Intervento Segreteria di Stato per il Territorio

Intervento Segreteria di Stato per il Territorio

LA LINEA DEL TEMPO È IN PAUSA

Sarebbe ora di fare basta. Io capisco che la disperazione, a volte, sia foriera di atteggiamenti scorretti e mi riferisco sia a Philip Macina che a Stefano Canti, per ragioni diverse naturalmente. Il sig. Macina ha problemi economici con la sua società, la Cinephil, e, nella sua disperazione, dice anche cose false e facilmente contestabili. Sono stato tentato di denunciarlo per asserzioni false e mendaci tese solo a dare discredito e addossare responsabilità ad altri, e a me in particolare, di mancanze gravi (come non pagare i fornitori e gli artisti che hanno collaborato con lui) che solo a lui competono e alla sua mala gestione economica di Time Line. La Pubblica Amministrazione non ha alcuna responsabilità in questa vicenda avendo rispettato tutti gli impegni previsti nel contratto firmato con la società Cinephil San Marino ed avergli corrisposto quanto previsto sia come contributo statale che come attività di supporto e di sostegno alla manifestazione. Naturalmente lo Stato non può intrattenere rapporti economici diretti come elargire somme per realizzare manifestazioni in collaborazione con gli uffici pubblici, a persone e/o società che abbiano debiti sia con la PA che con soggetti che abbiano lavorato in manifestazioni in cui abbia partecipato attivamente la stessa PA. Lo stato non può fare da portafoglio a nessuno promettendo incarichi futuri a copertura di insolvenze precedenti; dichiarare che la Segreteria e l’Ufficio del Turismo avrebbero cambiato le carte in tavola non fa onore al sig. Macina e lo invito a dimostrare che gli era stato promesso il rinnovo triennale dell’incarico; è un’antipatica menzogna.

La disperazione del consigliere Canti e dei suoi compagnucci di merende invece, ha altre origini, stante la rabbia di non riuscire a far cadere questo Governo perché è risaputo che la DC non può sopravvivere senza la gestione del potere e quindi vorrebbe andare al Governo il più presto possibile. Il consigliere Canti, nella sua disperazione, sta ricorrendo sempre più frequentemente, a falsità e a comportamenti scorretti disinformando e facendo illazioni sempre più offensive. Forse gli è rimasta solo questa risorsa, quale una violenza verbale che non dovrebbe comparire tra le metodologie di opposizione di un partito politico che si definisce democratico e cristiano e che ha nel suo simbolo la figura del nostro Santo che probabilmente, da lassù, sta chiedendo a gran voce di uscire da quel simbolo. Quando si fanno affermazioni del tipo “….approvi i Piani Particolareggiati in contrasto alla legge….” (cfr. Repubblica.sm di sabato 04 Maggio 2019) sono affermazioni gravi che, quando pubblicate sulla stampa, acquisiscono un valore di reato commesso da un ente dello Stato. Mi aspetto da parte del consigliere Canti una rettifica pubblica nei miei confronti altrimenti mi vedrò costretto ad adire alle vie legali così potremo verificare se le sue asserzioni corrispondono al vero o sono solo tentativi per portare il caos nel paese dichiarando che chi governa lo fa al di fuori della legge.

L’assimilare il caso Time Line e Cinephil al caso del concessionario del chiosco del parcheggio 6, è una grossolana baggianata che solo una mente in malafede poteva pensare; per dovere di informazione il concessionario di cui si tratta sta regolando la sua posizione economica con lo Stato attraverso un Piano di Recupero con BCSM e comunque lo Stato non può dare i soldi di tutti a persone insolventi e scorrette. Sempre per informazione, stiamo lavorando per regolarizzare la posizione di centinaia di cittadini che occupano abusivamente e/o risultano insolventi non pagando quanto dovuto allo Stato per l’occupazione di suolo pubblico. Le pietose affermazioni del consigliere Canti dovrebbero far capire quanto basso sia il livello del confronto gestito scorrettamente non per rappresentare la realtà ma solo per screditare e gettare fango su tutto.

