San Marino. Morsiani smentisce che Zanotti sia indagato

San Marino. Morsiani smentisce che Zanotti sia indagato

L’informazione di San Marino

Con un provvedimento Morsiani smentisce che Zanotti sia indagato 

Su istanza dei difensori il Commissario della Legge chiarisce che l’atto è stato notificato al presidente di Cassa di Risparmio in quanto legale rappresentante della banca che sarebbe parte lesa nella vicenda

Antonio Fabbri

Con un provvedimento in risposta ad una istanza dei legali del Presidente di Cassa di Risparmio, Fabio Zanotti, il Commissario della legge Morsiani smentisce che sia indagato.

La fake news Tutto era partito dalla diffusione di stralci dell’ordinanza – o, meglio, decreto di acquisizione – del Commissario della legge Simon Luca Morsiani e, probabilmente, dalla difficoltà di comprenderne il senso da parte di chi l’ha commentata. Sul sito giornalesm.com era stato infatti scritto che il presidente di Cassa di Risparmio, Fabio Zanotti, era indagato. La notizia era stata pure acriticamente ripresa e con veemenza rilanciata addirittura da membri di opposizione della Commissione Consiliare Finanze che avevano preso per buona l’interpretazione data dal sito in questione. Questo nonostante il giorno stesso il Presidente della Cassa di Risparmio Zanotti avesse smentito, anche su Rtv, di essere destinatario di comunicazione giudiziaria, o avviso di garanzia che dir si voglia, verso la propria persona. Ma non era bastato, perché la notizia era stata di nuovo confermata pubblicando lo stesso stralcio del provvedimento e travisandone nuovamente il senso. 

L’istanza dei legali di Zanotti Ai legali del presidente Zanotti, Giovanni Sacchi Morsiani unitamente all’avvocato Alberto Francini, è parsa subito chiara l’interpretazione da dare al provvedimento con il quale il Commissario della Legge disponeva l’acquisizione di documentazione presso Cassa di Risparmio. Anche nella smentita diramata da Carisp  si era da subito rilevato che la notifica di quell’atto a Zanotti veniva fatta in quanto legale rappresentante di Carisp e in funzione del fatto che proprio nella banca dovessero avvenire le acquisizioni di documenti disposte dal magistrato. Gli avvocati hanno comunque deciso di fare istanza al magistrato per fugare ogni dubbio e la risposta del Commissario della Legge è stata notificata l’altro ieri.

La risposta di Morsiani Il Commissario della legge, pur sottolineando che il fascicolo è coperto da segreto istruttorio, ribadisce quanto era già contenuto, e a suo avviso chiaro, nel decreto di acquisizione. Risponde infatti Morsiani ai legali che “il decreto di acquisizione emesso in data 2 ottobre 2018” è stato “notificato – tra gli altri – all’avv. Fabio Zanotti, recante la comunicazione formulata provvisoriamente a carico di consiglieri amministratori di Cassa di Risparmio allo stato degli atti non espressamente individuati, all’avvocato Fabio Zanotti diretta nella qualità formale di legale rappresentante dell’Istituto attuale presidente del Consiglio di amministrazione, per ipotesi di reato di amministrazione infedele in danno del medesimo istituto, ai fini ed in funzione delle operazioni di acquisizione disposte”.

Ora, che cosa ribadisce il Commissario della Legge nella risposta all’istanza dei legali? Primo, che allo stato degli atti gli indagati sono ancora in corso di individuazione; secondo, che Zanotti non è indagato e l’atto è stato a lui notificato in quanto legale rappresentante di Cassa; terzo, che Cassa di Risparmio  sarebbe, in una eventuale evoluzione dell’inchiesta, parte lesa. 

 

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