San Marino. Unioni civili risultato storico

San Marino. Unioni civili risultato storico

Venerdì 16 novembre 2018 è una data storica per la nostra Repubblica, è stato infatti approvato in seconda lettura il progetto di legge di iniziativa popolare sulle unioni civili.

La legge regola e definisce i diritti e i doveri di tutte le coppie che, non riconoscendosi nello schema del matrimonio, decidono di costruire e progettare una vita insieme. Il Partito dei Socialisti e dei Democratici esprime soddisfazione, si tratta di un passo importante per tutta la società, ma soprattutto nei confronti di quelle persone che ancora oggi vedono limitarsi quelli che dovrebbero essere diritti fondamentali per il raggiungimento di quell’uguaglianza che uno Stato all’avanguardia deve riconoscere e tutelare.

Troppo spesso il tema dei diritti civili viene derubricato ad aspetto marginale, sostenendo che i problemi e le priorità dei sammarinesi siano altri. Purtroppo non c’è niente di più sbagliato: i diritti civili sono le fondamenta che permettono di vivere all’interno di una società, di farlo liberamente e senza discriminazioni.

Il compito principale della politica deve essere quello di ascoltare i bisogni e le esigenze dei cittadini, che oggi attraverso il Comitato Promotore si sono espressi.

Un riconoscimento va, senza dubbio, anche alla Commissione Pari Opportunità che ha affiancato il Comitato Promotore.

Ma la strada è ancora lunga, infatti lo stesso PSD ha sostenuto insieme ad altre forze politiche di opposizione l’ordine del giorno presentato dal Consigliere Davide Forcellini, che prevede la modifica della Dichiarazione dei Diritti aggiungendo il divieto di discriminazione per orientamento sessuale.

Oggi si festeggia questo traguardo, ma dobbiamo ricordarci che è solo un primo passo, verso traguardi ancora lontani da raggiungere. Il quadro normativo sammarinese, così come quello italiano, è ancora privo della possibilità di adozione e quindi ben lontano dal consentire a tutte le persone di formare una famiglia. E’ un dovere di tutti noi cittadini, pretendere un vero trattamento egualitario, la parità di diritti sotto tutti i punti di vista. Non bisogna mai smettere di alzare l’asticella, e lavorare affinché ogni discriminazione sia definitivamente eliminata.

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