“Presto saranno sbloccati i depositi fino a 100.000 euro”

“Presto saranno sbloccati i depositi fino a 100.000 euro”

L’informazione di San Marino

“Presto saranno sbloccati i depositi fino a 100.000 euro”

Zanotti, “Di fronte a una situazione drammatica c’è stata una efficace risposta di sistema”

“Molto presto fino a 100.000 ogni correntista di Banca Cis potrà ritirare presso la banca cui è stato assegnato, l’intera sua disponibilità. Per chi ha somme più importanti o per i creditori ci sarà una serie di dilazioni in base all’entità della somma. Invece la disponibilità dei titoli è immediata”. Sono le parole con cui il commissario straordinario dell’istituto di credito, Sido Bonfatti ha confermato lo sblocco dei depositi dei correntisti di Banca Cis durante la conferenza stampa con il Segretario di Stato alle Finanze Eva Guidi, il Segretario di Stato agli Interni Guerrino Zanotti, il Segretario di Stato alla previdenza Franco Santi, la presidente di Banca Centrale, Catia Tomasetti, e il vicepresidente di Banca Centrale, Giuseppe Ucci.

 “Sono stati portati avanti i lavori in modo condiviso in un clima di trasparenza e condivisione, tra maggioranza, opposizione, i gestori dei Fondi Pensione e i sindacati. Quando si è capito che non si concretizzava la possibilità dell’acquisto, si è andati avanti per la strada della risoluzione” ha esordito il Segretario Guidi, mentre la Tomasetti si è congratulata per il “lavoro di squadra” portato avanti da tutti gli attori coinvolti nei febbrili lavori dei giorni scorsi. Bonfatti ha così riassunto la situazione di Banca Cis: “La banca aveva due problematiche soprattutto: uno di equilibrio di patrimonio perché ha più debiti che crediti, e uno di liquidità, perché quando un’impresa è in difficoltà a un certo punto non è più in grado di adempiere alle proprie obbligazioni. Con gli interventi messi in atto questi due problemi sono stati risolti: il primo perché lo sbilancio patrimoniale negativo viene tolto e collocato nella nuova società. In questo modo la banca si ritrova in una situazione di equilibrio patrimoniale. Dal punto di vista della liquidità il problema viene risolto perché le altre 3 banche sammarinesi si accollano, fino a 100.000 €, i depositi che Cis ha dovuto tenere bloccati per 6 mesi”.

“Tutte queste attività si sono svolte nell’ambito di un quadro normativo nuovo – ha spiegato il vicedirettore di Banca Centrale Ucci -. La Legge Bancaria di San Marino del 2005 in caso di crisi bancaria prevedeva solo 2 statuti: l’amministrazione straordinaria e la liquidazione coatta amministrativa. In giugno è stata quindi emanata una nuova legge che prevede un istituto nuovo, che è la risoluzione delle banche, che vuole fortemente attenuare gli effetti negativi della Lca”.

In merito al futuro di Banca Cis ha spiegato Bonfatti: “Per Cis si aprono due prospettive: o la banca si ri organizza o cambia attività, che potrebbe essere quella di gestire i crediti deteriorati di tutto il sistema bancario sammarinese. Banca Cis così diventerebbe pubblica; sarebbe la situazione ottimale perché consentirebbe di non svendere titoli che saranno sì problematici, ma di cui ci si aspetta comunque una certa percentuale di riscossione”.

Dai rappresentanti del Governo soddisfazione per il lavoro fatto anche se, sottolinea il Segretario Santi, “il percorso è appena iniziato ma deve continuare, e non dovrà limitarsi solo alla soluzione della crisi di Banca Cis, ma dovrà allargare il suo sguardo a tutto il sistema bancario e finanziario di San Marino. La riforma del sistema bancario è strettamente legata a tutte le riforme strutturali di cui  il paese ha bisogno, tra cui quella del settore previdenziale, uno degli elementi di criticità che dovremo affrontare tutti insieme”.

Il Segretario Zanotti pone l’accento sul segnale  di fiducia per i risparmiatori e per il Paese: “E’ importante sottolineare che di fronte a una situazione drammatica

 le cui cause non vanno ricercate nell’attività politica degli ultimi due anni e mezzo, anche se veniamo accusati di ogni male del mondo, c’è stata una risposta di sistema, una risposta efficace che ha portato al risultato odierno, escludendo per esempio nella maniera più assoluta il bail-in, cosa che questo governo non ha mai voluto. Resta comunque un impegno che il Governo si è assunto per i prossimi anni, e che certamente dovranno rispettare anche i governi futuri”. Anche da Zanotti soddisfazione per il lavoro corale che è stato fatto in collaborazione tra Banca Centrale, politica, forze sociali e istituti bancari, che hanno accettato di collaborare per la risoluzione della crisi di Banca Cis.

Per quanto riguarda lo sblocco dei pagamenti Bonfatti sottolinea che occorreranno dei tempi tecnici, che potranno essere al massimo una decina di giorni, assicurando che si lavorerà questa e la prossima settimana per accelerare al massimo le procedure. Sull’argomento interviene anche Zanotti: “Ovviamente confermiamo che ci sarà uno sblocco dei pagamenti, e ognuno potrà ritirare i propri soldi integralmente, almeno fino a 100.000 euro, ma noi speriamo che i risparmiatori comunque decidano di non ritirare i loro soldi dal sistema bancario sammarinese, che ha dimostrato di essere in difficoltà ma anche di essere capace di dare una risposta”.

In merito alla proposta di acquisto di Banca Cis da parte di Stratos, collegata al gruppo Lunalogic, e rifiutata senza esaurienti spiegazioni, la Presidente di Banca Centrale Tomasetti ha spiegato che “il tema rientra nelle autonomie della vigilanza, “ed è anche coperto da riservatezza, ma voglio chiarire alcuni principi: nel momento in cui si palesa un compratore va fatta una valutazione di medio-lungo periodo. Chi valuta un compratore deve contemperare il fatto che da un lato apparentemente risolve un problema del breve periodo, perché ‘lo passa’ nelle mani di un altro, ma se non si ponderano il piano industriale e il tipo di garanzie che il compratore propone, e questa valutazione non è positiva il rischio che si pone è di risolvere il problema salvo trovarsi l’anno dopo con un problema aggravato”. “Quando viene formulata un’istanza da parte di un soggetto che vuole acquistare una banca – aggiunge il vicedirettore Ucci – sono circa 30 i requisiti richiesti che devono essere rispettati, non solamente uno. Il valutatore inoltre deve avere la certezza che la soluzione tuteli i risparmiatori e i dipendenti”.

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