 2013 con teatro Cailungo, Serravalle, Galazzano, ma diversi scontri anche a Rimini. La tipologia di sinistro, insomma, sempre il tamponamento. Almeno quattro le compagnie assicuratrici parti lese. Oltre ai due principali accusati, Alessandro Righetti e Leo Guidi, ci sono dunque altre sedici persone che hanno partecipato agli incidenti e devono rispondere dell’accusa mossa. A giudizio, dunque, ci sono i familiari Guidi: Gianni di 40 anni, Marco (38), Paolo (46), Stefano (42), Tiziana (44). Tra gli imputati sammarinesi ci sono poi Marina Muscioni (40), Giacomina Vannucci (53), Gloriano Filanti (48).

Tra gli imputati italiani Michela Fabbri, 37enne di Rimini, Alessandro Farina (38) originario di Ragusa residente a Rimini; Francesco De Simone (58) di Cosenza; Sandro Lo Turco (58) di Messina. Inoltre sono imputati Juan Pedro Taurasi (55), residente a San Clemente, e Carlos Enrique Serna Alzate (43) residente a Riccione; Costantin Danut Ionescu (60), di origini rumene residente a Serravalle, Oswaldo Ernesto Calle Gutierrez (49) di origini peruviane residente a Cesena. Tra gli avvocati difensori, i legali Rossano Fabbri, Andrea Belluzzi, Michela Muscioni, Alfredo Amici, Daniele Cherubini, Nicola Maria Tonelli e Matteo Toccaceli. A dicembre, dunque, al via il processo che si preannuncia comunque complesso.

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