Sanità malata, ma lasciarla morire non è una soluzione

Sanità malata, ma lasciarla morire non è una soluzione

Sanità malata, ma lasciarla morire non è una soluzione

Domani, giovedì 24 ottobre, Ēlego Vi invita a partecipare alla serata dedicata alla Sanità Sammarinese, che si svolgerà presso il Centro Sociale di Dogana, in Piazza Tini, alle ore 21.00=.

Insieme al Portavoce Francesco Morganti, i medici, nonché Membri dell’Ufficio di Coordinamento di Ēlego, Mauro Alfarano e Diego Ghinelli, unitamente al Dott. Oliviero Soragni, forti della Loro decennale esperienza al servizio dell’Ospedale di Stato, entreranno nel merito dei problemi da affrontare e “racconteranno” la verità sulla sanità del nostro Paese.

Si tratterà, quindi, di una riflessione sullo stato attuale delle cose, con l’obiettivo di elaborare proposte tese alla tutela dei cittadini, al contenimento della spesa e alla erogazione di servizi di qualità.

Le problematiche sono molte e complesse, ne anticipiamo alcune: la sanità del nostro Paese vuole essere gratuita totalmente, tempestiva e di elevata qualità, ma tutte queste cose insieme sembra impossibile ottenerle.

I costi sono divenuti insostenibili. Abbiamo un debito (crescente) di circa 30 milioni di euro con la sanità italiana e non esistono al momento prospettive concrete per invertire questa tendenza.

I pazienti italiani non si possono curare a San Marino mediante la loro mutua e viceversa per cui, al momento, parliamo di un recinto sanitario chiuso. A questo problema si lega, diremmo dolorosamente, quello delle risorse umane: negli ultimi anni sono fuoriusciti dall’ospedale di Stato moltissimi medici (molti di questi sammarinesi), con evidenti ricadute negative sui servizi.

Ēlego, tra le sue priorità, mette la sanità, proponendo un manifesto programmatico semplice, ma fatto di cose concrete e realizzabili, che ci rendano interessanti all’esterno, anche in controtendenza a preconcetti e derive retoriche degne del secolo scorso.

I pilastri da cui partire sono: sburocratizzazione; reperimento delle risorse umane; aprire l’orizzonte delle collaborazioni ed avviare un tavolo di confronto sul ricorso alla sanità privata; sviluppare progetti sulla salute pubblica; potenziare il Comitato Esecutivo, affinchè sia in grado di gestire l’emergenza.

Non c’è più tempo per rimandare o, ancor peggio, distogliere lo sguardo: bisogna affrontare definitivamente e risolvere la questione legata alla salute ed al benessere di ogni cittadino.

Come ripetiamo sempre, il tempo di costruire è arrivato.

Vi aspettiamo al Centro Sociale di Dogana alle ore 21.00=.              

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy