Antiriciclaggio, ex commercialista a giudizio

Antiriciclaggio, ex commercialista a giudizio

L’informazione di San Marino

Registro antiriciclaggio manomesso e schede cliente alterate, ex commercialista a giudizio

Il commercialista ieri mattina è comparso davanti al giudice Alberto Buriani

Antonio Fabbri

Quattro distinte versioni del registro antiriciclaggio presentato all’Aif, dati falsi, schede-cliente con informazioni alterate, date non congruenti e firme evidentemente apocrife.

Sette le schede contestate come alterate al commercialista – che oggi si è cancellato dall’ordine – Giorgio Giordani, 59enne, che ieri mattina è comparso davanti al giudice Alberto Buriani, assistito dai suoi avvocati, Luca Della Balda e Alessandro Petrillo.

In via preliminare i legali hanno contestato l’intervenuta prescrizione processuale e l’indeterminatezza del capo di imputazione. Eccezioni contestate dal Procurtore del fisco, Roberto Cesarini. Il giudice Buriani ha dal canto suo rilevato come la prescrizione processuale non fosse intervenuta perché sospesa da una richiesta di assistenza giudiziaria, una rogatoria; quanto al capo di imputazione il giudice lo ha ritenuto sufficientemente determinato, considerato che i fatti sono compiutamente descritti. 

Si è quindi proceduto con la fase dibattimentale nella quale è stato ascoltato l’allora Direttore dell’Aif, oggi funzionario dell’Agenzia di informazione finanziaria, Nicola Veronesi. Ricostruita la verifica che Aif aveva dapprima compiuto nei confronti di tutti i professionisti e poi le verifiche più specifiche nei confronti dei cosiddetti professionisti di affari. Tra questi l’imputato, Giorgio Giordani, nei confronti del quale l’Aif rilevò sia violazioni amministrative, ma anche irregolarità di ordine penale che segnalò all’autorità giudiziaria. Di qui è scaturita l’indagine, prima, e poi il rinvio a giudizio per la violazione degli obblighi legati alla tenuta dei registri antiriciclaggio.

Ascoltato anche l’imputato, Giorgio Giordani, che ha sostenuto che i documenti non corretti fossero delle “malacopie” ed ha affermato: “Posso aver commesso errori per la mia impreparazione in materia di antiriciclaggio, ma di certo senza alcun dolo o intento mistificatorio”. Il giudice Buriani ha aggiornato l’udienza al 13 giugno. Nel frattempo saranno acquisiti ulteriori documenti e in quella data si procederà alle conclusioni.

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