San Marino. Intervento in Consiglio Grande e Generale del Capogruppo Partito Socialista

San Marino. Intervento in Consiglio Grande e Generale del Capogruppo Partito Socialista

Eccellenze,

Colleghi Consiglieri,

L’articolo 9 della legge costituzionale 183 del 2005, prevede che la mozione di sfiducia nei confronti del Congresso di Stato o di un singolo Segretario di Stato come in questo caso sia sottoscritta da almeno un quinto dei componenti del Consiglio Grande e Generale e discussa in aula non oltre il settimo giorno dalla data del suo deposito.

 

Onorevoli Colleghi,

Perché ho citato l’articolo di legge sulla mozione di sfiducia ?  –  Perché senza alcun dubbio questo atto parlamentare è certamente lo strumento più forte che i membri del Consiglio Grande e Generale hanno  per intervenire sull’operato di un Segretario di Stato –  e quando si decide utilizzare questo strumento , lo si fa a ragion veduta e non certamente come qualcuno ha già voluto liquidare come l’ennesimo “capriccio” delle opposizioni  o peggio ancora come “il giocare alla politica” .  E quando come in questa specifica situazione il documento di sfiducia è sottoscritto da tutti i ventisei consiglieri  di opposizione , indubbiamente il peso è ancora maggiore .

 

Ma andiamo per ordine :

Fin da subito deve essere chiaro e non ci devono essere fraintendimenti  che noi, Segretario Renzi , mettiamo in discussione il suo operato , il suo ruolo di guardasigilli, il suo esercizio nelle  funzioni attribuite dalla legge sull’ordinamento giudiziario, sulla base di come di lei ha  gestito in questi due anni la sua delega ed in particolare dall’autunno del 2017  –   e cosi come è stato in passato – ne oggi – ne domani entreremo mai nel merito dell’operato della magistratura , per una ragione molto semplice, perché NOI , e sottolineo NOI intendiamo rispettare non solo l’operato del Tribunale Unico del Repubblica di San Marino, ma vogliamo garantire in tutti i modi la piena e totale indipendenza del terzo Potere dello Stato.

 

Segretario Renzi, il suo intervento diretto, sulla nomina del nuovo dirigente del Tribunale , non solo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per cui è stata presentata la sfiducia nei sui confronti, ma altro non è che l’ennesima prova di come Lei non si è mai preoccupato di favorire la condivisione delle scelte in Commissione affari di Giustizia , anzi non solo non è mai stato Garante di quello che la legge le attribuisce, e a differenza dei suoi predecessori , i suoi metodi e i suoi atteggiamenti,  hanno indubbiamente favorito le “divisioni” e le “spaccature” in Commissione Giustizia e nel Consiglio Giudiziario Plenario .

 

Segretario Renzi , nel suo corposo riferimento ci dice che nessun membro della Commissione ha ritenuto di dover chiedere al Presidente della Commissione Affari di Giustizia di convocare una apposita Commissione.

 

Ma perché non lo ha fatto lei ? Perché non ha chiesto Lei di convocare una commissione  per analizzare in profondità su come era più giusto e corretto affrontare la scelta del nuovo dirigente ? –  Perché  non ha ritenuto di dover richiedere e ottenere un mandato ufficiale da parte della Commissione, propedeutico all’audizione prima fra tutti dei magistrati in carica per indicare il nuovo dirigente  ?

 

Lei , Segretario Renzi è intervenuto direttamente nell’audizione e nel reclutamento del nuovo dirigente senza alcun mandato, senza nessuna copertura né normativa né di indirizzo della Commissione.

 

Perché si e mosso su una figura esterna al Tribunale ? – Chi gli ha dato questo mandato ?  e sottolineo questo mandato .  La lettera di cui lei a parlato nel suo riferimento del Dott. Battaglino, cosi come lei c’è la rappresentata non era certo un mandato , e mi permetta se lei ha dato questa interpretazione, non solo non la posso condividere , ma sinceramente  mi preoccupa ancora di più , proprio per la separazione dei poteri di cui Lei deve essere Garante.

