San Marino. Opposizioni: il Consiglio non è al di sopra delle leggi

San Marino. Opposizioni: il Consiglio non è al di sopra delle leggi

Opposizioni: il Consiglio non è al di sopra delle leggi

Se fosse vero che alla coalizione di governo interessa la nostra opinione sul tema Giustizia, ci inviterebbe a un incontro nelle sedi istituzionali come si usa nelle democrazie. Ma a Adesso.sm, o almeno una parte di esso, interessa solo che il conflitto tra maggioranza e opposizione non si plachi, altrimenti come farebbe a riorganizzarsi per non perdere il treno del prossimo governo? Il clima “sereno” che la defenestrazione di Simone Celli avrebbe dovuto portare si rivela l’ennesima bugia. Non siamo noi a scagliarci contro il Magistrato che sta indagando sulle infiltrazioni criminali del gruppo di Confuorti nel nostro sistema; non siamo noi a tacere di fronte alle invettive di Celli contro la magistratura ma sono i Segretari di Stato; non siamo noi aver finto che Confuorti fosse solo una fantasia.

Così come non è una fantasia il fatto che il Capogruppo di SSD Morganti, anziché rimanere alla riunione dell’Ufficio di Presidenza che metteva in votazione la possibilità di trasmettere ai Consiglieri gli atti secretati che Adesso.sm ritiene fondamentali, ha preferito far mancare i voti della propria rappresentanza consiliare.   Su questo aspetto però Adesso.sm non si sofferma.

Preferisce invece interrogarsi platealmente sulle reticenze dell’opposizione rispetto al tema Giustizia nonostante con alcuni di loro in realtà abbiamo già parlato a quattr’occhi per sottolineare, ad esempio, l’inopportunità della scelta del Consigliere Michele Muratori quale candidato membro della Commissione Giustizia: in conflitto di interesse, a nostro avviso, considerato il suo ruolo di Sindaco di Governo (ovvero rappresenta lo Stato in giudizio e in atti o vertenze di natura finanziaria e patrimoniale). C’è in ballo il ricorso dell’ex Magistrato Dirigente cacciato sei mesi fa senza alcuna norma a supporto della revoca: come si spiegherebbe il ruolo di Muratori in doppia veste di Commissario Giustizia e Sindaco di Governo?

Il concetto che Adesso.sm ha di trasparenza è molto originale: per loro è trasparenza il fatto che l’ex Segretario alle Finanze consegni alla stampa le liste dei “presunti” debitori dello Stato in un pot pourri che ha tirato in ballo aziende e privati con reali difficoltà e che avevano già saldato i loro debiti con lo Stato, lasciando fuori dalla lista i veri avvoltoi della finanza che da sempre trovano rifugio sicuro nel nido governativo; per loro  trasparenza è convocare Banca Centrale in seduta pubblica, in modo tale che non possa parlare dei motivi della revoca dall’incarico del Direttore Generale Moretti (cosa che sarebbe potuta avvenire solo in seduta segreta). Ci sarebbe anche da chiedersi come mai il “Governo della Trasparenza” in Ufficio di Presidenza manifesta la volontà di visionare il materiale della Commissione Affari di Giustizia con un fascicolo penale aperto, vengano poste agli atti lettere anonime per presunte tangenti sindacali ma viene completamente nascosta la relazione prodotta da Savorelli poche ore prima del suo licenziamento.

Per Adesso.sm trasparenza è far passare in Consiglio una votazione, come quella sulla Giustizia, su atti coperti da segreto d’ufficio e segreto istruttorio nella perenne convinzione che “siccome qualcosa passa in Consiglio allora è legittimo” come se il Consiglio non fosse tenuto al rispetto delle leggi vigenti ma ne fosse al di sopra.

RETE – MDSI – PDCS – PS – PSD – Consiglieri Indipendenti Riccardi e Cecchetti

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