San Marino. Riciclaggio da oltre mezzo milione di euro, una condanna

San Marino. Riciclaggio da oltre mezzo milione di euro, una condanna

L’informazione di San Marino

Riciclaggio da oltre mezzo milione di euro, condanna

Antonio Fabbri

Due assoluzioni e una condanna per un caso di riciclaggio nel quale erano imputate tre persone. Frode fiscale, truffa, appropriazione di fondi, i reati dai quali provenivano i denari occultati, sostituiti e movimentati a San Marino. Una vicenda nella quale è tornato fuori il nome della Smi, la San Marino Investimenti, oggi in liquidazione coatta.

A finire sotto processo Francesco Maneri, 66enne di Pianoro; Lilia Meninno, 67enne di Loiano e Rita Giannotti, 42enne di Bologna.

Tutto cominciò nel 2011 quanto, venne acceso un mandato fiduciario presso la Smi da Lilia Meninno. Procuratori su tale mandato vennero nominati gli altri due coimputati. Su questo rapporto  tra denaro liquido e valori mobiliari, confluirono somme per oltre mezzo milione di euro complessivi. Nell’udienza svoltasi giovedì pomeriggio scorso e terminata in serata, si è proceduto alle conclusioni. Il Procuratore del Fisco Roberto Cesarini ha affermato che la documentazione prodotta non è singnificativa per provare l’origine lecita del denaro.

“Chi ha compiuto il riciclaggio e gestito le somme, aperto il mandato fiduciario, compiuto prelevamenti è Lilia Meninno prefettamente consapevole che quelle somme non erano a lei riferibili”, ha detto il Pf che ha tra l’altro richiamato anche il fratello di Lilia Meninno, Gianni, indicato come uno degli imprenditori contigui ad ambienti di Cosa Nostra, con riferimento ai boss Nitto Santapaola, Aldo Ercolano e Giuseppe Pulvirenti. Il Pf ha quindi chiesto l’assoluzione per Francesco Maneri, ritenuto responsbile dei reati presupposto e, quindi, non punibile perché all’epoca dei fatti contestati era ancora in vigore la cosiddetta clausola di esclusione dell’autoriciclaggio.

Chiesta anche l’assoluzione per Rita Giannotti, per insufficienza di prove, non risultando movimentazioni da lei effettuate sul mandato fiduciario contestato. Chieista la condanna, invece, per Lilia Meninno a 4 anni e 6 mesi, 3000 euro di multa e un anno e sei mesi di interdizione. Chiesta inoltre la confisca della somma sequestrata di 578.537,56 euro più i frutti maturati, oltre alla confisca per equivalente di ulteriori 87mila euro.

Di diverso avviso, ovviamente, l’avvocato bolognese difensore degli imputati, domiciliato presso l’avvocato Enrico Carattoni. La difesa ha sostenuto infatti  che il denaro movimentato a San Marino fosse frutto di eredità e vendite immobiliari ed ha ricostruito la storia familiare dei tre imputati, chiedendo quindi l’assoluzione

Il Giudice Gilberto Felici, valutate in camera di consiglio le risultanze del dibattimento
e la documentazione agli atti, ha sostanzialmente accolto le richieste della procura fiscale, Assolvendo Rita Giannotti per insufficienza di prove in ordine al dolo; ha assolto Francesco Maneri, perché all’epoca dei fatti contestati l’autoriciclaggio non era previsto come reato ed ha condannato Lilia Meninno a 4 anni e 2 mesi di prigionia, 3000 euro di multa, e 2 anni di interdizione dai pubblici uffici e diritti politici. Disposta anche la confisca per equivalente della somma già sotto sequestro così come calcolata dal Pf più il sequestro per equivalente. Probabile l’appello. a.f.

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