San Marino. L’opposizione a Palazzo per spostare il merito della questione

San Marino. L’opposizione a Palazzo per spostare il merito della questione

Anche l’opposizione sale a Palazzo per spostare il merito della questione

Anche l’opposizione sale dalla Reggenza per spostare il merito della questione. L’evidente intenzione di Rete, Dc, Mdsi, Psd, Ps, Res ed Elego, è quella, peraltro dichiarata, di intralciare la funzionalità di un potere dello Stato. Da un lato, quindi non solo hanno intenzione di indicare chi debba essere nominato, ma pretendono anche di dettare che cosa possa fare o non possa fare un giudice. Così Ciavatta dice a Rtv che “un giudice non può decidere di non portare avanti un processo”. 

Il giudice, però, non ha esattamente deciso di non portare avanti il processo. Ha infatti affermato, questo sì, che dovendo attendere alle supplenze in sede civile e amministrativa, è costretto a rivedere il calendario, rinviando le udienze del Mazzini, processo mastodontico necessariamente da trattare in via esclusiva, a quando chi vuole dichiaratamente mettere le mani sul tribunale si degnerà di procedere alla presa d’atto, considerato l’incomprensibile ostruzionismo di Rete, Dc, Mdsi, Psd, Ps, Res ed Elego su un atto dovuto il cui blocco intralcia l’operatività di un altro potere dello Stato.

Poi esprimono la preoccupazione che il tema possa essere utilizzato in campagna elettorale. E ci mancherebbe che non se ne parlasse in campagna elettorale, quando un procedimento di reclutamento dei giudici che è stato introdotto perché la nomina dei magistrati avvenisse al di fuori dalla politica, si vuole bloccare, manipolare e distorcere a tal punto perché dei partiti – Rete, Dc, Mdsi, Psd, Ps, Res ed Elego – intendono dichiaratamente mettere le mani sul tribunale. E pensare che poco più di due settimane fa il Gruppo Europeo di Stati Contro la Corruzione (Greco) chiedeva conto proprio delle ingerenze della politica sulla giustizia!

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