San Marino. Banca centrale, preoccupazioni di Repubblica Futura

San Marino. Banca centrale, preoccupazioni di Repubblica Futura

L’Informazione di San Marino

“La Tomasetti non ha diradato le nebbie su certe dinamiche. Costi Bcsm, la situazione resta grave” 

Rf esprime preoccupazione sulle vicende interne a Banca centrale e vicinanza a Celli dopo le sue dimissioni: “Ha lavorato con responsabilità e tanta dedizione verso il Paese”

Si è riunita, mercoledì, la Commissione Finanze. Una seduta molto attesa attesa per l’audizione dei vertici di Banca Centrale, dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni: la revoca dell’incarico di direttore generale a Roberto Moretti e le successive dimissioni del capo della vigilanza Raffaele Mazzeo. Presenti in aula il presidente, il direttore, i membri del consiglio direttivo e del collegio sindacale dell’Istituto.

 “In apertura di seduta – spiega in una nota Repubblica futura – alcuni commissari di opposizione hanno rinnegato la necessità della convocazione nonostante nei giorni precedenti avessero pubblicamente espresso preoccupazione per ‘l’ennesimo terremoto in Bcsm’; hanno contestato le modalità dei lavori e, addirittura, hanno storto il naso per la presenza di consiglieri di maggioranza, ma erano presenti anche diversi consiglieri di opposizione, non appartenenti alla Commissione Finanze ma che assistevano al dibattito nel legittimo esercizio delle loro facoltà. Motivo della convocazione – continua Rf – è stata la grande preoccupazione che queste vicende hanno generato nelle ultime settimane, specialmente in virtù dei rapporti che si erano instaurati con il Fmi, grazie all’opera di Mazzeo, al fine di salvaguardare il sistema bancario. Convocazione necessaria per l’ennesimo defenestramento, in pochi anni, di un direttore di Bcsm a causa, a detta del presidente, Catia Tomasetti, di inadempienze rispetto ai regolamenti interni e del conseguente venir meno della fiducia da parte dell’organo amministrativo.

Difficile capire con esattezza la bontà o meno di questa decisione: alle domande dei commissari, il presidente Tomasetti ha parlato di ‘una filosofia dell’istituto che non permetteva di lavorare bene’, senza addentrarsi in spiegazioni ulteriori o più dettagliate. Sebbene la preoccupazione rimanga – sottoliena la nota di Rf – e sebbene l’audizione non abbia permesso di allontanare la nebbia che circonda alcune dinamiche, l’auspicio è che la nuova tempesta che si è abbattuta sull’istituto non pregiudichi il percorso intrapreso di salvaguardia del sistema. E’ stato comunque chiarito che l’allontanamento dell’ex-direttore Moretti non è stato messo in relazione all’ordinanza del tribunale, di cui pubblicamente non si conoscono che frammentari contenuti, e che il consiglio direttivo non ha rilevato comportamenti illegali dello stesso Moretti.

Altrettanta preoccupazione hanno destato le parole del presidente e del vice-direttore circa la situazione dell’andamento del bilancio di Bcsm, qualificando la situazione dei costi come molto grave e apparentemente fuori controllo. Purtroppo, per l’ennesima volta, si è riproposta in Bcsm la spirale di licenziamenti e dimissioni, con relative polemiche, che ha portato questo organismo nel giro di meno di 10 anni a cambiare 6 direttori e 7 presidenti con conseguenti pessime ricadute sulla stabilità del sistema finanziario e della credibilità della stessa Bcsm.

Durante la commissione il segretario alle Finanze, Simone Celli, ha annunciato le sue dimissioni. Dimissioni decise autonomamente. L’annuncio è stato accompagnato da riflessioni preoccupanti sugli accadimenti che si sono susseguiti all’interno di Bcsm, in ambiti giudiziari e nell’ambito del sistema bancario, che rischiano di pregiudicare il futuro del Paese. Esprimiamo un sincero ringraziamento al segretario Celli per il lavoro svolto, in un momento storico così difficile, nel portare avanti, con grande impegno, il progetto di risanamento del settore bancario – conclude Rf -. Abbiamo apprezzato la dedizione, il senso di responsabilità e il coraggio”.

 

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