Consiglio Grande e Generale del 13 marzo mattina

Consiglio Grande e Generale del 13 marzo mattina

+++Il Consiglio Grande e Generale approva due istanze d’Arengo esaminate e discusse in mattinata: l’Istanza n. 7 per un piano pluriennale di interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche e l’Istanza n.8. Per il controllo e il sanzionamento della prestazione di servizi di guida turistica da parte di soggetti non abilitati. Respinta invece l’istanza n.4 per la sospensione della trattativa di cessione dei crediti Delta+++     

 

            Nella seduta della mattina, l’Aula conclude il comma comunicazioni, con le risposte alle interpellanze, e  procede con una serie di sostituzioni e nomine: Alessandro Scarano, designato dal Pdcs, membro del Collegio dei Sindaci Revisori delle Aziende Autonome di Stato; Eleonora Zanotti, indicata da Ssd, membro della Commissione di Vigilanza; Milena Bizzocchi, per la maggioranza, membro del Collegio Sindacale della Società Poste San Marino S.p.A, infine Umberto Rapetto designato dal Pdcs all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali. Su quest’ultima nomina, fuori dai microfoni, emerge la contrarietà da parte del consigliere Pdcs Teodoro Lonfernini.

            Si apre quindi il comma dedicato alle Istanze d’Arengo, l’Aula ne discute e mette ai voti tre. Viene respinta con 24 voti contrari e 11 favorevoli l’Istanza n. 4, il cui dibattito era stato aperto nella precedente sessione consiliare. L’istanza bocciata riporta in Aula il tema della cessione dei crediti Delta ed è finalizzata alla sospensione della trattativa, vicenda ormai superata.

Approvate invece le successive istanze esaminate: la n. 7. “Per la predisposizione di un piano pluriennale di interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche”viene accolta con voto palese. Quindi viene approvata con nessun voto contrario e nessun astenuto l’istanza n. 8, “Per il controllo ed il sanzionamento della prestazione di servizi di guida turistica da parte di soggetti non abilitati”. L’esame delle istanze d’Arengo proseguirà nel pomeriggio.  Alle 17,30 la seduta sarà interrotta per procedere con l’elezione dei Capitani Reggenti del prossimo semestre.

 

Di seguito un estratto degli interventi odierni della mattina.

 

Comma n.8 Istanze d’Arengo

Istanza n. 4 – Perché sia sospesa ogni trattativa per la cessione dei crediti del Gruppo Delta/RESPINTA con 24 voti contrari, 11 favorevoli.

Mariella Mularoni, PdcsL’istanza, ormai superata, è stato l’estremo tentativo per evitare la cessione dei crediti Delta, tentativo fallito di cui molti di voi di governo e maggioranza ne sarete responsabili. Responsabili di non aver fermato un progetto criminoso ai danni dello Stato, anche dopo la pubblicazione dei documenti giudiziari sulla stampa, non smentiti dal governo. Si sono voluti regalare milioni di euro a soggetti esterni. Anche il Fmi a suo tempo aveva sconsigliato la vendita immediata, dovevate sospendere le trattative e prendere la decisione sulla base di informazioni certe. I 10 consiglieri di maggioranza che hanno appoggiato questo scempio saranno responsabili nei confronti delle future generazioni per aver avvallato un’operazione di speculazione finanziaria. Era una decisione che doveva coinvolgere più soggetti politici, economici e sociali, ne pagheremo le conseguenze per anni. I milioni che riscuoteremo dalla vendita saranno insufficenti per coprire le carenze di Cassa. Marco Gatti, Pdcs Ringrazio i cittadini che sono stati molto più sensibili rispetto a governo e maggioranza che con molta nonchalance e pochi approfondimenti hanno deciso di impoverire la banca e il Paese. I piani di risanamento di Cassa con quell’operazione sono difficilmente realizzabili. Cosa è migliorato in Cassa dopo quell’intervento? Niente. E’ stato un provvedimento tampone, ma di certo si è data via ricchezza a qualcun altro che ha messo in moto interventi poi per creare valore