San Marino. Nicolò Govoni al Nobel per la pace, Sara Conti (Rf)

San Marino. Nicolò Govoni al Nobel per la pace, Sara Conti (Rf)

Sara Conti (Rf) propone la candidatura di Nicolò Govoni al Nobel per la pace

Il giovane di 27 anni impegnato nella tutela dei diritti umani, in particolare dei bambini. E’ la prima volta che da San Marino viene proposto un nome per il prestigioso riconoscimento

Per la prima volta da San Marino verrà proposta una candidatura al Premio Nobel per la pace. La proporrà Sara Conti, consigliere di Repubblica futura con l’appoggio del suo partito. Il regolamento del premio prevede che soggetti qualificati, tra cui membri delle assemblee parlamentari, possano candidare chi ritengano meritevole all’importante riconoscimento di caratura mondiale. “Sono particolarmente emozionata – ha detto Sara Conti -nell’annunciare questa decisione che riteniamo possa contribuire ad elevare la politica nazionale anche nella promozione dei diritti umani. Nel ringraziare l’amico Paolo Berardi che mi ha consentito di farmi promotrice, assieme a Rf, di questa iniziativa. Posso così annunciare ufficialmente che a mio nome tutta Repubblica futura proporrà la candidatura di Nicolò Govoni, giovane che dedica la sua vita alla protezione dei minori, per il premio Nobel per la Pace 2020”.

Nicolò Govoni è nato e cresciuto a Cremona nel 1993. A vent’anni è partito per l’India e si è unito a una missione umanitaria presso l’orfanotrofio Dayavu Boy’s Home. Qui ha costituito un fondo che permette ai bambini dell’orfanotrofio di vedere garantita l’educazione di base per i più piccoli e il pagamento delle tasse universitarie per i più grandi.

Dopo essere rientrato in Italia, attualmente vive e lavora in un campo profughi sull’isola greca di Samos, tristemente nota alle cronache perché sede di un campo profughi che attualmente ospita 6000 persone, in realtà predisposto per ospitarne 600. “Una situazione – rileva Sara Conti – nella quale non si può parlare di rispetto dei diritti umani. Quello che fa più male è che molte di queste persone sono bambini. Nicolò una volta a Samos si è fatto promotore di una organizzazione umanitaria, la onlus italo-greca Still I Rise grazie alla quale viene costruita una scuola, presidi per una vita dignitosa, cure mediche e assistenza legale. Soprattutto è un luogo protetto. Ci si concentra sull’educazione dei minori per quando usciranno da campo profughi.

Conoscevo superficialmente Nicolò Govoni e la sua onlus – spiega Sara Conti – prima di accettare di proporlo per il Nobel per la Pace ho studiato la sua attività e sono rimasta veramente colpita. Mi ha colpito in modo sconvolgente approfondire quanto grave sia la situazione nell’hot spot dell’isola di Samos. Questa privazione dei diritti umani è una situazione che giorno dopo giorno provoca alienazione. Questi uomini, donne e soprattutto bambini sono una situazione inaccettabile. Mi commuovono le parole di Nicolò Govoni quando dice che i bambini quando entrano a Mazì, la prima scuola per bambini e adolescenti rifugiati dell’isola, ‘disattivano la modalità sopravvivenza e tornano ad essere anche solo per una giornata bambini.

Nella convenzione dei diritti umani è sancito il diritto alla vita e la tutela dei bambini e degli adolescenti. Conoscere un ragazzo di 27 anni che dedica la sua vita al sostengo e protezione dei diritti dei minori, non solo ha meritato la nostra attenzione, ma il nostro pieno appoggio alla candidatura del premio Nobel per la Pace”, ha concluso Sara Conti.

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