San Marino. Medico a processo per divulgazione dati sanitari di un minore

San Marino. Medico a processo per divulgazione dati sanitari di un minore

L’informazione di San Marino

Divulgazione di dati sanitari di un minore, medico a processo 

Il caso è quello delle informazioni sulle vaccinazioni del figlio del Segretario alla Sanità attorno al quale si innescò una polemica a fine 2016 Ieri la prima udienza

Antonio Fabbri

Si è aperto ieri il processo al dottor Lorenzo Tartagni, pediatra all’epoca dei fatti in forza all’Iss, per la vicenda delle notizie stampa che riguardavano la cartella clinica del figlio minore del Segretario di Stato alla Sanità, Franco Santi. Da quella fuga di informazioni riservate e coperte dalla privacy, in particolare perché riguardanti un minore, era scaturita la polemica all’atto dell’insediamento del nuovo governo, con il ruolo di rerponsabile della sanità sammarinese assegnato, appunto, Franco Santi. La denuncia era scaturita per il fatto che il Segretario era stato contattato dal una giornalista del Carlino che già era a conoscenza dei particolari clinici del figlio e sulla scelta no-vax dei genitori.

Se il “caso politico” venne chiarito, anche per le dichiarazioni dello stesso Segretario e per la politica vaccinale in linea con le raccomandazioni dell’Oms che è stata portata avanti, sono rimaste in piedi però le questioni giudiziarie. Alla denuncia dei coniugi Santi erano infatti seguite le indagini e il rinvio a giudizio. Ieri l’apertura del processo. Ascoltato il primario di pediatria, il dottor Romeo, e il responsabile informatico dell’Iss. Il dottor Tartagni, che risiede a Fano, è accusato di accesso abusivo a un sistema informatico e di aver divulgato informazioni coperte da segreto d’ufficio.

Dalle testimonianze di ieri è emerso che l’accesso è tracciato, ma a anche il medico non avesse alcun motivo per consultare quelle informazioni riservate, non essendo egli mai stato il medico curante del bambino. Le motivazioni di quell’accesso non furono verbalizzate come era invece prassi.

Dal canto suo la difesa, sostenuta dagli avvocati Pier Luigi Bacciocchi e Lucio Monaco, ha prodotto un articolo di Fixing del 2013, nel quale era riportato un intervento in Consiglio Grande e Generale del segretario Santi, all’epoca consigliere, che nell’ambito di un dibattito relativo ad una Istanza d’Arengo sul tema, avrebbe dichiarato la sua posizione no-vax. Una posizione che, per la difesa, era quindi già nota prima dei fatti contestati.

Resta il fatto dell’accesso abusivo. Inoltre la divulgazione delle informazioni riservate sul minore, nato nel 2015, generarono disagio anche in famiglia, di qui la costituzione di parte civile del Segretario Santi e della moglie, Chiara Cesarini, che ieri sono stati a loro volta ascoltati dal giudice Battaglino e hanno ricordato i problemi di carattere familiare, sociale e politico seguiti alla divulgazione delle notizie cliniche del loro figlio minore.

Il giudice ha comunque disposto l’acquisizione delle registrazioni, e la relativa trascrizione, della seduta consiliare del 2013 richiamata dalla difesa ed ha ammesso la testimonianza dell’ex Direttore generale dell’Iss, Bianca Caruso. Si è invece riservato la decisione sull’acquisizione delle cartelle cliniche anche del nonno del bambino, che venne a sua volta tirato in ballo nella polemica da alcuni articoli. Non ammessa, invece, la testimonianza della giornalista del resto del Carlino. Nel processo, oltre ai genitori del bambino, è parte civile anche l’Iss costituita tramite l’Avvocatura dello Stato. Il processo è stato aggiornato a marzo

 

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