aggiunto. Grazie a governo e maggioranza che ieri ci hanno annunciato l’indebitamento paese, noi lungo il percorso abbiamo lasciato indietro ricchezze. In Cassa la partita Npl non è chiusa, ce ne sono altri e bisogna verificare come gestirli al meglio. Nei giorni scorsi ci sono stati incontri in Abs per valutare come. La Dc, da 3 anni, ha depositato documenti che parlano della creazione di un veicolo per gestire gli Npl. Solo dopo 3 anni governo e maggioranza hanno capito che le strategie della banca ‘pivot’ erano dannose per il Paese e ora parlano di veicolo interno. Pasquale Valentini, Pdcs La vicenda della vendita e la sua accelerazione fanno parte di un cambiamento di atteggiamento avuto nei confronti delle problematiche di Cassa. Che ci fossero i crediti Delta e il loro peso fosse notevole sulla situazione patrimoniale di Cassa lo si sapeva da quando è stata commissariata Delta. Il Fondo monetario aveva esaminato attentamente la situazione, non c’era nessuna polvere sotto il tappeto, come si continua a dire. Ogni anno la Cassa di Risparmio ha dovuto fare, su indicazione di Bcsm, una continua revisione delle cifre che andava ad accantonare rispetto la previsione di perdita, c’era una ipotesi di gestione graduale e concordata con il Fmi. Mi dovete dire dove c’è una indicazione del Fondo che dice di vendere i Crediti delta Piuttosto dice di gestiri al meglio, parla di un veicolo di gestione, non di lasciarli ai singoli istituti finanziari. Cosa ha voluto generare questa accelerazione di vendita? Si sapeva che l’andamento del recupero dei crediti in Cassa aveva prodotto un’entrata significativa e aveva fatto sì che quella fosse la banca con maggiore liquidità, tutto questo è svanito perché si doveva fare una certa operazione. Questa la mancanza di chiarezza. Si è voluta un’accelerazione senza giustificazione, quello che entrerà con la vendita è inferiore al flusso che Cassa continuava ad avere. E’ mancato il confronto sul percorso che si è voluto su Cassa, che non è stato determinato dall’esterno, ma dall’interno. Questo il grave della situazione. Ormai la questione è stata fatta e c’è una situazione grave di finanziamento del sistema di cui non parliamo. Matteo Ciacci, C10 La vicenda Delta è dolorosa e non può essere addotta a questo governo che ha semmai dovuto gestire l’asta avviata per la vendita del pacchetto Arcade. Il procedimento è stato accurato dal lavoro delle società di revisione e dai passaggi avuti in due commissione Finanze, e anche da un Ccr aperto alle forze di maggioranza e opposizione. La vendita del pacchetto Deltaè stata decisa il 4 aprile con l’unanimità del Cda, con l’accordo dei membri di maggioranza e minoranza. Le responsablità più grosse sono da ricercare semmai nell’ambito del commisariameno, noi abbiamo incassato solo il 50% dei crediti che potevamo incassare. Noi abbiamo venduto il paccheto Arcade dopo un procedimento preciso che ha accurato che la vendita era necessaria, non si poteva fare altrimenti, e non si è trattato di una svendita.  Federico Pedini Amati, Mdsi Purtroppo questa istanza si sarebbe dovuta discutere quando la questione era ancora in piedi, questo è il rispetto nei confronti dei cittadini che presentano le istanze d’Arengo. Oggi parliamo di niente. Il consigliere Ciacci parla già da Segretario che punta a difendere l’esecutivo. Ma lei sa che quei crediti Delta sono stati regalati a una percelutale sulla carta del 7%, nei fatti del 3,5%. Voi avete sempre parlato di gestione separata degli Npl, di una famosa bad bank che si doveva fare per gestire i crediti Delta, l’avevate nel programma di governo. Peccato che questa bad bank non sia mai nata, perchè avrebbe riallocato anche tutta una serie di dipendenti che oggi sono lasciati a casa o gli viene tagliato lo stipendio. Si è fatta fare la fusione forzata con Asset e si sono lasciati a casa una parte dei dipendenti. Si sarebbe dovuta creare una bad bank per i crediti Delta, per