San Marino. Sondaggio, seconda parte

San Marino. Sondaggio, seconda parte

Grado di fiducia nei leader dei partiti. Solo due ottengono la sufficienza

Gradimento sulle alleanze: poco o per nulla gradite quelle tra Dc e Rete, Dc e Libera o tutti e tre assieme. Preferito un governo di unità nazionale

Nella rima parte del sondaggio di ieri si è tratto il rilevamento sulla qualità della vita a San Marino, ritenuta ancora buona o molto buona per il 69,8% del campione intervistato. Valutazione che supera l’89% se si somma come dato positivo anche la sufficienza, seppure gli intervistati ritengano ci sia stato un peggioramento della qualità della vita negli ultimi tre anni. Interessanti, poi le priorità che vengono elencate dai cittadini come temi da trattare dalla amministrazione: al primo posto c’è il tema della sanità e dell’ospedale, prioritario per il 21,2% degli intervistati.

Al secondo posto, con il 20,6%, è molto sentito il problema del debito pubblico; al terzo posto la raccolta e smaltimento dei rifiuti, tema caro al 20% degli intervistati. Solo quarto, tra le priorità indicate, il problema del sistema bancario, con un 17,4%. Pubblichiamo oggi la seconda parte del sondaggio eseguito alla fine di ottobre, quindi prima che venissero ufficializzate liste e programmi, ha anche esplorato il grado di fiducia nei leader delle forze politiche. E’ emblematico notare come solo in due raggiungano la sufficienza con un voto medio di 6. Si tratta di Roberto Ciavatta di Rete e Matteo Fiorini di Repubblica Futura. Gli altri leader politici sono tutti insufficienti con Giancarlo Venturini, Dc, a 5,9; di seguito, co voto 5,8 si piazzano Federico Pedini Amati (Npr-Mdsi) e Matteo Ciacci (Libera-C10); di seguito Rossano Fabbri (LiberaMis) con 5,4, Fabio Righi (Motus Liberi) con 5,3 e, con 5,2, Iro Belluzzi (Npr-Psd) e Alessandro Mancini (Npr-Ps); Alessandro Bevitori (Libera-Ssd) è a 5,1, seguito da Giovanna Cecchetti di Elego con 5,0 e infine Dalibor Riccardi (Libera- Res) con 4,8. Per tutti, quindi, si evidenzia come la campagna elettorale potrà essere terreno per ottenere buoni margini di miglioramento quanto alle valutazioni di fiducia degli elettori. I dati, si diceva, sono stati raccolti prima che venissero ufficializzati programmi, liste e dichiarazioni di apparentamento post elettorale. E proprio queste ultime sono capaci di incidere dato che a un’altra domanda relativa al gradimento di alleanze e apparentamenti i cittadini intervistati hanno risposto di gradire poco o per nulla, per il 64%, l’alleanza Dc-Rete che, vista la legge elettorale così come modificata, appare ad oggi la più probabile. Poco o per nulla gradita per il 77% la triplice alleanza Rete-Dc-Libera. Vista negativamente anche quella Libera-Dc dal 74% degli intervistati. Intervistati che invece mostrano di accettare di più, seppure con 53% di contrarietà, cioè poco o per nulla gradito, un governo di unità nazionale.

Tra le domande poste anche quella su quale possa essere l’elemento più negativo di un candidato per il cittadino elettore. Ebbene, per quasi la metà degli intervistati, avere pendenze con il tribunale è l’elemento più negativo per un candidato alle elezioni politiche. La pensa così il 49,7% del campione. Secondo elemento di giudizio negativo per un candidato e, con il 22,1%, il fatto di non aver mai lavorato e, al terzo posto, l’elemento più negativo per un candidato alle elezioni è essere vicino ai poteri forti. Poi, staccati di molto, ci sono l’essere un dirigente della Pa, per il 3,5% degli intervistati, e l’essere un politico di professione, per il 2,7%.

 

Tipologia e metodo del sondaggio L’indagine è stata realizzata dal 25 al 28/10 del 2019, con metodologia CATI (interviste telefoniche). Il numero di interviste garantisce, sul totale del campione, un errore massimo del 4,5% con probabilità del 95% per la stima di una informazione dicotomica espressa in percentuale. Committente: Carlo Filippini Editore – Realizzato da Sylla srl; – Campione casuale semplice; – Metodo di raccolta dati: CATI; – Sono state realizzate 500 interviste a elettori della Repubblica di San Marino con controllo di quota per genere e fascia di età. Non è stato possibile, intervistare gli elettori residenti all’estero.

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