San Marino Rimborso perdite finanziarie su investimenti privati. Gruppo di cittadini perplesso

San Marino Rimborso perdite finanziarie su investimenti privati. Gruppo di cittadini perplesso

San Marino primo stato al mondo che rimborsa le perdite finanziarie su investimenti privati

Perplessità di un gruppo di cittadini sulle intese per il ristoro al gruppo di famiglie che hanno perso i propri soldi nel “caso Smi”

Riceviamo e pubblichiamo: Siamo stati molto colpiti da un articolo comparso sul mensile “Sorpresa” di giugno 2019 titolato “vogliamo i nostri soldi, i risparmi di una vita”, firmato dal Comitato Risparmiatori SMI. Siamo solidali con le 40 famiglie che da circa sette anni si battono per riprendersi i 6,2 milioni di euro che spettano loro e crediamo fermamente che ognuno abbia il diritto di tute- larsi per vie legali quando vede lesi i propri diritti. Come non difendere infatti i “risparmiatori” che persino un articolo, il 47 della Costituzione Italiana (che ogni tanto ci fa comodo citare), tutela?

Abbiamo letto che il “Comitato Risparmiatori SMI” è stato ricevuto il 6 agosto da una rappresentanza di consiglieri di tutte le compagini politiche (ultimamente la condivisione produce frutti copiosi…) e tutti quanti, ma proprio tutti, hanno promesso che provvederanno a creare un apposito capitolo di spesa da introdurre nella prossima manovra di assestamento del Bilancio dello Stato per rimborsare agli sfortunati il maltolto

Vorremmo però precisare che la denominazione “Comitato Risparmiatori SMI” non è appropriata in quanto il risparmiatore è quella persona che abitualmente limita i consumi e le spese o anche il cliente di una banca che ha in deposito piccole somme di denaro. Insomma un soggetto “oculato, sobrio e prudente” e non uno che nella migliore delle ipotesi si fa infinocchiare dal Conte Pasquini solo perché persona degna di fiducia! Ci parrebbe più appropriato, quindi, rinominare il Comitato con “Comitato Investitori SMI”. L’art. 5 della LISF comma 2 dice che a San Marino la raccolta del risparmio è riservata alle banche e a Poste San Marino SpA: dunque la SMI non poteva raccogliere i risparmi di nessuno. Chi ha scelto di investire i propri soldi in SMI, lo ha fatto per raccogliere interessi più alti rispetto a quelli proposti dalle banche.

Sarebbe interessante capire con quali risorse finanziarie la Collettività dovrebbe far fronte a questo ennesimo “salvataggio” (forse un’altra patrimoniale?). Non si fa che ripetere, da anni ormai, che non ci sono più soldi e che non è possibile compiere interventi per la modernizzazione del Paese – quindi a beneficio esclusivo della Collettività – e poi dovremmo assistere all’ennesimo tentativo di sostegno finanziario per riparare danni che, per quanto spiacevoli, sono imputabili a singoli faccendieri.

La storia recente ci ha insegnato quanto sia fallimentare la politica della socializzazione delle perdite e della privatizzazione dei profitti, che le forze politiche di San Marino, tutte quante, sembrano ignorare. A meno che non si intenda riconoscere agli sfortunati uno “stato di estrema necessità”  cioè di indigenza. Nel qual caso tutti i soggetti che hanno investito dovrebbero – come minimo – certificare le loro condizioni finanziarie e patrimoniali. Quanto ancora bisognerà infierire su questo Paese prima che la gente alzi la testa e se ne riappropri con sano patriottismo, smettendo di delegare la gestione a rappresentanti inadeguati (tutti) e a mercenari esterni che fino ad ora tutto hanno fatto tranne il bene della Collettività?

Per ora consoliamoci perché da settembre tutti i cittadini potranno richiedere indennizzo allo Stato per investimenti finanziari che sono andati male, tutti e non solo quelli relativi a SMI, visto il riferimento che anche il “Comitato Investitori SMI” fa all’art. 4 della Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini. Ma qui si continua ad ignorare che l’aumento del debito pubblico ricade sulla testa di tutti! Sir Winston Churcill diceva: “chi non è di sinistra da giovane è senza cuore, ma chi non è di destra da vecchio è senza cervello”.

Un gruppo di Cittadini Elettori risparmiatori  

 

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