Telecomunicazioni, giallo su un post su facebook

Telecomunicazioni, giallo su un post su facebook

L’informazione di San Marino

Telecomunicazioni, giallo su un post su facebook prima pubblicato e poi rimosso: “Era una incomprensione”, ma intanto in una parte della maggioranza si innesca una certa agitazione

Che la questione telecomunicazioni sia stata al centro anche di polemiche e interpellanze è fatto noto. Che in passato, in particolare nel 2005, abbia già sollevato qualche problema, è ormai cronaca, anche giudiziaria. Che se ne torni a parlare in questa calda estate è inevitabile se un avvocato sammarinese pubblica un post di fuoco nel quale scrive: “Per l’ennesima volta sono stato professionalmente danneggiato dalla politica, o meglio, dai politici sammarinesi. Sono e continuerò ad essere un libero pensatore, non ho tessere di partito, non porto borse e non lecco il culo a nessuno.
Critico chiunque ritengo faccia cose sbagliate (che sia al governo o all’opposizione) e mi complimento con chi fa o propone cose che ritengo valide. Ebbene, oggi mi è stato comunicato che una importante multinazionale cinese, per la quale da oltre un anno stavo lavorando come notaio alla costituzione della sua partecipata sammarinese (ero in attesa solo della data per la firma dell’atto già pronto) le è stato imposto o comunque suggerito di rivolgersi ad altro professionista (ovviamente aderente ad uno dei partiti di governo)…” Poi continua ritenendo di essere stato “scippato” dei clienti già acquisiti. Il riferimento alla multinazionale cinese fa comprendere a molti che si stia parlando di Tlc, anche se non espressamente citate.
Qualche ora dopo il post in questione sparisce e viene sostituito con un nuovo post di scuse: “C’è stato un misunderstanding. Scusate, mi sono sbagliato”.
Il tempo che il post è stato pubblicato, però, è stato sufficiente perché venisse visto da tutti e generasse, oltre a commenti non certo lusinghieri verso la maggioranza da parte degli avventori del social tra cui qualche collega del professionista, anche una certa agitazione in maggioranza dove l’operazione Tlc e l’accordo coi cinesi, che pare stare particolarmente a cuore a una parte di Ssd e a una parte di C10, non riscontrerebbe una univocità di vedute soprattutto negli ultimi passaggi, sui quali però, forse per convenienza politica, sembra essersi assopita anche l’opposizione che pure nei mesi scorsi degli interventi li aveva fatti, forse sbagliando bersaglio.
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