San Marino. Resoconto Consiglio Grande e Generale

San Marino. Resoconto Consiglio Grande e Generale

Approvata la Legge sulla protezione dei dati personali con 28 voti a favore e 10 astenuti. Ratificato il Decreto Delegato n.131 Fondo Straordinario di tutela dalle frodi finanziarie con voto palese+++

            In mattinata si conclude il Comma comunicazioni con gli ultimi interventi del dibattito: Roberto Ciavatta, Rete, rilancia la necessità di “una fase costituente” per il Paese. “A queste condizioni- profetizza- arriveremo fra sei mesi a una situazione di bilancio tale che o attiveremo debito estero, oppure questo Stato a giugno non avrà la possibilità di andare avanti”. Ciavatta annuncia poi che nei prossimi giorni il suo movimento avvierà una serie di incontri con gli stakeholders sammarinesi, a partire dalla associazioni di categoria, con l’obiettivo”stilare un progetto con una serie di impegni nel medio termine” e di riuscire a mettere in campo soluzioni di sistema. “Difficilmente questa unificazione degli intenti del Paese- manda a dire- può essere promosso da questa maggioranza consiliare”. Risponde Giuseppe Maria Morganti, Ssd, facendo notare che già governo e maggioranza stanno ragionando con la società civile e gli stakeholders “per  trovare soluzioni che possano partire dal concetto che le esigenze dello Stato, in un frangente così particolare, richiedono passi indietro rispetto agli interessi dei singoli e delle categorie”. E il frutto di questo confronto, aggiunge, si potrà vedere già nei contenuti della Finanziaria. “Lavorare per un nuovo Paese è uno dei nostri obiettivi e più volte i nostri impegni sono arrivati in questa direzione- conclude Morganti- Ben venga se altre forze politiche si rendono conto della medesima necessità e mi auguro il clima si modifichi sostanzialmente”. Il capogruppo di Ssd torna anche sulla questione giustizia: “Non ci vedo nulla di male nel rivolgersi al Collegio dei garanti”, ribatte alle critiche sollevate ieri dalle opposizioni sul ricorso della maggioranza. “Non significa agire contro qualcosa o contro qualcuno- chiarisce- significa solamente richiedere una interpretazione rispetto un fatto che interessa la contingenza, ma sicuramente anche il futuro”. Quindi bacchetta chi ha sollevato”critiche ineleganti” sulla nomina del nuovo dirigente del Tribunale: “Mi chiedo come un paese che vuole dimostrare un pizzico di serietà possa farlo- manda a dire- quando qualsiasi nome fatto dentro l’Aula viene preso a calci”. Ultimo intervento è quello del consigliere Pdcs Oscar Mina che dà lettura di un Ordine del giorno delle opposizioni, su uno dei temi affrontati nell’ultima Commissione IV^, ovvero il Polo della Moda. Nell’Odg si impegna il Congresso di Stato “a relazionare in apposito comma dei lavori consiliari, prima di intraprendere qualsiasi modifica o integrazione della Convezione approvata dal Consiglio grande e generale, relativa al Polo della moda e agli impegni sottoscritti tra governo e promotori”.

Concluse le risposte dei segretari di Stato alle interpellanze, l’Aula riprende l’esame, rimasto sospeso nella precedente sessione, del progetto di legge sulla Protezione dei dati personali. Il provvedimento viene infine approvato con i voti della maggioranza e l’astensione dei consiglieri di minoranza, nessun voto contrario.

Ultimo punto affrontato, la ratifica del Decreto Delegato n.131 – Fondo Straordinario di tutela dalle frodi finanziarie: negli interventi in Aula, viene espresso sostegno bipartisan al provvedimento che copre una lacuna normativa, portando a tutela i risparmiatori vittime di frodi che investono nelle finanziarie sammarinesi, al pari dei depositanti bancari. Nel pomeriggio la seduta si apre dal comma 18, ovvero il Bilancio di previsione 2019.