cercare di incassare il massimo da quei crediti derivati e non si è voluta fare e ve ne assumete voi della maggioranza la responsabilità. In questa partita si sono persi 200 milioni di euro. Ciacci ha parlato di Ccr allargato alle opposizioni: le opposizioni hanno partecipato una volta, hanno detto che no c ondividevano questo modo di fare, io e Ciavatta ci siamo alzati e siamo andati via. State raccontando ancora una storia tutta vostra in cui credete solo voi. Roberto Ciavatta, Rete Stiamo parlando di una banca che, anche dopo la vendita dei crediti delta, è ancora in perdita significativa. Una delle preocucpazioni espresse nell’istanza era anche recupero degli attivi in Cassa. Il tentativo di riportare la banca agli attivi dovrebbe essere il punto centrale dell’attività dello Stato che è socio sostanzialmente unico. Invece noi oggi non abbiamo inserito ancora nessuno con esperienza nel recupero crediti. Abbiamo lasciato un presidente inserito per motivi politici che nulla ha fatto se non aumentare le spese. E’ una situazione che pesa sullo Stato che deve andare ad indebitarsi per sopperire alle spese di Cassa. Solo oggi si inizia a parlare di eventuale allontanamento del presidente, ancora per motivi politici.  Dovremo invece solo fare una valutazione su come sono andate le cose in quella banca in un anno e mezzo: malgrado le difficoltà è stata aperta una filiale a Montegiardino, dove risiede il presidente. Questo l’errore che avete commesso in questi due anni: siete rimasti sordi ai richiami sulla gestione di Cassa. Roberto Giorgetti, Rf E’evidente che l’oggetto dell’istanza sia alquanto fuori tempo, anche  per il fatto che in Aula su questo tema sia stato dedicato molto tempo, molte sedute e molto sforzo che poi hanno portato a delle scelte. Oggi hp sentito una serie di affermazioni che mi lasciano abbastanza perplesso. Non tanto sulla valutazione politica sulla cessione, ma per le osservazioni portate a corollario. Valentini dice che il flusso di recupero degli Npl andava benissimo negli anni, ed è stato interrotto in modo non opportuno. Ho qui ho lo schema portato in Commissine Finanze dal direttore Mancini che attesta come dal 2010 al 2017 ci sia stato un crollo verticale del recupero di questi Npl. Nell’ultimo anno di riferimeto risulta di competenza di Cassa una cifra che non narriva ai 10 mln di euro, a fianco di spese enorme di recupero che sfiorano oltre il 40% di quanto recuperato. Come si fa a dire che è stato interrotto un buon flusso di recupero? È una bugia. Fra l’altro gli Npl non erano tutti di Cassa, ne aveva la maggioranza, nel’ordine del 60%. Il resto erano distribuiti in una novantina di isittuti bancari, tutti quanti favorevoli alla vendita, perché i costi di recupero stavano diventando non più convenienti.             Sull’obiettivo di fondo che l’istituto deve perseguire siamo tutti d’accordo, non credo la strada sia quella di denigrare quello che si sta facendo. E’ staro detto che è stata aperta una filiale a Montegiardino per fare un favore al presidente che vive lì. In realtà non è stata aperta, ma è stata acquisita dopo il subentro in Asset. Giuseppe Maria Morganti, Ssd Questioni così importanti e delicate dovrebbero essere suffragate da informazioni concrete, reali e invece spesso si dicono qui dentro cose indeterminate e incerte. Ovvio quando c’è un grande interesse generale, questo consesso deve avere l’opportunità di riflettere opportunatmente sulle questioni. E questa questione sia stata valutata attentamente in Commissione finanze che si è trovata a discutere e valutare la cessione dopo analisi attente e indicando la modalità comportamentale in chi deve vigilare su quella che è stata l’intera vicenda Delta. Non si fa alcun riferimento alla gestione del commissariamentom sottratta interamente al controllo dell’autorità sammarinese, nonostante i danni patrimoniali per la Repubblica siano ingenti e questo è un paradosso. Lavoriamo giorno e notte