 Parte 2 – Della MONOROTAIA e dei DIRIGIBILI

La macchina del fango tende sempre a trasformare ogni operazione d’interesse verso qualche nuovo progetto in un qualcosa di sporco e di inefficiente denigrando le idee e non entrando mai nel merito. Prima di tutto, giusto per smentire alcune illazioni che consiglieri di minoranza e pennivendoli da strapazzo in perfetta malafede diffondono nel paese, il discorso monorotaia non è finito, la ritengo un’infrastruttura troppo importante se non fondamentale per il paese e i fornitori possibili sono tanti. Avevo preso in considerazione il progetto Sky Way sostanzialmente per due ragioni: la prima perché sembrava e sembra ancora una tecnologia completamente rivoluzionaria rispetto alle altre monorotaie e comunque rimango in attesa della realizzazione del primo tracciato in fase di inizio lavori a Dubai per capire se vale o no la pena di tenerla in considerazione. La seconda riguardava i costi di realizzazione quantificabili in cifre tra 1/3 e 1/4 in meno delle monorotaie tradizionali. Non mi aspetto che qualcuno tra i detrattori di questa infrastruttura capisca quanto possa essere importante, del resto le piccole cose accontentano le piccole menti e non riescono a spaziare in campi d’intervento troppo lungimiranti guardando al futuro; io, per il mio paese, vorrei pensare in grande nonostante la fiera opposizione di chi, alla richiesta di fornire spiegazioni risponde, non avendo argomenti: “perché no!!!”.

La DC ha dichiarato che:“…a più riprese avrebbe cercato di far emergere le distorsioni di un simile progetto…”, magari se mi dicono quali siano tali distorsioni e a quali riprese si riferiscano, forse potrei anche essergliene grato.

 

La questione dirigibili invece, nasce dalla proposta di un progetto da parte di una multinazionale che ha sede anche a San Marino. Tale proposta, che non è affatto alternativa all’idea della monorotaia, è semplicemente un’altra cosa, esiste, è perfettamente funzionante ed è decisamente ingombrante. L’investimento è garantito dalla società proponente la cui serietà è fuori discussione ed è stata presentata a più Segreterie di Stato per cui non capisco come mai tutti mi addossino responsabilità su qualcosa di ancora non deciso e su cui si sta riflettendo (collegialmente e non io da solo). Quindi siamo in una fase di analisi e di studio di fattibilità, nulla è stato deciso e prima di prendere simili decisioni sarebbe opportuno organizzare incontri con la popolazione per eventualmente condividere se accettare o rifiutare il progetto.

I dirigibili sono una realtà tecnologica americana, estremamente sicura, di derivazione militare e che nulla ha a che vedere con la fragilità e pericolosità dei dirigibili Zeppelin degli anni ‘30. Fare della facile ironia su qualunque idea venga proposta al paese denuncia una povertà intellettuale che solo i retrogradi che stanno continuamente con tutti e due i piedi piantati nel passato riescono ad avere. È facile cercare di distruggere ogni progetto che si presenta per poi dire che l’economia va male e che questo governo non fa nulla di buono quando tutto quello che cerca di fare viene ostacolato. Strano che progetti come la rotonda di Murata, dopo decenni di tentativi da parte dei governi gestiti da una parte dell’attuale minoranza (la DC per intenderci) per realizzarla, oggi trovi la DC assolutamente contraria; forse perché questo governo la stava realizzando? Ecco allora arrivare un ricorso con sospensione del cantiere da parte di alcune aziende partecipanti al Bando di Concorso, puntuali come la morte e tutto questo sembra fin troppo in sintonia con l’espressione di Ecomostro strombazzata dai rappresentanti della DC oggi contrari al progetto. Dopo aver devastato il territorio per anni, oggi si riscoprono ambientalisti e paladini difensori del territorio, vedremo cosa diventeranno in un prossimo futuro. Peccato che non ci siano più gli scempi sul territorio come succedeva una volta, peccato che il paese si stia difendendo dagli attacchi insensati e strumentali di quei pochi tecnocrati che non hanno alcuna voglia di fare il bene della collettività ma solo ed esclusivamente tornare a governare per fare i propri interessi e quelli dei propri accoliti.

 

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