San Marino. Libera: “Su nomina Garanti forzatura intollerabile”, Antonio Fabbri

San Marino. Libera: “Su nomina Garanti forzatura intollerabile”, Antonio Fabbri

L’informazione di San Marino, Libera: “Su nomina Garanti forzatura intollerabile”

Antonio Fabbri

Libera in vista del Consiglio che si apre oggi esprime timore sulla forzatura delle nomine dei Garanti e richiama l’articolo 21 della legge di bilancio, che avrebbe dovuto portare alla condivisione in tutti gli ambiti. “Quanto alle nomine del Collegio dei Garanti, la riteniamo una forzatura. L’ostruzionismo, che è stato definito una ignobile pantomima da qualcuno è semplicemente l’unico strumento rimasto all’opposizione per esprimere il proprio dissenso a quella che riteniamo una forzatura intollerabile che in un Paese civile non può che essere insostenibile – dice Michele Muratori – La nomina del Collegio Garante con i nomi presentati dalla maggioranza sotto forma di blitz, senza dare possibilità all’opposizione di presentare il suo candidato e chiudendo ogni tipo di porta a eventuali trattative, non poteva che essere ostacolata. Si è parlato di ignobile pantomima, su uno strumento democratico utilizzato, tra l’altro, da chi oggi è in maggioranza, che ci ha reso edotti nei minimi dettagli, ad esempio, sulla Commissione per le risorse agrarie pur di non fare proseguire i lavori. Noi abbiamo messo in campo semplicemente uno strumento democratico ampiamente utilizzato anche dalla attuale maggioranza quando era all’opposizione. Quella nomina è una forzatura ed è una gravissima irregolarità nell’alveo di una società che si vuole definire civile”.

In questo contesto di mancata condivisione delle nomine, Michele Muratori fa riferimento anche alla approvazione dell’articolo 21 in finanziaria “che prevede il tavolo quadripartito per le scelte determinanti del Paese. Parlando di economia e Fondo Monetario, appezziamo le parole del Segretario alle Finanze, Marco Gatti, che ha parlato di ‘unità del Paese’ in vista dell’incontro con il Fmi, ma ci chiediamo come si possa coniugare questa affermazione con volontà di cancellare l’articolo 21, e come, questa dichiarata unità di

intenti, si concilia con ciò che si manifesta, ad esempio, anche con la decisione unilaterale sulla nomina dei Garanti”.

Rimarca il concetto sull’articolo 21 della scorsa legge di bilancio, Giuseppe Morganti: “E’ una garanzia che il tavolo istituzionale, fra i pochi risultati prodotti, è riuscito a inserire nella legge. Tra l’altro, nonostante l’impegno preso da tutte le forze politiche sedute a quel tavolo, il giorno dopo in Consiglio, le stesse forze che avevano sostenuto la soluzione di sintesi per l’articolo 21, non lo hanno votato. Per questo abbiamo chiesto tramite ordine del giorno di fare partire immediatamente il tavolo quadripartito. La dichiarazione di Marco Gatti pare andare in questa

direzione, di partecipazione e condivisione non solo nel momento della decisione, ma anche della proposta e dell’elaborazione”. Ha aggiunto Muratori: “Noi anche in campagna elettorale ci siamo posti come lista del dialogo, quindi pur, nei diversi ruoli, faremo la nostra parte. Il concetto di dialogare in maniera costruttiva non verrà mai a meno”. Certo è che, quanto alla nomina dei Garanti, c’è una certa preoccupazione. “In Ufficio di presidenza ci hanno impedito di presentare il nome da noi proposto. Non ce lo hanno fatto nemmeno dire, sostenendo che la nomina del prossimo toccherà a noi. Perché non adesso? Questo, unito ai toni del dibattito usati da alcuni esponenti di maggioranza sulla giustizia, ci fa molto preoccupare”.

Quindi sui titoli Demeter. “Nel comunicato di Bcsm, molto asciutto, non ci sono termini della cessione che però vogliamo conoscere e avremo modo di chiederlo in Consiglio e in Commissione finanze. Di certo i due titoli non possono più essere chiamati ‘spazzatura’, come fa oggi chi, Rete, interviene per prendersi dei meriti che non ha avendo anzi generato allarme ingiustificato. Ci piacerebbe che, chi ha sostenuto l’esatto contrario per due anni, ne prendesse atto. Se da un lato si possono rilevare, e andranno verificati, errori, forzature e violazioni statutarie, va chiarito che mai sono stati utilizzati i fondi pensione, né si può sostenere con certezza che da quelle somme si poteva ricavare di più. Basti vedere il riferimento al portafoglio titoli di Bcsm che, causa l’andamento dei mercati, ha purtroppo subito perdite gravissime, che sono state compensate con le cedole e gli utili realizzati dai titoli Demeter. Al di là del fatto che condividiamo che un investimento a rischio non debba essere fatto da una Banca Centrale, e per questo condividiamo la chiarezza chiesta con le azioni di responsabilità, vogliamo conoscere con precisione quanto, a conti fatti, hanno fruttato i titoli Demeter e quanto, eventualmente, hanno perso. E’ accertato che non erano spazzatura invendibile, nonostante ci sia ancora chi vuole sostenerlo”.

Libera annuncia dunque che sarà chiesta la rendicontazione precisa sui titoli che, a conti fatti, pare abbiano guadagnato. Tanto più che, a quanto si sa, sono stati ceduti, non tanto per una fortunata circostanza, ma perché richiamati dall’emittente che li ha quindi riacquistati, probabilmente proprio perché staccavano cedole con rendimenti elevati che non conveniva all’emittente coprire. Di certo, l’emittente, difficilmente li avrebbe ricomprati se fossero stati, come falsamente affermato per mesi, titoli “spazzatura”.

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