San Marino. Boss che girava sul SUV targato RSM, condannato a 37 anni

San Marino. Boss che girava sul SUV targato RSM, condannato a 37 anni

L’informazione di San Marino

Condanna a 37 anni per il boss che girava sul SUV targato RSM

La sentenza del maxi processo “Aemilia” vedeva tra gli imputati Michele Bolognino con rapporti sul Titano

Antonio Fabbri 

Tra i condannati del maxiprocesso Aemilia, che ha fatto venire alla luce la penetrazione della ‘Ndrangheta nel nord Italia, c’è anche il boss che viaggiava sul Suv targato San Marino. Il 31 ottobre scorso è arrivato alla decisione di primo grado il processo che vedeva 148 imputati, 125 dei quali sono stati ritenuti colpevoli in primo grado. Tra questi il boss di Parma, Michele Bolognino, considerato “capobastone” della Bassa, 50enne originario di Locri, formalmente residente a Montecchio Emilia, ma di fatto domiciliato a Parma. In seguito alla condanna di fine ottobre, Bolognino ai 20 anni e 7 mesi di pena comminata nel rito ordinario di primo grado, dovrà aggiungere i 17 anni e 4 mesi del rito abbreviato, per una pena complessiva di 37 anni e 11 mesi. Ora si attende l’appello.

Era emerso già nelle indagini come Michele Bolognino avesse contatti sul Titano (vedi L’Informazione di San Marino del 4 settembre 2015), quanto meno per poter guidare un’auto con targa sammarinese. Bolognino, infatti, aveva in uso una Bmw X6 di colore bianco con targa della Repubblica di San Marino. Ma come faceva Bolognino ad avere una Bmw targata Rsm? Lo diceva lui stesso in una conversazione intercettata con altri due indagati, Mario Ursini e Giuseppe Oppedisano, i quali si stupivano di come mai la targa di quella Bmw fosse così corta. “E’ di San Marino”, rispondeva il boss.

L’intercettazione entrata nelle carte dell’inchiesta vedeva dunque Bolognino spiegare come si poteva fare ad avere l’auto con la targa biancazzurra, indicando la necessità di un prestanome, che quindi il boss aveva.

E’ nella conversazione con gli altri indagati che Bolognino disse di avere un bar a Riccione, poi posto sotto sequestro dalla Guardia di Finanza. Spiegava, quindi, la vicinanza di Riccione a San Marino e rispondeva alle domande degli interlocutori incuriositi da quella targa così particolare:

“URSINI: come mai questa targa breve quand’è così (chiede spiegazioni sulla targa relativa BOLOGNINO)… BOLOGNINO: San Marino! URSINI: Ah! Ecco anche, ma pure quella di… (inc.) in inglese ho visto questa mattina con targa… però aveva altri numeri di fianco… San Marino… BOLOGNINO: questa è San Marino! URSINI: no Inghilterra diciamo! BOLOGNINO: questa di mio fratello è San Marino, anch’io ce l’ho di San Marino… URSINI: eh… eh… e lì ci sono poche macchine allora. BOLOGNINO: e qua ci sono le targhe piccoline così, è piccolo il paese, là è uno Stato, però è un paese piccolino… OPPEDISANO: però bisogna avere la residenza là! BOLOGNINO: no, no… OPPEDISANO: Uno può andare là a comprarsi la macchina e la targa così? BOLOGNINO: no, la deve tenere targata a uno di là… OPPEDISANO: ah… uno che ha la residenza là… BOLOGNINO: così non paghi le multe… URSINI: ride… bello il sistema… OPPEDISANO: e voi di là avete qualcuno? Magari che… BOLOGNINO: Si! Perché io ho un bar a Riccione ed è vicino, è un 7/8 km da là a Rimini/Riccione. San Marino è attaccato.”

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