Di seguito un estratto degli interventi della mattina.

Comma n.1 Comunicazioni

Roberto Ciavatta, Rete Rispetto quanto detto ieri, preciso che in Ufficio di presidenza si vota in base alla rappresentanza consiliare e restano gli equilibri presenti nel Consiglio grande e generale.  Sull’avvio deggli incontri del comitato strategico promosso da Abs: è un tavolo per la gestione degli Npl, è presentato dall’associazione un piano che si fonda su  un veicolo interno, una bad bank. E’ lo stesso piano già presentato un paio di anni fa da Abs, pubblicamente, ma in quella sede non erano presenti i membri di governo e maggioranza. Noi non abbiamo presenziato al tavolo, ma abbiamo incontrato Abs privatamente, abbiamo voluto esprimere le nostre gravi perplessità sul fatto che presidene dell’associazione, Lombardi, è persona sfiduciata dalla sua stessa banca, visto che abbiamo il dovere di salvaguardare l’immagine del sistema, forse è il caso che faccia un passo indietro.             Temo stia giungendo un punto di non ritorno per il Paese. Celli aveva anticipato i tempi,  dicendo che a giugno 2017 non saremmo arrivati, scatenenando quello che poi tutti sappiamo. E in due anni c’è riuscito, probabilmente sarà difficile arrivare a giugno 2019. Perchè ci sono troppi provvedimenti staordinari nella Finanziaria che scadono nel giugno 2019.  L’apertura di credito con Bcsm, fondo pensioni e quant’altro, sarà difficile risarcirlo. Dobbiamo dircelo, credo che abbiamo raschiato il barile con questa Finanziaria che non cambierà niente. Abbiamo un Fondo pensione con 30 mln di euro da risarcire, qui c’è scritto 10 anni, il debito di Cassa in 25 anni… quest’anno riusciamo a chiudere il bilancio perché abbiamo fatto patrimoniale, condono, anticipo Igr,  ma credo che a giugno dovremo fare i conti con situazione finanziaria difficile da affrontare. Questa Finanziaria non può risolvere niente, noi non presenteremo nemmeno emendamenti aggiuntivi di chissà che natura. Quello che noi dobbiamo sapere, è che a queste condizioni arriveremo fra sei mesi a una situazione di bilancio tale che o attiveremo debito estero, oppure questo Stato a giugno non avrà possibilità di andare avanti.

Ad oggi l’unica strada perseguita pare ‘l’accattonaggio’, per riuscire a portare a San Marino capitale tramite contatti di persone benestanti, poco conta se l’Italia  non ci consentirà di fare arrivare questi capitali. Da Fmi, ma anche dalla vicina Italia, ci si dice che solo su piani condivisi e a lungo termine, non sottoposti a cambio di umori della politica, si può aprire un ragionamento. Il Paese non può ripartire senza una fase costituente, se non vi sentite urgenza di salvare il paese, noi invece ce ne sentiamo investiti. A chi vuole evitare fino all’ultimo l’indebitamento estero noi tendiamo la mano. Non mi appello più all’Aula, ma al Paese, agli interlocutori che il nostro movimento incontrerà nei prossimi giorni, a partire dalle associazioni di categoria. Partiremo con un giro di concultazioni con gli stakeholders sammarinesi, per trovare la quadra e stilare un progetto, una serie di impegni nel medio termine, da poter presentare poi fuori dai confini nazionali per poterci presentare come Paese serio che mette in campo soluzioni. Difficilmente questa unificazione degli intenti del Paese può essere promosso da questa maggioranza consiliare.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd Le questioni affrontate in comma comunicazioni hanno forte rilevanza. Il consigliere Ciavatta, accortosi con ritardo di una situazione piuttosto grave in cui versa il paese, pone la sua ricetta- legittima- nella dimensione di una oggettiva necessità di un Paese che si trova in una fase particolarmente delicata che ha bisogno di tutte le energie interne per riuscire. Il Paese si sta muovendo in una certa direzione e lo abbiamo notato con gli stakeholders poc’anzi citati, la società civile, perfettamente consapevole, è disposta a ragionare e a trovare soluzioni che possano partire dal concetto pià difficile, quello di fare un passi indietro, di cercare di capire che le esigenze dello Stato, in un frangente così particolare, richiedono passi indietro rispetto agli interessi dei singoli e delle categorie. Con tutti si sta facendo questo ragionamento e sta producento obiettivi proficui, portando a determinare nuove politiche che ci auguriamo  all’interno della legge Finanziaria già possano prendere piede, per lo meno per alcune parti. Lavorare per un nuovo Paese è uno dei nostri obiettivi e più volte i nostri impegni sono arrivati in questa direzione. Ben venga se altre forze politiche si rendono conto della medesima necessità e mi auguro il clima si modifichi sostanzialmente.