affinché venga fatta luce sui crediti in bonis che Cassa doveva incassare dal 2008 in avanti, ma ne ha incassato in percentuali bassissime: su questo dobbiamo interrogarci e capire cosa sia successo. La commissione chiede compimento del 182 bis e il recupero di 60 mln di euro della multa di Delta da parte di Cassa. Ma non potranno essere incassati se non si fa anche azione politica affinché questi valori possano tornare. Queste cifre sarebbero un toccasana e su di loro ci giochiamo una partita importantissima che sarebbe anche quella di evitare in larga parte la necessità di un finanziamento esterno per Repubblica. Qui un altro paradosso: chi si sbraccia contro il finanziamento estero, dica lui come arrivare ad un’alternativa. Smettiamo di dire che i nostri interlocutori sono tutti delinquenti, cominciamo a ragionare sull’azione che la nostra banca può fare per risolevere le problematiche che abbiamo di fronte. La questione Delta ha azzoppato Cassa di risparmio e il nostro Stato, che si è assunto responsabilità degli ammanchi patrimoniali. Prima ancora di Delta noi dobbiamo attrezzarci perchè la nostra economia possa rialzare la testa. Sotto il profilo del riconoscimento nazionale mi fa molto piacere la notizia per cui San Marino viene riconosciuto Paese in white list. Con grande orgoglio lo diciamo.

Istanza d’Arengo n.8. Per il controllo ed il sanzionamento della prestazione di servizi di guida turistica da parte di soggetti non abilitati / APPROVATA con nessun voto contrario e nessun astenuto. Augusto Michelotti, Segretario di Stato con delega al Turismo Prossimamente saranno ricoperti profili di ruolo per potenziare l’organico del corpo di Polizia civile che effettua controlli. E’ evidente che il servizio delle guida turistiche debba essere coperto da persone autorizzate e competenti, i controlli sono demandati alla Polizia civile. E’ in programma la revisione normativa del piano strategico del turismo, saranno organizzati tavoli con la presenza anche delle guide turistiche chiamate a collaborare con le forze dell’ordine contro l’abusivismo. Quello che viene chiesto dagli istanti è nelle corde di questo governo per cui questa istanza può essere accolta,  visto le risposte in fase di attuazione e l’implementazioni dei controlli. Fabrizio Perotto, Rf Esprimo le considerazioni su questa istanza d’arengo del mio gruppo. Tratta una problematica importante e sentita dagli operatori del turismo. Gli istanti chiedono dei controli maggiori rispetto a una problematica che è emersa in maniera importante negli ultimi anni, cioè da quando si è voluto regolarizzare il ruolo della guida turistica. Lo Stato sammariense ha investito anche in corsi di formazione. Mi compiaccio che il Segretario abbia dato orientamento per l’accoglimento. Giusto che chi opera in questo settore abbia tutte le carte in regola. Rf voterà favorevolmente per l’istanza. Matteo Ciacci, C10 Se vogliamo raccontare la nostra storia e statualità in maniera professionale, non possiamo far altro che affidarci a del personale competente che ha svolto un corso e ha contezza di ciò che afferma e ha capacità di portare in giro i gruppi turistici, raccontando la nostra storia. Mi auguro si possa avere presto un nuovo corso di formazione, l’attività di formazione è decisiva. Siamo favorevoli all’istanza e cogliamo l’occasione per rimarcare l’opportunità di riavviare l’iter formativo che può far crescere le guide e formare nuove competenze ai nostri cittadini. Davide Forcellini, Rete Questa istanza va nell’ottica del mio intervento in comma comunicazioni. San Marino deve essere votata al turismo e l’istanza sollecita sensibilità verso questo settore che deve essere trainante sempre di più per l’economia del Paese. La risposta che ha dato il Segretario, ovvero che il governo ha in cantiere una modifica del piano strategico del turismo e prevede una revisione normativa, è importante. Ma gli istanti chiedono una risposta