 

E quando ha incontrato il nuovo candidato , oggi nominato dirigente dal Consiglio Giudiziario Plenario –  Cosa gli ha chiesto?

 

Ad esempio gli ha chiesto se poteva garantire la sua presenza quotidiana in Tribunale ?

 

Oppure gli ha chiesto se era al corrente di fatti mai successi prima , ovvero di giudici che si trovano a lavorare assieme nonostante si siano denunciati  –  Giudici che i prossimi giorni affronteranno processi pubblici e dovranno farsi giudicare da colleghi dello stesso Tribunale , queste cose le ha chieste ? –  E se si , che risposte ha ricevuto ?   Ma potrei farle l’elenco di tanti altri argomenti che dovevano essere messi fin da subito all’attenzione del nuovo candidato  e averlo fatto in una Commissione Affari di Giustizia con il contributo di tutti i Commissari, non crede che sarebbe stata la soluzione migliore ?  –  La scelta di procedere con la nomina di un Dirigente esterno , e quindi non di un Magistrato Dirigente , e lei ben sa quali siano le differenze , le limitazioni che avrà il nuovo Dirigente nell’esercizio delle sue funzioni  non doveva essere argomento di profonda analisi e riflessione prima di procedere alla nomina ?

 

Lei, Segretario Renzi , invece  ha trasformato la Commissione Affari di Giustizia e il Consiglio Giudiziario Plenario, in meri luoghi di ratifica di decisone prese altrove , atto gravissimo , mai successo prima omologando peraltro anche sulla giustizia lo stesso metodo di Governo che lei e i suoi Colleghi hanno da tempo adottato  in altri ambiti certamente non meno importanti .

 

Lei, Segretario Renzi è stato il Segretario alla Giustizia che con il suo “silenzio” ha avvallato la scelta di un “coordinatore” dei giudici , funzione non prevista da nessuna norma .

 

Lei, Segretario Renzi sempre con il suo “silenzio” non ha difeso il terzo potere dello stato quando in questa aula, in una Commissione Consigliare con la presenza della Eccellentissima Reggenza, che le ricordo è la Suprema Magistratura , non ha preso le distanze in maniera pubblica e convinta , rispetto alle accusa rivolte da un suo collega di Governo alla magistratura  rea a suo dire,  di prendere parte per l’opposizione e fare politica con la carta intestata del tribunale.

Ma lei è anche il Segretario alla Giustizia che ha permesso di rimuovere il Magistrato Dirigente Dott.sa Pier Felici dalle sue funzioni di dirigente , con un semplice ordine del giorno del Consiglio Giudiziario Plenario – Lei  non si è opposto in nessun modo ad una revoca non prevista dalla legge,  e di fatto non solo a permesso un atto non previsto da nessuna normativa e quindi è venuto a meno del suo ruolo di guardasigilli –   ma mi permetta , e questa ovviamente è una mia opinione  ha amplificando ulteriormente le “spaccature” interne del Tribunale.

 

Ma è sempre lei Segretario Renzi ,  che non si mai attivato , peraltro come indicato molto chiaramente dalla legge , di portare all’esame di questa aula parlamentare le discussioni sulle relazioni sullo stato della giustizia , che le ricordo , siamo ancora in attesa di dibattere la relazione del 2015 .

 

Segretario , queste sono le ragioni  – anzi mi permetta sono solo alcune delle ragioni-   forse le più gravi – perché  l’elenco sarebbe ancora più lungo , per cui il sottoscritto al pari degli altri venticinque firmatari del documento, sottoponiamo  al Consiglio Grande e Generale la sfiducia nei sei confronti, non solo per le responsabilità che lei ha, ma soprattutto  per permettere un ripristino certamente difficile ma non impossibile di un clima di serenità all’interno del Tribunale Unico della Repubblica di San Marino  e di rispetto tra i Poteri dello Stato.

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