Il punto centrale che molti interventi hanno toccato è quello della giustizia. Non ci siamo fatti mancare nulla, la scusa-motivo che molti degli interventi delle opposizioni hanno addotto è quella di un provvediemtno che i consiglerei di maggioranza hanno promosso nei confronti del Collegio dei garanti. Non ci vedo nulla di male, rivolgersi al Collegio dei garanti non significa agire contro qualcosa o contro qualcuno, significa solamente richiedere una interpretazione rispetto un fatto che interessa la contingenza, ma sicuramente anche il futuro. Sottolineo poi la necessità che i consiglieri possano essere edotti- è un elemento centrale delle democrazia- discutere di cose ch enon si conoscono diventa piuttusto inutile, può portare a discuisire e prendere atteggiamento su cose che non si conoscono e non va bene per un parlamento. Vorrei rispondere poi sui dubbi sollevati in maniera inopportuna, si dice che tutta l’operaizone è stata fatta per arrivare al sindacato dell’ex magistrato dirigente, nulla di più inesatto. Sostanzialmente abbiamo chiesto all’interno dell’Ufficio di presidenza che la documentazione fosse messa a disposizione dei consiglieri in maniera assolutamente riservata e segreta.  Nessuno vuole la pubblicazione di tali cose. Chiarezza va fatta nche contro le continue accuse- per niente eleganti- che vengono riprodotte nei confronti delle persone indicate dalla Aula consiliare quando si arriva a definire come maggioranza, non solo politica ma che trova consenso in altri organismi, delle figure cui si fa il quarto grado e si arrivano a fare affermazioni per niente piacevoli per i professionisti interessati. Mi chiedo come un paese che vuole dimostrare un pizzico di serietà possa farlo, quando qualsiasi nome fatto qua dentro viene preso a calci.

Oscar Mina, Pdcs Ci è stato riferito che nella Commisisone IV^ vi è stata una sorta di valutazione sul fatto che ci sono delle questioni che riguadano la convenzione con il Polo della Moda, si è parlato di attivare la verifica sulla convenzione. Visto che c’è stato dibatitto in merito, ci sentiamo di presentare un Odg, a nome delle forze di opposizione, dove chiediamo un confronto con la Segreteria di Stato competente, per verificare l’attuazione degli impegni della convenzione stessa approvata in Consiglio, prima che il Congresso di Stato avvii qualsiasi modifica alla stessa.

Do lettura dell’Odg

“Il Consiglio Grande e Generale, (…) considerato che nei promotori del Polo della moda è emersa l’esigenza di rivedere accordi approvati dal Consiglio grande e generale con la maggioranza dei due terzi e che ogni eventuale modifica dovrà essere riproposta all’attenzione del Consiglio grande e generale,

impegna il Congresso di Stato a relazionare in apposito comma dei lavori consiliari, prima di intraprendere qualsiasi modifica o integrazione della Convezione approvata dal Consilgio grande e generale relativa al Polo della moda e agli impegni sottoscritti tra governo e promotori”.