adesso. Chiedono venga adottato il decreto che c’è già, che ci siano più controlli e il settore turistico non può che agevolare ancora di più la professione della guida turistica. Come movimento siamo favorevoli. Approvare l’istanza è un modo per dire che la politica è sensibile al problema. Favorevole all’accoglimento. Dalibor Riccardi, Gruppo Misto Si ringraziano gli istanti per aver posto all’attenzione dell’Aula un tema sentito, il contrasto al lavoro irregolare e il ruolo che devono svolgere le guide turistiche all’interno del nostro contesto, per dare un servizio sempre più qualificato e professionale. Mi auguro l’istanza sia approvata. Voterò favorevolemente. Marianna Bucci, Rete L’istanza richiama l’Aula su un’aspetto importante: non si chiede una nuova normativa, si chiede l’applicazione di leggi esistenti. I cittadini chiedono che il governo si attivi in questo caso rispetto al problema delle guide turistiche abusive, fenomeno che continua, anche se ci sono dei miglioramenti rispetto la situazione di tanti anni fa. Sono contenta che il governo sia favorevole all’accoglimento, tra sei mesi il Segretario dovrà riferire in Aula sulle risposte da dare all’istanza. Ci sono problemi specifici: per i controlli, i badge arancioni…si poteva già mettere queste cose sul piatto anziché fare un riferimento generale. Il voto del movimento Rete sarà favorevole.

Istanza n. 7. Per la predisposizione di un piano pluriennale di interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche/APPROVATA con voto palese   Augusto Michelotti, Segretario di Stato per il Territorio La posizione della Segreteria su questa istanza è positiva, condividendo pienamente la proposta dell’articolo 137, avendolo inserito nel Testo unico dell’edilizia, risulta prioritario darne attuazione. Sono stati già incaricati gli uffici del dipartimento per le opportune disposizioni, convocati i dirigenti degli uffici del Dipartimento per la redazione del censimento delle barriere architettoniche, ci rendiamo disponibili ad approfittare della collaborazione offerta dagli istanti, è un tema sensibile che va affrontato e risolto con le dovute gradualità. La Segreteria intende dare un’indicazione di voto favorevole all’istanza, condividendone in pieno tutti i contenuti. Pasquale Valentini, Pdcs Bisogna dare atto ai cittadini e alle associazioni che hanno promosso l’istanza che, pur di fronte a un ritardo- si parla di una legge del dicembre 2017e dobbiamo ancora fare il censimento- non fanno polemiche, ma chiedono di dare attuazione a questo proposito. Il nostro Paese in modo intelligente ha lanciato il messaggio del turismo per tutti, con l’immagine suggestiva di una persona in sedia a rotelle che guarda le Torri, ma non è altrettanto suggestiva la vita delle persone che sono nella sedia a rotelle, perché il paese, anche per sua morfologia, è pieno di barriere architettoniche. Sono contento che il Segretario sia favorevole all’istanza. L’istanza chiede si vada alla predisposizione del piano, fissando una data. Poi chiede il coinvolgimento degli uffici preposti, delle associazioni e delle realtà private. Ovvero anche le strutture private possono mettere a disposizione interventi per superare le barriere.  Da quello che dice l’istanza le associazioni e i cittadini promotori vogliono coivolgersi e portare un contributo fattivo. Mara Valentini, Rf L’istanza interviene sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Come si fa ad essere contrari? La libertà e l’autonomia delle persone devono rientrare a pieno titolo tra i diritti fondamentali dell’uomo, è importante perciò affrontare i principi di accessibilità e fruibilità degli ambienti di vita. L’Istanza ci sollecita e chiede il coivolgimento di quegli attori che possano contribuire al piano di abbattimento delle barriere architettoniche, associazioni, uffici pubblici , realtà private. La Segreteria di Stato al Territorio e il Dipartimento stanno predisponendo tutti