San Marino. Adesso.sm su questione targhe

San Marino. Adesso.sm su questione targhe

“I rapporti con l’Italia sono decisamente positivi, soprattutto se paragonati al passato”. A dirlo è l’ambasciatore italiano a San Marino Guido Cerboni ai microfoni di San Marino RTV, interrogato sulla questione targhe correlata all’applicazione del decreto sicurezza. Una situazione sicuramente penalizzante, sia per quanto riguarda i privati ma anche – e soprattutto – per le aziende sammarinesi che operano in territorio italiano, che il governo sammarinese sta tenendo strettamente monitorata e sta cercando di risolvere, attivando tutti i canali utili. Tra questi rientrano, ovviamente, l’ambasciatore sammarinese a Roma Daniela Rotondaro e l’ambasciatore Cerboni, scelto come proprio rappresentante dal Governo italiano a San Marino. Le parole dell’ambasciatore d’Italia a San Marino assumono quindi un’importanza particolare e, nel caso delle problematiche connesse al decreto sicurezza, le sue dichiarazioni lasciano intendere una soluzione positiva nel breve periodo. Cerboni, infatti, si è espresso lasciando intravvedere buone possibilità di vedere estese a San Marino le deroghe previste per i Paesi partner dell’Unione Europea. Un risultato, si capisce bene, che non sarebbe certo da poco.

L’ambasciatore Cerboni ha approfittato dell’occasione per rimarcare anche l’eccellenza delle relazioni tra i due Paesi, a differenza di quanto hanno cercato di dipingere alcuni consiglieri dai banchi dell’opposizione nel recente comma comunicazioni. Relazioni che hanno subito un rilancio effettivo con la visita del ministro Moavero dello scorso agosto che, ha sottolineato l’ambasciatore italiano – “ha colmato un vuoto di nove anni e ha avviato un processo di ammodernamento del quadro delle relazioni bilaterali anche nella prospettiva dell’associazione all’Unione Europea”.

Non solo, tra i vari temi aperti, l’ambasciatore Cerboni ha ricordato l’ammodernamento della convenzione del ’39, che compie 80 anni, a cui si sta lavorando con l’obiettivo di arrivare alla firma in occasione della visita della Reggenza al presidente Mattarella.

E’ chiaro, dunque, che le relazioni con l’Italia non solo sono ottime, ma producono anche effetti. Tali rapporti rinnovati sono la base per affrontare e risolvere i problemi irrisolti del passato e quelli del presente.

Adesso.sm

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