Segreteria Finanze: buone nuove da Banca Centrale

Segreteria Finanze: buone nuove da Banca Centrale

STABILITA’ DELLA RACCOLTA E MAGGIORE LIQUIDITA’, PRIMI
SIGNIFICATIVI SEGNALI DI FIDUCIA NEL SISTEMA BANCARIO
“Gli ultimi dati a disposizione confermano la sostanziale tenuta del sistema finanziario al 30
settembre 2019. Nei primi 9 mesi dell’anno la raccolta indiretta è lievemente aumentata (+
14 mln) mentre nel suo complesso la raccolta diretta e indiretta riferita a soggetti diversi
dalle banche è rimasta stabile”. A comunicare il dato è il Segretario di Stato per le Finanze e il
Bilancio, Eva Guidi: “Un dato incoraggiante al quale si aggiunge il buon risultato del tasso di
copertura sulla raccolta a vista e che misura la resilienza del sistema: fra marzo e fine
settembre è salito di cinque punti, dal 25 al 30%”.
Il Segretario alla Finanze condivide così alcuni elementi significativi per comprendere
l’evoluzione dell’economia sammarinese, in particolare rispetto al settore bancario e
finanziario, dove si consolida la fiducia, come certificato anche dal collocamento rapido e
completo, sul mercato privato, delle obbligazioni emesse recentemente dallo Stato. Pur con
tutta la prudenza del caso dalla ricognizione delle condizioni economiche generali emerge un
quadro finalmente più favorevole che può contribuire alla creazione della base necessaria
per garantire una serie di investimenti nei settori strategici per San Marino.

CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLA CRISI DI BANCA CIS
“Un contributo rilevante per superare le nuove criticità emerse a inizio anno, è
rappresentato dalle modalità con cui è stata affrontata l’amministrazione straordinaria di
Banca CIS, fino al completamento della procedura di risoluzione” – spiega il Segretario di
Stato – “È stato adottato un approccio di massima condivisione, dando avvio a un Tavolo di
confronto al quale hanno responsabilmente partecipato governo, maggioranza, opposizione,
Banca Centrale, parti sociali e associazioni di categoria direttamente coinvolte. Ciò ha
generato fiducia: politica, istituzioni e categorie si sono unite per lavorare insieme e trovare
le migliori soluzioni a una legge di risoluzione che rappresentava un’alternativa alla
liquidazione della banca in assenza di un acquirente. Indubbiamente la vendita sarebbe stata
la migliore risposta alla crisi, ma non se ne sono realizzate le condizioni per mancanza di
solidità, concretezza e soprattutto serietà delle offerte avanzate. Spiace constatare che
ancora oggi vengano avanzati da qualcuno dei dubbi in proposito, dopo un lungo percorso di
analisi e di approfondimento su più piani effettuato da Banca Centrale dal quale è risultato
evidente che la vendita a quelle condizioni non avrebbe dato risposte né ai risparmiatori, né
al sistema bancario e finanziario nel suo complesso. Il segnale di rinnovata unità trasmesso
ai sammarinesi, grazie anche all’intervento delle banche coinvolte nel processo di
risoluzione, ha fatto sì che risparmiatori e investitori confermassero la loro presenza sul
territorio avendo percepito concretezza e fattibilità nelle scelte”.

IL RATING DI FITCH COME SEGNALE DI APPREZZAMENTO
“Questo aspetto ha sicuramente rappresentato un elemento non trascurabile agli occhi delle
organizzazioni internazionali”, prosegue il Segretario Guidi. “Nel suo recente report,
pubblicato in ottobre, l’agenzia Fitch ha confermato il rating riconosciuto a San Marino
lasciando trasparire un apprezzamento verso il metodo utilizzato, insieme a elementi
innegabili e di valore come gli incoraggianti dati sulla disoccupazione (scesa al 6% quella in
senso stretto al 31 ottobre), un tasso di crescita del Pil stimato allo 0,8% per il 2019 (di tutto
rispetto considerando che l’Italia farà zero) e la prospettiva della firma a breve dell’accordo
di associazione con l’Unione Europea”.

PROGETTO NPL: LA STRATEGIA PIU’ OPPORTUNA
“Verificata la validità del Tavolo di confronto e di un approccio orientato alla massima
condivisione, nelle analisi come nelle scelte, occorre riflettere sulle priorità da affrontare per
consolidare la messa in sicurezza del sistema, rafforzandone le basi e creando le condizioni
per il rilancio del Paese”, osserva il Segretario Guidi. “In questo senso un ruolo chiave è
rappresentato dal progetto sui crediti non performanti, spesso descritti con la formula NPL,
che rientra nella cornice degli interventi sul sistema bancario. È in fase avanzata
l’elaborazione di un progetto che permetterà agli istituti bancari di migliorare i propri profili
patrimoniali grazie a una gestione trasparente e affidata a un veicolo pubblico, con l’obiettivo
di ottimizzare le attività di recupero dei crediti. Anche attraverso l’intervento di investitori,
si punterà a massimizzare il recupero di questi asset. Specifico che non ci sarà alcun obbligo
di intervento dei nostri investitori istituzionali. Non si punta, cioè, a caldeggiare investimenti
da soggetti come ad esempio gli organismi gestori dei fondi pensione. L’obiettivo ultimo è la
patrimonializzazione degli istituti bancari con elevati livelli di NPL, riportando le banche a
svolgere la loro importante funzione di sostegno ai cittadini, alle imprese e allo sviluppo
dell’economia. Allo stesso tempo i risultati ci permetteranno di presentarci ai nostri più
importanti interlocutori, Italia ed Europa, con un sistema bancario e finanziario più
affidabile. La realizzazione del progetto, data la sua strategicità, dovrà essere uno dei
primissimi provvedimenti del prossimo Governo”.

I VANTAGGI PRATICI DELLA STRATEGIA
“Il progetto prevede il recupero e non la vendita degli NPL”, mette in chiaro il Segretario
Guidi. “Il veicolo di proprietà pubblica si potrà permettere di recuperare con gradualità ed
efficacia i crediti, evitando la fretta che potrebbe caratterizzare un soggetto privato, mentre
la gestione affidata a soggetti competenti ne favorirà un’azione efficiente. La massima
condivisione con le parti interessate, a partire dalle banche e da Banca Centrale, comprese
parti sociali e categorie economiche, darebbe la possibilità di avviare il piano in tempi
brevissimi, già dalla fine del primo semestre 2020, e con una prospettiva d’azione di almeno
cinque – sette anni”.

PAREGGIO DI BILANCIO ENTRO IL 2021 E PIANO DEGLI INVESTIMENTI
“La ritrovata fiducia nelle modalità di confronto e condivisione che abbiamo messo in atto
nel Tavolo di confronto, garantite anche in futuro dall’art. 21 della legge di bilancio già
approvata, hanno creato i presupposti per affrontare le riforme strutturali che, insieme a
investimenti in infrastrutture e progetti in grado di promuovere sviluppo, rappresentano la
risposta per superare le difficoltà”, valuta il Segretario di Stato alle Finanze. “Tra gli
interventi da realizzare penso per esempio al piano per le opere pubbliche che possono
essere messe subito in cantiere, al sostegno a favore della competitività delle imprese, al
turismo di qualità, alla cultura, all’Università. Così come alle prospettive offerte dal piano
regolatore generale elaborato dallo studio dell’architetto Stefano Boeri, che manifesta una
visione a vocazione ‘green’ che il Titano sta ribadendo con sempre maggiore convinzione.
Penso, in altre parole, ad una politica del bilancio che si realizza attraverso riforme e
investimenti a sostegno dello sviluppo e dei progetti che vogliamo costruire insieme, con un
patto forte che leghi politica, istituzioni, categorie e tutti gli altri soggetti che possono
contribuire al nostro domani”.

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