gli atti per la messa in opera del piano  triennale, a partire da censimento. Repubblica futura accoglie l’istanza. Federico Pedini Amati, Mdsi E’ un tema sentito e su cui saremo comunque sempre in ritardo, senza colpe specifiche di qualcuno. Non ho mai inteso la disabilità come un elemento di diversità però, o prima o dopo, saremo tutti disabili, la vecchiaia ci porterà infatti ad avere funzionalità molto diverse da quelle di oggi. Le barriere architettoniche sono ancora oggi anche solo uno scalino di un centimetro, che per noi normodotati non è niente, invece è una barriera architettonica. Suggerisco da parte dei disabili, e non solo, di suggerire la barriera presente in ogni Castello in cui vivono, affinché la Segreteria possa, anche attraverso sovvenzioni dirette al Castello, eliminare quel problema in tempi rapidi. Siccome gli istanti si dicono disponibili, cogliamo questa disponibilità e facciamolo segnalare al Capitano di Castello e alle Giunte e facciamo sì che la risoluzione abbia priorità.  Via Paolo III: l’intervento non risolve il problema del disabile in carrozina, lo fa solo per un tratto. Jader Tosi, C10 La presente istanza ci mette di fronte una verità del disinteresse che c’è nella comunità per le persone con difficoltà nel muoversi liberamente. Bisogna passare ad un’azione risolutiva, non come se fosse un probema da risolvere in questo momento, ma per fare un percorso cuturale oltre che andare a risolvere problemi delle strutture del Paese. L’importante non è fare enunciazioni di principio ma dare le gambe a progetti. Vediamo costantamente quanta inciviltà c’è per i parcheggi usati in modo indiscriminato. Non voglio dire che alcune iniziative estemporanee  messe in atto- come il rifacimento dei marciapiedi- siano sbagliate. E’ un inizio, diciamo che non è fatto in modo organico e ci potrebbe indurre tutti a fare quel salto culturale e poi a realizzare le infrastrutture necessarie a uso di tutte le persone. Accolgo favorevolemente l’istanza. Marco Nicolini, Rete Il sammarinese anche quando è sano e forte non può mai parcheggiare troppo lontano dove deve andare. Esemplificativo il caso di una palestra a Galazzano: la proprietà ha destinato 4 parcheggi a disabili, tutti puntualmente occupati da auto senza il contrassegno. Questa indifferenza verso il meno fortunato ha il proprio riverbero nelle nostre infrastrutture: marciapiedi che si interrompono brutalmente, ingressi privi di rampe etc. Sono problemi che non si risolvono abbattendo gli alberi, Segretario. Non si risolvono problemi localmente, con un programma non raffazzonato. Ben benga qualsiasi proposta della cittadinanza che sensibilitzza il Consiglio e il sammarinese stesso non al rispetto, ma al dovere di riservare a tutti i cittadini le medesime opportunità anche di movimento. Davide Forcellini Rete Vorrei che queste istanze non arrivassero, gli istanti chiedono al governo di non disattendere la promessa fatta nella Finanziaria del 2017, all’articolo 137. Vi stanno dicendo: i soldi che sono stati stanziati, li volete utilizzare? E c’è bisogno di una istanza?! Il problema delle barriere architettoniche non deve venire fuori in maniera ipocrita, come quando si dice che i lavori in via Paolo III  e il taglio degli alberi viene incontro alle persone con disabilità. Le due richieste dell’istanza sono chiare: un riferimento temporale in cui si cominci a dar seguito al piano pluriennale di intervento. Oggi approviamo l’istanza e domani ci deve essere una data precisa. Seconda richiesta, l’effettivo coinvolgimento di tutti i cittadini del Paese. Da domani, se approvate questa istanza, li dovete mettere in campo senza ipocrisia. Dalibor Riccardi, Gruppo Misto Siamo in ritardo rispetto all’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono contento che il Segretario abbia dato parere favorevole, il nostro Paese non ha dimensioni abnormi e gli interventi dovevano essere portati prima di arrivare a questa