San Marino. Prescrizioni processuali, Rossano Fabbri solleva il problema

San Marino. Prescrizioni processuali, Rossano Fabbri solleva il problema

“Esecuzione anche se reato prescritto” Il legale ricorre in terza istanza 

L’avvocato Rossano Fabbri solleva il problema delle numerose prescrizioni processuali

Antonio Fabbri

Il caso è abbastanza articolato ed è stato portato davanti al Giudice di Terza Istanza, Michele Sesta, dall’avvocato Rossano Fabbri. In sostanza il legale chiede che venga annullata l’esecuzione nei confronti del suo assistito, Manlio Travaglini, perché nei suoi confronti il caso è prescritto. Ma perché la vicenda è complicata? Perché ancora, nonostante i vari ricorsi, non si è giunti ad una declaratoria di prescrizione.

In primo grado il legale aveva chiesto la prescrizione processuale, cioè l’infruttuosa decorrenza dei termini di indagine. L’istanza era stata rigettate e per l’emissione di fatture false l’uomo, che era titolare della “informatca.sm” era stato condannato a 9 mesi, a una multa e al risarcimento verso la parte civile, lo Stato, per 139mila euro. La sentenza era stata appellata. Il legale aveva chiesto di nuovo la prescrizione processuale e anche la prescrizione sostanziale nel frattempo intervenuta. Anche la Procura fiscale aveva sollevato la prescrizione sostanziale del reato. Il Giudice delle Appellazioni aveva però dichiarato inammissibile l’appello e, quindi, non essendo entrati nel merito, non la prescrizione non poteva essere dichiarata.

Il legale ha fatto ricorso al Giudice per i rimedi straordinari, Vitaliano Esposito, che in un punto, quello relativo alla prescrizione processuale, ha rivisto la decisione del Giudice di appello, sostenendo che per quel capo l’impugnazione era ammissibile, ma non ha deciso e non ha dichiarato la prescrizione. Decisione che oggi l’avvocato Rossano Fabbri chiede dunque al Giudice di Terza Istanza.

“Non è questione di poco conto, ma riguarda i diritti dell’intero sistema penale sammarinese”, ha detto l’avvocato Fabbri. Ed ha sollevato anche la questione delle prescrizioni processuali. “Non è possibile che casi analoghi vengano trattati in modo diverso. In questo caso la prescrizione processuale non è stata considerata, mentre ci sono decine e decine di processi che venivano e vengono archiviati per decorso del termine di indagine. Si veda un giudice inquirente in particolare: solo a me sono arrivate tra le quaranta e le cinquanta prescrizioni processuali, nonostante le indagini fossero semplici e basate anche su fatti notori. Questo con un danno specifico, ma lo si valuterà in altra sede”, ha detto l’avvocato Fabbri che dunque da un lato contesta la disparità di trattamento, dall’altro il fatto che non sia stata dichiarata la prescrizione e chiede, quindi, l’annullamento del precetto di esecuzione nei confronti del suo assistito. Il procuratore del fisco, Roberto Cesarini, si è opposto e ha chiesto di confermare l’esecuzione. Il giudice Sesta si è riservato di decidere

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