La risposta di Kaulard a Pedini Amati

La risposta di Kaulard a Pedini Amati

La risposta di Kaulard a Pedini Amati

Il neo Segretario di Stato al Turismo l’aveva annunciato dai banchi dell’opposizione in un Consiglio Grande e Generale qualche tempo fa: “Appena ne avrò la possibilità sostituirò Kaulard con il mio idraulico che ha molte più competenze per organizzare l’Expo”.

Così è stato.

Il motivo? Non so. Occorre chiederlo a lui perché per come me l’ha spiegata venerdì 10 quando l’ho incontrato per segnalargli le criticità da affrontare per Expo, io non ho capito bene: voglio pensare che sia perché non mi conosce, né come persona né come professionista.

Forse non ha letto né il curriculum, né considera il fatto che io risieda e viva da 25 anni a San Marino ed abbia un indirizzo preciso dove venirmi a cercare

Riguardo al “Progetto San Marino Expo 2020 Dubai” certamente l’idea di far dipendere il Commissariato dall’Agenzia per lo Sviluppo, si è dimostrata assolutamente errata. I poteri del Commissariato erano infatti pressoché annullati dalle decisioni che l’Agenzia doveva avvallare, ma che di fatto non faceva mai.

Ma, nonostante i freni, il progetto Expo è andato avanti egualmente anche perché a mie spese e fuori dal mio tempo di lavoro in Segreteria, mi sono recato a Dubai tutte le volte che gli emiratini lo hanno richiesto per decidere la collocazione del Padiglione, il progetto e iniziare l’opera di costruzione. E sotto la mia esclusiva responsabilità, grazie alla fiducia in me riposta dal rettore Petrocelli, l’Università del Design ha potuto partecipare al concorso che l’ha vista premiata e che ora ci consente di non dover sostenere gran parte dei costi per l’allestimento interno.

Dato che il Segretario di Stato mi ha attribuito ‘negligenze’ vorrei segnalare ai concittadini che:

– il Padiglione di San Marino è già al suo posto nel settore “Opportunità”, in un’ottima posizione, muro a muro con quello del Kenya, con il cui Commissario Generale, Peter Biwott, abbiamo deciso di realizzare iniziative di collaborazione già prima dell’inizio dell’Expo;

–  l’allestimento interno del Padiglione è in corso di completamento, in gran parte a cura, e con i soldi, degli stessi emiratini grazie al Creative Youth Programme;

– la selezione del Direttore di Padiglioneattende solo l’apertura delle buste e i colloqui con i 15 candidati;

– l’idea su cui si è lavorato è quella di presentare a Dubai e quindi al Mondo il progetto del nuovo Paese nella sfera delle buone pratiche e con la capacità dei cittadini e delle imprese sammarinesi di sapersi affermare in tutti i campi (non quindi il solito banco di vendita dei souvenir).

I 9 mesi che mancano all’inaugurazione sono principalmente da dedicare agli eventi da realizzare durante l’Expo (in primis la giornata nazionale del 10 dicembre 2020) e alla caratterizzazione del Padiglione per conferirgli una forte riconoscibilità grazie al coinvolgimento dei sammarinesi: artigiani, artisti, professionisti, istituzioni, mondo della scuola e Università, imprese e associazioni.

Questo è il lavoro importante che resta da concretizzare nelle prossime settimane così che l’Expo di Dubai, evento che promette di essere grandioso, possa essere il veicolo per far conoscere l’unicità della nostra Repubblica e la narrazione della San Marino proiettata verso gli anni ‘30 di questo millennio.

Antonio Kaulard, ex commissario generale per l’Expo

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