istanza. Mi auguro questo passo sia fatto per i nostri cittadini e per la nostra Repubblica. Oltre a votare favorevolmente l’istanza e oltre il fatto che passerà, auspico venga data attuazione a quanto chiesto. Alessandro Mancini, Ps Al di là del nostro parere favorevole, l’istanza solleva un’esigenza sentita e che deve essere risolta. Dispiace che gli istanti debbano ricorrere all’istanza per denunciare problemi che devono essere risolti. Il legislatore ha l’obbligo di dare piena attuazione a quanto ha previsto. Va effettuato prima possibile, subito, lo screening di tutte le barriere architettoniche, come previsto da un anno e mezzo, per elaborare un progetto complessivo di attuazione. Intervenire a spot non va bene, risolve i problemi solo in parte, per entrare nel merito di quanto chiedono tanti cittadini si deve passare dalle parole ai fatti. Iro Bellizzi, Psd Da quando sono entrato in Consiglio, 13 anni fa, molte volte si è affrontato il tema della disabilità e delle barriere architettoniche e di un percorso che doveva essere portato avanti dall’amministrazone su indirizzo della politica. Le istanze di questo tipo sono state votate tutte le volte all’unanimità. Non è un richiamo Segretario a lei, che ha indicato la volontà di portare avanti quanto proposto dagli istanti. Molto spesso la politica dà indicazione e poi l’amministrazione la disattende, perché non riesce ad individuare un percorso diverso da quello che è l’attività che deve essere svolta dagli uffici. Il nostro territorio è difficile per come è conformato, ma è piccolo di dimensioni. Bisogna ricreare le condizioni nella pubblica amministrazione perché si possa andare verso una sburocratizzazione, purtroppo non si sta facendo molto a riguardo. Mi auguro possa essere trovata una modalit diversa per fare il censimento, come richiesto, e per attuare interventi che aiutino a raggiungere l’obiettivo richiesto dagli istanti. Votiamo a favore dell’istanza presentata. Marianna Bucci, Rete Parto dichiarando il voto favorevole del gruppo Rete a questa istanza. Sono rimasta molto colpita, non tanto dall’istanza, ma dall’email che il primo firmatario ha inviato ai membri del Consiglio. Non solo abbiamo una cittadinanza molto preoccupata per le barriere architettoniche, ma nella mail la persona cerca soluzioni, si pone delle domande e si chiede come mai tutte queste leggi siano disattese e cerca di portare alla nosta attenzione le possibili soluzioni. Tra le motivazioni per il mancato rispetto delle normative, l’istante ipotizza la mancanza di fondi. Sarebbe lesivo per i cittadini anteporre le esigenze di bilancio e spending review all’abbattimento delle barriere architettoniche. Bisogna prendersi un impegno preciso fissando una data, se no, è una promessa a lungo termine. Una data il governo ce l’aveva nell’Odg dell0aprile 2018 in cui si impegnava a presentare entro la fine dell’anno, del 2018, il piano pluriennale di interventi per eliminare le barriere. Una data quindi ce l’aveva. In quest’Aula tutti d’accordo sulla necessità di interventi per abbattere le barriere archietettoniche, come opposizione continuiamo l’azione di pungolo a governo.      Teodoro Lonfernini, Pdcs Siamo un paese che negli anni continuamente si riempie di circostanze anche promozionali, come “San Marino Per Tutti, San Marino accessibile”, baluardo di un progetto che faceva riferimento alla buone pratiche turistiche, progetti che hanno avuto riconoscimenti dagli organismi internazionali, Ma siamo anche un Paese e una politica che deve ricevere dai cittadini la richiesta di conseguire un piano pluriennale di abbattimento delle barriere architettoniche. E’ incredibile che noi promuoviamo di essere un paese moderno e poi di fatto non si fa nulla. Se giriamo nel paese, anche noi che abbiamo fortuna di essere abili, ci muoviamo in un territorio che resta infelice. Guardate lezone residenziali, non solo i centri storici, dove non siamo stati in grado di