 

Comma 2. Prosecuzione esame del progetto di legge “Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali” (II lettura). Approvata con 28 voti favorevoli 10 astenuti e 0 contrari.  

Dichiarazione di voto.

Mariella Mularoni, Pdcs I consiglieri Pdcs non daranno voto favorevole alla legge, perchè è l’ennesima forzatura della maggioranza, non c’è stato il doveroso confronto con le forze di opposizione. La commissione consiliare per il suo esame è stata calendarizzata in agosto nel periodo di ferie, il Pdl è stato portato in grande fretta, nonostante i commissari di opposizione avessero fatto presente le assenze, tanto che persino il tecnico della Segreteria non era presente per rispondere alle domande di chiarimento dei commissari.  La maggior parte degli emendamenti delle opposizioni sono stati cassati dalla maggioranza. Per questo motivo il mio gruppo non potrà dare voto favorevole.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd A quanto di risulta il confronto su questa legge è avvenuto e anche in maniera è stato approfondito, se poi i consiglieri non riescono ad essere presenti in agosto, possono farsi sostituire. Con questa legge colmiamo i ritardi con altri Paesi, sul fronte della società sammarinese la richiesta di aver approvata la legge è stata presentata da parte delle categorie economiche che hanno necessità impellente per le dovute certificazioni, il Consiglio sta andando fino in fondo con l’approvazione di un provvedimento in tempi celeri rispetto a quelli previsti.

Matteo Ciacci, C10 Anche da parte nostra c’è soddisfazione per il raggiungimento di questo risultato, è una legge che dà risposte concrete ad aziende e categorie economiche. Si è giunti a questo momento con un percorso lineare, costruttivo in Aula, l’atteggiamento delle opposizioni di disponibilità è da rilevare, arriviamo a una disposizione che ci consente di risolvere alcune problematiche. Si va a recepire un regolamento europeo che va ad annovare anche la Repubblica di San Marino come Stato compliance a queste disposizioni. 

Guerrino Zanotti, Sds Affari Interni Voglio ringraziare chi ha lavorato alla legg ee tutta l’Aula che ha permesso di arrivare in tempi celeri inaspettati alla sua approvazione.

 

Comma 17. Ratifica Decreto Delegato 27 settembre 2018 n.131 – Fondo Straordinario di tutela dalle frodi finanziarie/ approvato con voto palese

Eva Guidi, Sds per le Finanze L’intervento del decreto n.131 muove nella direzione per cui chi ha subito truffe finanziarie da parte di soggetti autorizzati. A condizione ci sia condanna definitiva, può infatti accedere a un fondo straordinario per ottenere risarcimento. Le somme sono gestite da Bcsm, è fondo autonomo alimentato dallo Stato con percentuali delle entrate e con parte derivante da confische e sequestri. E’ modulato su 8 articoli, definite premesse e presupposti, va a stabilire in modo preciso l’ambito di applicazione e i requisiti soggettivi, e la natura del fondo istituto e le modalità di utilizzo delle somme. Ritengo sia un intervento molto valido che va a dare risposta a delle fattispecie che possono verificarsi, per cui riteniamo il decreto possa dare risposta concreta a chi ha subito problemi.

Stefano Palmieri, Rf Si tratta di colmare una lacuna che nella Lisf, non era prevista infatti tutela per i privati che subiscono truffe da Finanziarie nella stessa maniera dei depositanti bancari. Con questo decreto si va a colmare una lacuna della legge del 2005 e tutela anche quei tipi di depositi, con modalità particolari, che ci sia condanna in via definitiva da parte dell’autorità giudiziaria nei confronti del soggetto che raccoglieva pubblico risparmio. Con questo decreto si va ad affrontare situazioni purtroppo avvenute a San Marino e per cui si attendeva tutela. Un decreto per portare alla pari tutti i risparmiatori sammarinesi.

