San Marino. Il comitato pro-poste incontra il Segretario di Stato

San Marino. Il comitato pro-poste incontra il Segretario di Stato

“Il Comitato Pro-poste – riferisce un comunicato stampa – ha incontrato lunedì 10 febbraio u.s. il Segretario di Stato con delega alle Poste Federico Pedini Amati per illustrare la proposta di legge di iniziativa popolare con la quale si chiede il rientro dell’attuale Poste S.p.A. nell’ambito della Pubblica Amministrazione”.

Il Comitato ha “ribadito le motivazioni che di seguito riportiamo:
1. Poste S.p.A. è costituita “contra legem”, poiché non è stata promulgata attraverso  una apposita Legge Costitutiva, come previsto.
2. Gli obiettivi posti alla base della sua costituzione non sono mai stati raggiunti e nemmeno predisposti.
3. Nessun controllo periodico previsto per tali obiettivi è stato mai effettuato.
4. I costi gestionali aumentano smodatamente il deficit di bilancio; tra questi ricordiamo il C.d.A. segnatamente nei gettoni di presenza e nei fissi previsti per ogni singolo membro.
5. La maggiore ed indiscussa autonomia di spese a discrezione di Direzione e C.d.A. che impedisce di fatto ogni possibile controllo da parte degli organi di stato preposti (vedi contratto Dirigente). Questa discrezionalità si estende anche nella concessione degli appalti.
Analizzando con attenzione le delibere di spesa autorizzate dal C.d.A. su “parere” del Direttore, si può notare come alcuni importi appaiano eccessivamente onerosi e, ai nostri occhi, del tutto ingiustificati.
Il Comitato ha tenuto a precisare al Segretario Pedini Amati che questa nostra iniziativa è frutto di una presa di coscienza da parte dei cittadini firmatari (1.200) e dei membri del comitato stesso (tutti dipendenti a tempo indeterminato che nulla rivendicano in termini contrattuali perché già dipendenti della Pubblica Amministrazione).
Ci ha particolarmente rincuorato la posizione presa ed espressa dal Segretario di Stato in merito alla paventata ipotesi di chiusura dell’Ufficio Postale di Chiesanuova, che lo stesso ha perentoriamente bocciato.
Questo dimostra una particolare attenzione verso i cittadini e i servizi che lo Stato deve loro garantire anche se residenti in Castelli periferici, e di questo lo ringraziamo”.

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