Consiglio Grande e Generale (4-7 giugno), seduta odierna pomeridiana

Consiglio Grande e Generale (4-7 giugno), seduta odierna pomeridiana

COMUNICATO STAMPA 

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 4- 7 GIUGNO 

– GIOVEDI’ 6 GIUGNO- Seduta del pomeriggio

            Nel pomeriggio i lavori consiliari ripartono dal comma 5, “Ratifica decreti delegati”, aperto ieri notte, in particolare dall’esame dell’articolato del decreto n.44 “Modalità di accesso al fondo a sostegno delle iniziative e progetti pubblico-privati”, fondo previsto dalla Finanziaria dello scorso dicembre. Il decreto, presentato dal Segretario di Stato per l’Industria, Andrea Zafferani, definisce le regole di accesso e le iniziative e i progetti finanziabili, istituisce il Comitato per i progetti di sviluppo, chiamato a decidere sui progetti da finanziare. Il decreto viene ratificato con 26 voti a favore e 18 contrari.             Segue poi il dibattito sul Decreto n. 86 “Norme sulla tecnologia blockchain per le imprese”, avviato nella scorsa sessione consiliare ma non portato a conclusione. Il decreto è quindi stato riemesso in forma integrata da alcuni emendamenti già presentati, tra cui quello che prevede l’introduzione di una struttura di controllo interna. Il dibattito odierno riprende in sostanza le motivazioni pro e contro sul provvedimento già sollevate nel precedente dibattito da maggioranza e minoranza. Nel mirino dei consiglieri di opposizione torna San Marino Innovation, la sua natura privatistica e il suo potere di “bypassare” la vigilanza di Banca centrale. Da parte della maggioranza e del Segretario Zafferani le critiche non hanno ragione di essere, dato che anche l’orientamento europeo della Bce non considera i “token” strumenti finanziari, quindi materia non di competenza delle banche centrali. Il decreto è infine ratificato con 26 voti a favore e 17 contrari. .   Segue poi la ratifica del decreto n. 60, Modalità di copertura definitiva e temporanea delle posizioni previste dal fabbisogno di Poste San Marino S.p.A.”, presentato dal Segretario di Stato per gli Affari interni, Guerrino Zanotti, con 25 voti a favore e 7 contrari.  Si torna a parlare di imprese, con il dibattito sul decreto n. 73 “Norme per le imprese ad alto contenuto tecnologico” su cui si interrompe la seduta. L’esame dell’articolato del decreto riprenderà in seduta notturna.

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

 Comma n.5 Ratifica decreti delegati

Decreto n. 86 “Norme sulla tecnologia blockchain per le imprese”/ Ratificato con 26 voti a favore e 17 contrari. Andrea Zafferani, Sds Industria Nell’ultima sessione consiliare abbiamo discusso del decreto in modo approfondito, ma non siamo riusciti a concluderne l’esame. I contenuti sono stati sviscerati in sessione precedente. Il decreto è stato riemesso con piccole integrazioni avvenute per emendamento: sulla struttura di controllo interna per San Marino Innovation per compiere controlli incrociati, abbiamo poi confermato la tesi che i token di utilizzo e investimento non fossero strumenti finanziari, come da orientamento della Bce, e se questo cambierà, cambieremo anche noi approccio per essere integrati. Elena Tonnini, Rete E’ seconda volta che ci troviamo a discutere del decreto blockchain. Dal nostro punto di vista lo strumento è molto interessante per le sue potenzialità nelle transazioni, a livello documentale nella Pa, per aiutare le Pmi… su questo rappresenta un elemento innovativo per il nostro Stato, da affrontare in presenza di una collaborazione anche con il nostro primo interlocutore economico, l’Italia. Il problema è che gli strumenti sono positivi a seconda dell’obiettivo da raggiungere e di come li si utilizza. Qui si parla di token di investimento, quindi di titolo di debito, elementi che dovrebbero essere sottoposti alla vigilanza di Bcsm. Il Decreto è stato riemesso senza contenere valutazioni di questo tipo. Non credo bastino due righe per inserire strutture di controllo in San Marino Innovation. Il nostro emendamento, che prevedeva la collaborazione con Bcsm, non è stato recepito e lo abbiamo ritirato. E’ stata inserita poi Aif, che tratta di riciclaggio, ma state dicendo che se qualcuno se ne accorge di certi fenomeni, su segnalazione, l’Aif può intervenire a danno fatto. Appunto intanto il danno è fatto. E chi interviene in caso di truffe finanziarie? Dovrebbero farlo Bcsm e la sua vigilanza ma le avete estromesse. Si bypassano quindi le regole di trasparenza del sistema finanziario e di tutela del pubblico, per esempio rispetto le assunzioni di San Marino innovation che è ente privato. Come Confuorti ha lavorato in piena libertà, qui lo farà chi guida San Marino innovation. Gli elementi sentinella li conosciamo ormai, su come certi poteri si espandono nelle istituzioni o enti. Possiamo invece scegliere se inserire opportunità di tutela per investitori, per evitare nuove opportunità di crescita a un potere che ancora esiste in territorio e che rischia di trovare occasione di rinnovarsi nelle maglie del trust e di un istituto cui conferite poteri che non potrebbe avere per statuto. Pensiamoci bene a questo decreto e inseriamo tutte le tutele e gli elementi per prevenire questo tipo di infiltrazioni nel Paese. Siamo ancora in tempo per farlo e mi auguro l’Aula ci dia l’opportunità per farlo. Matteo Ciacci, C10 Questo decreto è una importante opportunità per la Repubblica di San Marino, sono state definite le norme per la tecnologia blockchain che ci hanno consentito ottima visibilità, al momento anche in territorio italiano, e attenzione a un settore strategico per la nostra economia. Le premesse sono positive, vediamo in questo progetto una strategia e una capacità di confrontarsi con gli organi che possono introdurre tutta una serie di presidi per evitare tutti i rischi elencati dal consigliere Tonnini. Si dice che Bcsm non sia stata coinvolta…rispetto all’idea di una blockchain e di una sua adozione quale asse per San Marino Innnovation, non c’è dubbio che approfondimenti corposi sono stati fatti con Banca centrale e che su questo c’è dialogo con l’Italia. Il gruppo lavoro di Bcsm su blockchain è composto dal membro del consiglio direttivo nominato da C10 e anche dal membro nominato dall’opposizione, credo si conosca bene quale sia stata la ratio. Ho sentito che questo decreto aprirebbe le maglie a esagerati vantaggi per potenziali investitori che hanno intenzione di acquistaere una banca in commissariamento: siamo sulla strada sbagliata. Se quell’invesitento mai arriverà, verrà valutato dall’autorità di vigilanza e da questa sarà verificata la provenienza dei fondi.  No quindi alla strumentalzzazione, al continuare a dire che per la normativa blockchain non è stata coinvolta Bcsm, che può lasciar spazio a possibilità di riciclaggio e a investimenti poco chiari, Aif ha scritto il suo intervento con il Segretario Zafferani e San Marino innovation. Non mi sembra ci sia un legame tra questo decreto e la  contingenza bancaria in atto, vi ho detto quali possono essere i passaggi. Alessandro Mancini, Ps Quali autorità si attivano se si mettono evidenza sospetti di riciclaggio nella blockchain? In questo decreto non si sono messi i presidi di sicurezza di Aif e Bcsm. Le criticità su questo decreto sono confinate in questo ambito: non ci sono organi di vigilanza preposti a fare le dovute verifiche. Questo ci preoccupa, non la blockchain in sé. Roberto Ciavatta, Rete Blockchain è una opportunità e lo sono non solo i token, ma anche le criptovalute sono opportunità da vagliare. Stiamo affrontando questa opportunità con il dilettantismo solito. Siccome c’è così tanta concorrenza, avremmo dovuto fare un ragionamento su che tipo di spazio e attrattività possa avere San Marino. Credo la Repubblica non possa pensare di poter competere con i colossi con iniziative di tipo privato. Si sarebbe forse dovuto ragionare allora di una piattaforma blockchain con criptovalute di Stato, con la vigilanza e l’autorizzazione di enti preposti- tra l’altro il Segretario Zafferani ci lavorava, dovrebbe conoscerli- e in rapporto stretto con il nostro Stato vicino perché non sospetti che si voglia tornare agli anni ’90, e ancora, evitando di fare un super capitano con poteri infiniti. Mi piacerebbe che Bcsm prendesse le distanze, non è vero che c’è stata collaborazione, come pure sapete bene che questo decreto non è mai passato nel Cda farlocco di San Marino Innovation, tanto decide tutto ‘lui’. Questo è un modo sbagliato per operare, soprattutto in questo settore. Cosa penserà il Greco di una struttura fuori controllo pubblicoche sanziona, vigila, stabilisce limiti. Noi abbiamo un uomo solo al comando. Non è che si è contro a prescindere. Siamo assolutamente a favore della sperimentazione della blockchain, la sperimentazione ‘di Stato’ sarebbe utilissima. Iro Belluzzi, Psd Il percorso blockchain potrebbe essere positivo ma potrebbe naufragare perché mal interpretato. Si devono introdurre possibili elementi di vantaggio per investimenti, senza che si crei nocumento alla Repubblica. Qui abbiamo una società privata con capitale interamente gestito dall’Ecc.ma Camera, forse c’è la fretta e il voler dimostare qualche elemento a qualche amico di cui vi siete contornati, per cui occorre ratificare velocemente il decreto. Sarebbe stato meglio, una volta decaduto, affrontare quei temi sollevati nella precedente sessione consiliare, invece si vuole andare avanti a testa bassa, senza la volontà di confrontarsi con nessuno, con presunzione. Pierluigi Zanotti, Rf Cito quanto detto da Draghi, presidente della Bce: i token di investimento non sono considerati strumenti finanziari, idem per Esma. Che si sia aperto un tavolo per esaminarli è un conto, ma non è materia considerata di pertinenza della banche centrali. Qui non è Sergio Mottola ad essere ‘blockchain’, c’è un comitato scientifico trasversale, nella preparazione della normativa ha partecipato anche un membro di Bcsm. Non capisco questa avversione dei principi e non nel merito. Si è anche detto: e l’antiriciclaggio? Se uno trasferisce una grossa cifra di denaro c’è già controllo nelle banche, e allora di cosa stiamo parlando? Giovanna Cecchetti, gruppo misto Nessuna contrarietà alla blockchain, ma c’è grande preoccupazione che determinati interessi e potenti rientrino dalla finestra. Importante è discutere quali tutele mettere in una nuova normativa, per evitare che se ci fosse chi volesse usare lo strumento in maniera impropria, ci siano  diverse tutele da mettere in atto. Andrea Zafferani, Sds Industria, replica Il dibattito è stato simile a quello dell’altra volta, mi spiace se mi ripeterò, sono sempre le solite osservazioni un po’ eccessive. La normativa serve a evitare, non a favorire, progetti di basso profilo, proprio perché si norma e si prevedono parametri di accesso e istituti di controllo. Mi sorprende un po’ che questo non sia ancora stato capito. Secondo punto: parlate di un uomo solo al comando…noto una certa attenzione su San Marino Innovation che stranamente non vedo in altre realtà che hanno pure poteri di regolamentazione e sanzione, per esempio su Tlc, l’ente dell’aviazione civile, l’ufficio bretvetti etc. Capisco l’antipatia perché ci lavorano due consiglieri di maggiornza, ma non è una realtà diversa da altri campi, anche in ambito pubblico, con poteri forti nei loro specifici settori. Abbiamo inserito il concetto della stratificazione dei controlli interni in Smi, non è proprio l’emendamento di Rete, ma lo riteniamo corretto. San Marino innovation aprirà rapporti con realtà esterne con specifici protocolli di intesa che non è detto che non producano un sistema di controllo meno efficace di chi ha una struttura di controllo interna. I meccanismi e le strutture di controllo sono diverse in Repubblica per realtà diverse. Vi invito a guardare la pagina dedicata al progetto blockchain per vedere le imprese che hanno collaborato per l’avvio della normativa e che parteciperanno. Nomi dal calibro di Oracle, Cisco, Bmw, Cerber, Price Waterhouse Cooper: tutt’altro che imprese improvvisate e garibaldine. E sono pronte ad operare all’interno della Repubblica di San Marino. Poi se volete continuare a parlare di Confuorti, fatelo pure. Il ruolo di Bcsm: se una società qualunque in Repubblica, vuole patrimonializzarsi emettendo azioni, Bcsm non ha alcun ruolo, perché è un’operazione di patrimonializzazione e non finanziaria. Non capisco perhcè se un’azienda vuole emettere asset digitali, non debba essere la stessa cosa. Siamo facendo qualcosa di serio, non di ‘abusivo’, l’Italia è consapevole di quello che stiamo, facendo anzi c’è collaborazione, non volontà di fare le cose alle spalle dell’Italia.

