Banca Cis, i compratori si fanno avanti. “Pronti a ricapitalizzare ed assumere “

Banca Cis, i compratori si fanno avanti. “Pronti a ricapitalizzare ed assumere “

L’informazione di San Marino

Banca Cis , i compratori si fanno avanti. “Pronti a ricapitalizzare ed assumere “

L’interesse all’acquisto da parte del gruppo francese per BancaCis è stato avanzato da maggio. Al momento ancora Banca Centrale non ha dato risposte circa i requisiti dell’acquirente. Anzi, a quanto pare, Via del Voltone avrebbe mostrato un certo risentimento quando ieri mattina è stato lo stesso gruppo che si propone per acquistare la banca a comunicare pubblicamente la propria manifestazione di interesse.

Il comunicato relativo all’acquirente Lunalogic In un comunicato diramato da MediaRomagna, si legge: “Importanti spiragli finanziari si prospettano a San Marino. In queste ore si sta concretizzando, infatti, l’offerta della società francese Lunalogic, importate gruppo francese con sede a Parigi per il salvataggio e quindi il rilancio della BancaCis di San Marino. L’istituto di credito BancaCis è in amministrazione straordinaria, a causa di passività e crisi di liquidità, con crescente preoccupazione per la sua tenuta economico-finanziaria a breve termine.

Il rischio è quindi la concreta possibilità che si verifichi una grave crisi di sfiducia da parte dei risparmiatori del sistema bancario sammarinese, non già ai massimi livelli, con ulteriore conseguenza quella della necessità dell’intervento statale per il risanamento debitorio. Le ricadute sarebbero anche occupazionali visto che, se l’istituto bancario dovesse fallire, gli 80 dipendenti oggi presenti verrebbero lasciati casa, mentre nel piano industriale di Lunalogic è previsto il mantenimento dell’attuale forza lavoro e l’assunzione di ulteriori 15 unità nei prossimi due anni. Nello specifico dell’offerta presentata, l’azienda francese è specializzata in gestione di grandi capitali quali Wealth Management e Private Banking con una particolare vocazione per l’innovazione e la digitalizzazione dei sistemi finanziari. Inoltre Lunalogic punta gran parte del suo core business sullo sviluppo e sull’innovazione. A partire, visto che è un gruppo al femminile, dalla propria strutturazione interna. Lunalogic, realtà aziendale guidata da Fadila Palmer, è alto membro di Finance Innovation creato dal Ministero del Tesoro francese per innovare il sistema finanziario francese. Lunalogic ha già presentato un piano industriale dettagliato alla Banca Centrale di San Marino.

Martedì 25 giugno si dovrebbe tenere un primo incontro fra gli acquirenti e Banca Centrale per analizzare l’offerta e comprendere la strategia e la formulazione dell’offerta d’acquisto. Lunalogic è stata attratta dalla particolare organizzazione e dalle particolari dimensioni di BancaCis. Una banca in Europa di dimensioni contenute e quindi, in sintonia con la filosofia aziendale Transalpina, facilmente innovabile in uno dei contesti territoriali regionali, quello dell’Emilia Romagna, tra i più ricchi ed evoluti d’Europa”. Fin qui il comunicato diramato ieri mattina.

Attese le verifiche di Bcsm Sulla manifestazione di interesse all’acquisto arrivano dunque conferme, considerato che il gruppo francese sarebbe pronto ad acquisire l’istituto, a coprire la perdita registrata e a rilanciare la banca. Compito di Banca Centrale, dunque, dovrebbe essere quello di vagliare dal punto di vista tecnico l’affidabilità del compratore, delle risorse impiegate, delle coperture. La cessione della banca, poste le debite premesse di conformità dell’offerta e dei compratori oltre che del progetto industriale, sarebbe la soluzione maggiormente auspicabile, al di là del fatto che la legge “salvabanche” approvata di recente offra anche altre possibilità. Infatti la cessione della banca ai nuovi soggetti non avrebbe alcun impatto economico per lo Stato e salvaguarderebbe l’occupazione. Inoltre lo Stato ne avrebbe un ritorno in termini di immagine in quanto per la prima volta si risolverebbe una crisi bancaria con investitori europei di alto livello del settore finanziario. Se così non dovesse essere, anche la creazione dell’“ente ponte” farebbe ricadere – come è stato rilevato anche in Consiglio – una parte delle sofferenze sullo Stato oltre a non garantire tutti i dipendenti. Per non parlare della extrema ratio della liquidazione coatta che, visto l’obiettivo di tutelare i correntisti, ricadrebbe in maniera ancor più pesante sulle casse pubbliche.

Il freno di Via del Voltone A questo punto, vista la manifestazione di interesse degli acquirenti, si attende che Banca Centrale si pronunci sugli aspetti di natura tecnica che le competono. Questo anche se Via del Voltone, che non conferma l’incontro fissato per oggi, parla alla Tv di Stato di “informazioni che non hanno valore, di notizie ‘inconsuete’, in quanto riferite a trattative riservate”. Non si comprende quale ruolo abbia Bcsm nella trattativa, considerato che tendenziamente dovrebbe semmai pronunciarsi sui requisiti tecnici dell’offerta e dei compratori, se, insomma, i requisiti ci sono oppure no. Così se Bcsm farà la sua parte tecnica, poi spetterà alla politica fornire il proprio indirizzo nell’interesse generale del Paese e valutare se siano necessari interventi normativi per concretizzare la cessione.

Decisioni a breve Certo è che, mentre le forze politiche tacciono e da Via del Voltone giungono posizioni di straforo, le decisioni arriveranno a breve, dato che la scadenza del 21 luglio, termine ultimo del blocco dei pagamenti, non è così lontana. Probabilmente, dunque, questa sarà una settimana decisiva. Dal canto suo anche il Congresso di Stato attende che Banca Centrale, per quanto di competenza, si pronunci sulla proposta avanzata già a maggio. “La proposta – conferma il Segretario di Stato alle Finanze, Eva Guidi – è al vaglio dell’Autorità di Vigilanza secondo quanto previsto dalla legge e dalle procedure di prassi. Anche il Governo è in attesa di avere riscontro in merito”, afferma il Segretario di Stato alle Finanze. 

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