creare marciapiedi, ci sono interi quartiere costruiti in cui non si sa dove posteggiare l’auto. Ma siamo talmente avveduti di esserci presentati come paese accessibile a tutti. Balle. Provate a muovervi in centro storico, è difficile, ci sono salite e discese, scalinate… ma se si lavorava per tempo, poteva davvero essere accessibile. Se avessimo avuto lungimiranza per lavorare sul territorio avremmo potuto spendere parole per promuoverci. Accogliamo in pieno le richieste dei presentatori dell’istanza e speriamo che la tempistica dei sei mesi dall’approvazione faccia sì che qualcosa si realizzi davvero. Marica Montemaggi, C10 Intervengo su questa istanza che accoglie il favore di tutta l’Aula. Quando si parla di temi così sensibili come la disabilità non possiamo che trovarci tutti d’accordo. E questa istanza sottolinea aspetti fondamentali, lo spirito propositivo e positivo nelle azioni richieste per rendere effettivo un percorso che la politica tutta cerca di portare avanti. Solo che ci sono difficoltà oggettive, superabili con interventi normativi, ma anche applicativi. E’ vero che nell’aprile scorso abbiamo approvato un Odg che chiedeva di predisporre un piano pluriennale e di incentivare e mettere in atto tutti quegli interventi a favore del superamento di tutti gli ostacoli per disabili. Molte cose sono ancora da fare, alcune sono state fatte e soprattutto questa sensibilità c’è. E’ chiaro che dal punto di vista strutturale molto c’è da fare, servizi e scuole sono in edifici storici realizzati con altre logiche, serve collaborazione per poter superare certi ostacoli. Siamo favorevoli a questa istanza. Stefano Canti, Pdcs Prima considerazione relativa al nuovo Testo unico: questa parte ha modificato sostanzialmente l’aspetto dell’abbattimento delle barriere architettoniche, andava a normare tutto quanto segue alla progettazione e si chiedeva di redigere il censimento per le infrastrutture pubbliche che portasse all’abbattimento delle barriere. Ora l’istanza chiede di sensibilizzare la politica nel cercare di effettuare questo censimento, non realizzato malgrado l’approvazione della  norma da oltre un anno. Seconda cosa, chiedono di essere coinvolti nel censimento in modo di capire come si sta lavorando. L’Aula si è già espressa sull’accoglimento dell’istanza, ma una considerazione va fatta: San Marino si è spesa per il turismo accessibile. Sono il primo a dire in Aula che oggi non c’è una programmazione. Anche noi Dc accogliamo favorevolmente questa istanza. Marina Lazzarini, Ssd Questa istanza ci presenta il tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Tema più volte trattato in vari ambiti, sono state approvate leggi e regolamenti per la sua risoluzione negli ultimi 10-15 anni. Passi avanti sono stati fatti ma il problema non è stato risolto. Dobbiamo passare dall’enunciazione ai fatti. Il nuovo Testo unico per l’edilizia dedica un intero capitolo all’abbattimento delle barriere architettoniche. Dal punta di visto di regolamentazione delle leggi è stato fatto tutto. L’Istanza chiede di approvare l’articolo del Testo unico che chiede come prima fase il censimento delle barriere negli immobili dell’Ecc.ma Camera e un piano pluriennale di intervento. In data 25 fabbraio 2019, il primo firmatario dell’istanza ha inviato una lettera alle rappresentanze consiliari per spiegare il testo dell’istanza, in particolare la gradualità e collegialità degli interventi richiesti. E si chiede perché tutte le leggi finora sono state disattese. Dà come risposta la mancanza di fondi. Quindi propone interventi per step programmatici, partendo da quelli meno costosi, l’importante è avere un piano di intervento chiaro e condiviso. Ho molto apprezzato questa lettera. Ringrazio il Segretario che ci ha aggiornato sul gruppo di lavoro al censimento su cui i tempi dovranno essere celeri. Annuncio il voto favorevole mio e del gruppo Ssd.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy