San Marino. Kaulard si difende: “Nessun ritardo sul progetto”

San Marino. Kaulard si difende: “Nessun ritardo sul progetto”

“Appena ne avrò la possibilità, lo sostituirò con il mio idraulico che ha molte più competenze per organizzare l’Expo”.

L’ha detto in Consiglio tempo fa Federico Pedini Amati, nuovo segretario di Stato per il Tursimo, riferendosi ad Antonio Kaulard, che ora non ricopre più il ruolo di commissario generale del governo sammarinese per l’Esposizione universale perchè è stato rimpiazzato in questi giorni da Mauro Maiani.

Lo stesso Kaulard, in una nota, dichiara di non sapere il motivo della sua defenestrazione, anzi invita a chiederlo direttamente a Pedini Amati perchè, “per come me l’ha spiegata venerdì 10 gennaio scorso quando l’ho incontrato per segnalargli le criticità da affrontare per Expo, io non ho capito bene: voglio pensare che sia perché non mi conosce, né come persona né come professionista; forse non ha letto né il curriculum, né considera il fatto che io risieda e viva da 25 anni a San Marino e abbia un indirizzo preciso dove venirmi a cercare”.

Riguardo il progetto della Repubblica di San Marino per l’Expo 2020 di Dubai, Kaulard ammette che “l’idea di far dipendere il commissariato dall’Agenzia per lo Sviluppo, si è dimostrata assolutamente errata” poichè i poteri del commissariato “erano pressoché annullati dalle decisioni che l’Agenzia doveva avvallare, ma che di fatto non faceva mai”.

Ma, “nonostante i freni”, l’ex commissario di San Marino per l’Expo assicura che il progetto “è andato avanti egualmente” anche perché si è “recato a Dubai tutte le volte che gli emiratini lo hanno richiesto per decidere la collocazione del Padiglione, il progetto e iniziare l’opera di costruzione”. Inoltre, l’Università “ha potuto partecipare al concorso che l’ha vista premiata e che ora ci consente di non dover sostenere gran parte dei costi per l’allestimento interno”.

Infine, Kaulard risponde alla critiche affermando che “il Padiglione di San Marino è già al suo posto nel settore ‘Opportunità’, in un’ottima posizione, muro a muro con quello del Kenya, con il cui commissario generale, Peter Biwott, abbiamo deciso di realizzare iniziative di collaborazione già prima dell’inizio dell’Expo; l’allestimento interno del Padiglione è in corso di completamento, in gran parte a cura, e con i soldi, degli stessi emiratini grazie al Creative Youth Programme; la selezione del direttore di Padiglione attende solo l’apertura delle buste e i colloqui con i 15 candidati; l’idea su cui si è lavorato è quella di presentare a Dubai e quindi al mondo il progetto del nuovo Paese nella sfera delle buone pratiche e con la capacità dei cittadini e delle imprese sammarinesi di sapersi affermare in tutti i campi.

Clicca qui per leggere il testo integrale della replica di Kaulard alle critiche di Pedini Amati

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy