Delle sedute consiliari si effettua una registrazione audio cui i cittadini non possono accedere
Un appello al nuovo Segretario di Stato agli Interni che sta per insediarsi, perché rispetti gli Statuti
Marino Cecchetti
Sedute CGG Sì ai verbali
Come già tante altre volte, specie a inizio legislatura, si richiama l’attenzione sulla legge 31 ottobre 1986 n. 126 che consente – in violazione degli Statuti? – di non effettuare più la stesura dei “verbali integrali” del Consiglio Gande e Generale. Interrompendo così la serie dei volumi che – dalla metà del Cinquecento e fino al 30 giugno 1982 – è conservata al completo nell’Archivio di Stato (con un piccolo buco a cavallo dell’anno 1700). Tale serie è stata ed è la prova materiale dell’antichità e della continuità della nostra democrazia.
Dal 1986 ci si limita a un “verbale riassuntivo” ed alla registrazione audio delle sedute del CGG. Con la stessa legge è stato stabilito che i comuni cittadini non possono accedere a tali registrazioni. Solo ai consiglieri è permesso ed ai giudici per questioni inerenti ai casi giudiziari che stanno trattando. Di fatto, nell’era di internet, è come se la tribuna del Palazzo Pubblico, aperta a furor di popolo nel 1906 per consentire a tutti di seguire i lavori consiliari, si fosse deciso di chiuderla nuovamente, proprio quando nei Paesi democratici dell’universo mondo è prassi comune consultare da remoto gli atti parlamentari.
La questione è stata sollevata tante volte e con diverse modalità. Inutilmente. Nel 1997 è stata presentata un’Istanza d’Arengo: approvata ma non applicata. Una seconda Istanza nel 1999 è stata bocciata con motivazioni su cui, per carità di patria, si preferisce sorvolare.
Dal 1986 non c’è stato un solo Segretario agli Interni che si sia occupato seriamente della questione, pur avendone la responsabilità in base agli Statuti. Di qui l’appello affinché il nuovo che sta per insediarsi avverta la necessità di porre mano con urgenza alla trascrizione delle registrazioni audio delle sedute del CGG, sperando che siano tutte recuperabili.