Coronavirus, San Marino segue l’Emilia Romagna e si “blinda” per una settimana

Coronavirus, San Marino segue l’Emilia Romagna e si “blinda” per una settimana

L’allerta sul temuto Coronavirus rimane altissima anche nella Repubblica di San Marino.

Dopo quella emessa sabato, oggi il governo del Titano ha diramato una nuova ordinanza con cui si allinea alle scelte adottate dalla Regione Emilia Romagna per prevenire e limitare la diffusione del virus. Scelte che prevono misure straordinarie fino al 1° marzo.

La principale, come accennato nel pomeriggio, riguarda la sospensione delle scuole di ogni ordine e grado e dei servizi socioeducativi per la prima infanzia, pubblici e privati, del Centro di Formazione Professionale, dell’Istituto Musicale Sammarinese.
Bloccate anche le gite e i viaggi d’istruzione, sia in Italia sia in altri paesi europei.

Stop totale anche alle attività sportive, con il Cons che ha bloccato tutte le attività svolte negli impianti sportivi federali.

Prevista anche, sulla scia di quanto stabilito dalla giunta Bonaccini con l’analoga ordinanza, la “sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, anche di natura culturale, ludica, sportiva ecc. svolti sia in luoghi chiusi che aperti al pubblico”.

L’ordinanza inoltre invita la Direzione del Dipartimento ospedaliero a “predisporre limitazione dell’accesso dei semplici visitatori alle aree di degenza, preferibilmente una persona per paziente al giorno”. Anche le strutture socio-sanitarie residenziali per non autosufficienti “dovranno limitare l’accesso dei visitatori agli ospiti”.

E ancora si “raccomanda fortemente che il personale sanitario si attenga alle misure di prevenzione per la diffusione delle infezioni per via respiratoria nonchè alla rigorosa applicazione delle indicazioni per la sanificazione e disinfezione degli ambienti previste dalle circolari ministeriali”.

 

L’ordinanza ricorda poi le misure igieniche che le persone sono chiamate a rispettare:

1. Lavarsi spesso le mani a tal proposito si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie, e altri luoghi di aggregazione soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

3. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

4. Coprirsi bocca e naso con un fazzoletto monouso quando si starnutisce o tossisce, oppure farlo all’interno del gomito.

5. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

6. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

7. Usare la mascherina solo se sospetti di essere malato o assisti persone malate.

8. I prodotti Made in China e i pacchi ricevuti dalla Cina non sono pericolosi.

9. Gli animali da compagnia non diffondono il nuovo coronavirus.

Il Congresso di Stato in una nota ribadisce che “tutti i soggetti che dovessero presentare sintomatologia respiratoria lieve devono rimanere a casa e contattare il proprio medico curante che valuterà la situazione clinica e le misure terapeutiche da intraprendere”.

“Salvo il fatto che non costituisca più grave reato”, chi non rispetta l’ordinanza rischia l’arresto di secondo grado, ovvero da 15 a 60 giorni (Articolo 259 del Codice Penlae “Inosservanza di ordine legittimo dell’Autorità”).


Scarica e leggi l’ordinanza.

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