Da Andorra elogi a San Marino per la trasparenza sul negoziato UE. Antonio Fabbri

Da Andorra elogi a San Marino per la trasparenza sul negoziato UE. Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino

Da Andorra elogi a San Marino per la trasparenza sul negoziato UE

L’ex primo ministro Bartumeu addita il governo del Principato di scarsa condivisione e invita a prendere esempio dal Titano

Antonio Fabbri

Mai la frase “nemo propheta in patria” fu più pertinente. D’altra parte quasi duemila anni fa la pronunciò Uno che di dinamiche sociali se ne intendeva mica poco. Succede così che ad Andorra, dove dall’opposizione si critica ferocemente il Governo del Principato incastonato sui Pirenei accusato di “segretezza e opacità” nella condivisione delle linee politiche di negoziato per l’associazione all’unione europea, quella stessa opposizione elogi invece San Marino, il suo Segretario agli esteri e il Consiglio grande e generale per il percorso di trasparenza e condivisione in atto. Non solo. A elogiare San Marino è, dalle pagine di “el Periòdic” niente meno che l’ex primo ministro di Andorra, già segretario del Partito socialista andorrano, Jaume Bartumeu.

Una personalità politica molto cara anche a San Marino, in particolare al partito socialista, al Psd e al suo attuale segretario e personalità di riferimento in quel piccolo stato e non solo, più dell’attuale opposizione sammarinese che della maggioranza. Così, nonostante sul Titano ci sia chi lamenta che non c’è comunicazione circa il negoziato per l’accordo di associazione, da fuori, invece, San Marino viene elogiato. Bartumeu addirittura prende ad esempio il Titano per indicarlo ai suoi colleghi come esempio di come si dovrebbe procedere.

Scrive infatti l’ex primo ministro di Andorra su come si dovrebbe approcciare il governo del Principato per la condivisione dei dati:

“Solo quindici giorni fa, il 24 aprile, il Consiglio Grande e Generale della Repubblica di San Marino ha saputo come farlo. Il 26 aprile le forze politiche dell’opposizione hanno reso pubblica la loro soddisfazione dopo l’approvazione unanime di una risoluzione che afferma che nel corso della negoziazione le linee guida principali devono essere concordate con tutti le forze politiche e le associazioni economiche e professionali, nonché con i sindacati”.

Ma non si ferma qui, e passa a sottolineare la linea del Segretario Renzi:

“A San Marino, sono convinti che la definizione dei termini della negoziazione dell’accordo di associazione con l’Unione europea sia una delle questioni centrali per il futuro della loro Repubblica e vogliono impedire che tale negoziato venga trasformato in un boomerang. Per questo motivo il Ministro degli Affari Esteri di San Marino ha lanciato una serie di incontri pubblici in ciascuno dei nove castelli della Repubblica per informare i cittadini sul percorso di associazione con l’Unione Europea, con il titolo San Marino Verso l’Unione Europea. Gli incontri si svolgono con la partecipazione del Dipartimento degli affari europei del Dipartimento degli affari esteri e con la collaborazione delle Giunte di Castello, che sono i comuni di San Marino”.

Una iniziativa innalzata all’estero, dunque, che invece in patria viene presa come marginale.

Poi Bartumeu prosegue: “Il Ministro Renzi ha dichiarato, il 15 aprile, che l’accordo di associazione “… è un obiettivo cruciale per la Repubblica, che va al di là del governo e della maggioranza…”. Quindi l’ex primo ministro andorrano riporta una parte di un comunicato diramato dalla Segreteria nei giorni scorsi: “In un comunicato stampa del 29 aprile, il ministro degli Esteri Renzi fatto un plauso all’unanimità del Consiglio Grande Generale di San Marino, invitando tutte le forze politiche a seguire lo scontro costruttivo, collaborando con lo stesso impegno e responsabilità. Perché, come dice Renzi, è chiaro che ci sono momenti nella vita di un paese democratico in cui “… discrepanze e divisioni politiche devono far posto al senso di responsabilità e al desiderio di ottenere il miglior risultato da alla comunità”.

Quindi l’elogio a tutto il Consiglio:

“A San Marino, infatti, sono stati in grado di trovare una politica con la “P” maiuscola, capace di prevalere sul buon senso e sulla responsabilità, di saper abbandonare le polemiche e il confronto. Andorra ha bisogno di questa politica nel modo rapportarsi con l’Europa”.

Certo, a vedere l’ultimo Consiglio non è che le polemiche siano state abbandonate del tutto, vero è che se il percorso di approccio di San Marino alla negoziazione con l’Ue per l’accordo di associazione viene portato ad esempio da un autorevole esponente politico di un altro piccolo Stato che si trova in condizioni analoghe al Titano, una riflessione sul fatto che probabilmente il modo di procedere può anche essere quello corretto, appare doverosa.

 

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