Decreto n. 73. Norme per le imprese ad alto contenuto tecnologico/ in fase di esame dell’articolato Andrea Zafferani, Sds Industria Anche questa è la riemanazione del decreto di cui non avevamo terminato la ratifica nelle precedenti sessioni, anche qua ci sono integrazioni. E’ un decreto di base per l’attrazione dell’innovazione tecnologica a San Marino, è un pavimento su cui tutte le imprese innovative si possono appoggiare e su cui andremo a intervenire con normative specifiche, come quella precedente sulla blockchain.  Il decreto contiene norme per favorire l’insediamento delle imprese tecnologiche, si è partiti dall’esperienza precedente che aveva creato un regime per le start up, un regime estremaemnte favorevole per i primi 5 anni, poi si passava a regime ordinari. Ma si è visto che le imprese non riuscivano a passare da un regime assolutamete incentivante a quello ordinario, quindi si è previsto passaggio a tre regimi differenziati, un processo più graduale. Mi auguro questa normativa aiuti a favorire l’avvio di imprese tecnologiche innovative, ma anche l’insediamento di grandi imprese già rinomate che vogliano sviuppare attività particolari a San Marino, anche in partnership. San Marino si sta proponento come partner istituzionale per le imprese innovative, per il momento i feedback sono assolutamente positivi. Gian Matteo Zeppa, Rete Prima con l’incubatore di impresa si puntava alla nascita delle Pmi. Il problema è quando si accentra il potere decisionale ed esecutivo in un unico soggetto, come per San Marino Innovation, qui è stata snaturata l’idea dell’incubatore di impresa. Si è arrivati in due anni e mezzo a 400 decreti e questo che andiamo a discutere, dopo il ritiro e il copia incolla per un nuovo decreto, non ha una base di confronto. Ci ritroviamo, nonostante sia un decreto delegato richiamato da una legge primaria, ci troviamo di fatto ad un’altra legge che non ne ha la valenza. A me preoccupa questo forte accentramento verso l’ente a partecipazione statale, a me spaventa per la vastità di operatività che questo governo ha fatto male a dare a San Marino Innovation. Andrea Zafferani, Sds Industria replica Si introducono parametri predeterminati in via generale e astratta per definire l’innovatività, ma è comprensibile che sia necessario un valutatore per questo, le definizioni generali vanno tradotte in pratica in un progetto, la discrezionalità su questo aspetto è inevitabile. Ci sono regolamenti che predeterminano procedure e realtà senza conflitti di interesse. I regolamenti sono già a disposizione, sicuramente sono sul sito di San Marino Innovation, a disposizione di tutti e per le imprese che fanno richieste di certificazione.

Repubblica di San Marino, 6 giugno 2019/01

 

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