Da L’Informazione di San Marino, Marino Cecchetti: Le ricadute dei guai della Lega
Brutto il coinvolgimento di Banca Agricola Commerciale (Bac) nel caso dell’ex Sottosegretario del Governo italiano Armando Siri. Soprattutto per come stanno andando le cose al contorno. Ci auguriamo che si trovi il modo di bloccarne quanto prima altri eventuali effetti negativi. Micidiale, infatti, è la risonanza che la corruzione politica ha, in generale, nel mondo dell’informazione.
Noi sammarinesi dobbiamo evitare di ritornare ad essere additati, oltre Dogana, come coloro che facilitano la corruzione pubblica in Italia. Ricordate quanto si è parlato e riparlato, a suo tempo, del ‘contributo’ per l’Udc di Pier Ferdinando Casini proveniente da un conto di Banca Commerciale Sammarinese?
La Presidente di Banca Centrale, Catia Tomasetti, lunedì 6 maggio si è affrettata – sua sponte – ad assicurare che il prestito concesso da Bac a Siri per acquistare un immobile a Bresso (MI), è stato erogato secondo regole bancarie non meno rigorose di quelle italiane o europee.
Ebbene, mercoledì 8 maggio Il Fatto Quotidiano in un articolo (anticipato dal direttore dello stesso giornale, Marco Travaglio, nel seguitissimo talk show condotto il martedì da Giovanni Floris su La7) ha riportato un parere tutt’altro che in linea con quello della Tomasetti. Il giornalista aveva sentito – lo ha detto Travaglio – un ex Dirigente della stessa Bac.
Ora c’è il rischio che – dagli avversari di Matteo Salvini leader della Lega e protettore di Siri – vengano ritirate fuori notiziole come il finanziamento sammarinese a La Padania o rivangate le vicende – fra il fiscale e il giudiziario – dell’ex parlamentare Lega Nord Gianluca Pini. A farne le spese sarebbe non tanto Salvini quanto il nostro Paese. Come quando il direttore di San Marino Rtv, sotto il solleone 2016, ha invitato il sindaco di Rimini a calmarsi, andando magari a prendere il fresco a Courmayeur.