San Marino Riciclaggio da oltre 800mila euro, Antonio Fabbri

San Marino Riciclaggio da oltre 800mila euro, Antonio Fabbri

L’Informazione di San Marino

Riciclaggio da oltre 800mila euro: due condanne 

Marito e moglie condannati a 4 anni e 2 mesi Assolta la figlia, probabile appello

Antonio Fabbri

Due condanne e un’assoluzione per un caso di riciclaggio da oltre 800mila euro. Soldi ritenuti di provenienza illecita perché distratti da delle società di cui era amministratore o socio uno dei tre rinviati a giudizio, Angelo Cruso, 73enne di Foggia. Con lui sono finiti davanti al giudice la moglie, Licia Gesulmina Nigri di 72 anni, e la figlia, Giuseppina Cruso, di 47 anni sempre di Foggia.

Il trasferimento dei capitali sul Titano viene datato dall’accusa negli anni 1999, 2005 e 2006, da Angelo Cruso presso il Credito Industriale Sammarinese. Il sistema, anche qui, era quello dei libretti al portatore, sempre con nomi curiosi. Tre i libretti: Equino, Soci e Omnia. Quando nel 2008 sono scattate le prime norme antiriciclaggio i libretti sono stati estinti e lo stesso giorno di gennaio i denari sono confluiti in rapporti bancari della convivente dell’uomo, Licia Gesulmina Nigri. I denari in parte investiti in titoli e in parte prelevati in contanti, venivano movimentati finché in buona parte non tornavano su un rapporti intestati ad Angelo Cruso che aveva dato avvio ai versamenti con i libretti e alle transazioni contestate. In parte i soldi sono finiti anche sul conto di Giuseppina Cruso, che li ha prelevati in contanti per un importo di 61mila euro tramite 10 operazioni, chiudendo così il conto.

Ieri le conclusioni sul caso. Il Procuratore del Fisco, Giorgia Ugolini, ha ricostruito i fatti evidenziando come l’inchiesta sia partita da una segnalazione dell’Aif del 2015. Ha evidenziato anche come “gli importi di cui si parla siano incompatibili con il profilo economico degli imputati”, riscontrando anche una “forte simmetria tra somme di provenienza e destinazione”. Il Pf ha quindi chiesto la condanna a 4 anni e 8 mesi per i due coniugi e 2 anni e 6 mesi per la figlia. ..

L’avvocato difensore, Maria Selva, ha sollevato di nuovo, come già aveva fatto nelle questioni preliminari, l’indeterminatezza del capo di imputazione. Sollevata la mancanza di un riferimento preciso al reato presupposto. “Non si capisce – ha detto – quali siano le società dalle quali sarebbe stato distratto del denaro”. Ha chiesto quindi l’assoluzione con formula piena per tutti gli imputati. In subordine ha chiesto l’assoluzione per difetto dell’elemento psicologico per le due donne e la non imputabilità per l’uomo, ritenendo che all’epoca dei fatti cui fare risalire i primi versamenti non fosse punibile l’autoriciclaggio, divenuto reato dal 2013.

Il giudice Roberto Battaglino ha condannato Angelo Cruso e la moglie, Licia Gesulmina Nigri a 4 anni e 2 mesi di prigionia, un anno e tre mesi di interdizione dai pubblici uffici e diritti politici. Condanna anche alla confisca del denaro già sotto sequestro, 450.386,47 euro. Disposta inoltre la confisca per equivalente fino alla concorrenza di 419.804,89.

Probabile appello. 

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