Marco Nicolini, Rete

Un decreto che mira all’adeguamento  della legislazione sammarinese, piuttosto carente in tale senso per costutuire un cuscino o paracadute per investitori truffati. Però mi sembra più legato ai tempi della ‘San Marino da bere’, che non c’è più, tardivo per le dinamiche della finanza sammarinese. Comuque valuto abbastanza positivamente tale provvedimento.

 

Marica Montemaggi, C10 E’ un decreto molto chiaro, il Segretario ha ben evidenziato il fine, la volontà è quella di dare maggiore tutela e garanzia e andare a creare quelle condizioni affichè chi investe possa vantare diritti nel caso in cui cade vittima di una frode e poter accedere a un fondo. E’ vero che molte cose potevano essere fatte prima, personalemente mi preoccupo di quello che possiamo fare adesso, anche per colmare le mancanze del passato. Credo questo decreto debba essere accolto favorevolmente, in modo trasversale da tutta l’Aula.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs Anche noi esprimiamo accordo su questo decreto delegato che scaturisce da un articolo proposto nella Finanziaria 2017 al fine di dare risposta a soggetti vittime di truffe o frodi finanziarie, condividiamo pienamentel’intervento che viene incontro a persone inconsapevolmente vittime di frodi. Abbiamo presentato due emendamenti che andremo ad illustrare, articolo per articolo.

Alessandro Mancini, Ps Mi riservo nell’esame dell’articolato di fare qualche puntualizzazione tecnica, per quanto riguarda l’analisi del decreto, come Ps lo registriamo favorevolmente, le ragion sono le medesime illustrate da coloro che mi hannp preceduto. Viene sancita per legge, che chi ha subito frodi e truffe, dopo tutti gli ordini di grado e giudizio che attestino colpevolezza, di poter accedere alle pratiche di risarcimento. Ringraziamo il governo per aver ottemperato a questo impegno della legge di bilancio 2017, voteremo favorevolmente il decreto in discussione.

Robetto Ciavatta, Rete E’ un interventoc he vediamo con assoluto favore, vi era e vi è necessità di fornire garanzie a chi è stato vittima di truffe da parte di un soggetto vigilato e non può rientrare delle somme investite, creando invece un fondo autonomo e quindi una sorta di tutela. Non abbiamo inteso di fare emendamenti, il testo è condivisibile, però alcune considerazioni e qualche spunto. Uno, si prevede che coloro che hanno requisito oggettivo, e la possibilità di provare di aver investito e perso somme, possano fare istanza a Banca centrale. Chiedo se non vi si possano prevedere altre modalità per accere al fondo. Altra questione, il soggetto deve provare di non avere concrete possibilità di recupero delle somme perse, credo sia difficile per i piccoli investitori poter provare questo. Se si riuscisse a trovare forme di tutela anche per chi non sa come muoversi, onde evitare che il fondo serva solo ai ben informati. …Nel complesso il decreto è condivisibile.

Alessandro Bevitori, Ssd Cogliamo favorevomente un decreto che va in soccorso di chi malauguratamente ha perso i propri risparmi, o ciò che aveva investito, in istituti finanziari sammarinesi. E’ una norma che va a supporto di chiunque abbia perso i propri risparmi. Ciavatta diceva che era difficile documentarli, ma credo che il singolo risparmiatore abbia modo di dimostrare che aveva soldi in una Finanziaria. Chi è rimasto frodato è giusto abbia una risposta.

Eva Guidi, Ssd Finanze replica Bisognerà trovare la modalità per portare a conoscenza del fondo i risparmiatori, con idonea pubblicità, e deve essere portato a conoscenza di tutti i professionisti che devono seguire i risparmiatori.

 Repubblica di San Marino, 12 Dicembre 2018/01

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