San Marino. Coronavirus, chiese aperte ma attuate contromisure

San Marino. Coronavirus, chiese aperte ma attuate contromisure

Adottate misure per gestire al meglio l’emergenza epidemiologica del coronavirus nelle chiese della Diocesi di San Marino-Montefeltro e mettere in sicurezza i fedeli e i parroci.

Lo dichiara il vescovo della Diocesi di San Marino-Montefeltro, Andrea Turazzi, spiegando in un comunicato tutte le disposizioni da seguire: “Ci si attenga sempre a criteri di prudenza, evitando in ogni modo concentrazione di persone in volumi ristretti e per lungo tempo. Le chiese rimangano aperte al culto e alla preghiera individuale. Fino a nuova disposizione sono sospese le celebrazioni con grande afflusso di fedeli. Le Messe feriali, se sono partecipate da pochi fedeli, si possono celebrare in spazi larghi. Per i funerali, qualora il numero dei partecipanti sia elevato, si suggerisce di non celebrare la Messa, ma di limitarsi al rito delle esequie nella forma più breve. Analoga attenzione sia riservata alle veglie funebri. Nelle Sante Messe non si scambi il segno di pace e si chieda ai fedeli di ricevere la comunione sulla mano, e non in bocca. Si tolga l’acqua benedetta dalle acquasantiere”.

E ancora: “Le benedizioni pasquali sono sospese fino a nuova indicazione. Sono sospesi gli incontri di catechismo e dei gruppi parrocchiali, le attività di oratorio, di dopo-scuola, sportive, teatrali, cinematografiche e ogni genere di aggregazione fino a nuova indicazione. Il Mercoledì delle Ceneri, prevedendo una numerosa partecipazione, sono sospese tutte le celebrazioni. Sarà inviata una preghiera per ricordare in casa l’inizio della Quaresima e per dedicare un congruo tempo alla preghiera, individuale e in famiglia, ricordando in particolare i malati, quanti sono colpiti dal coronavirus e quanti in modi diversi si adoperano per limitarne le conseguenze, in particolare il personale sanitario e di ricerca scientifica. Sarà possibile seguire la Messa trasmessa dalla televisione. I Centri d’ascolto della Caritas diocesana e parrocchiale sono chiusi fino a nuovo avviso. Previo accordo telefonico possono essere fissati colloqui strettamente necessari. Le eventuali, solo se necessarie, distribuzioni alimentari avvengano per singolo appuntamento, mentre sono sospese le distribuzioni di vestiti”.

“La situazione è in continua evoluzione, pertanto ci si riserva di diramare al bisogno nuove disposizioni. Siamo tutti interessati ad affrontare con determinazione, senza panico né leggerezza, una situazione che chiede vigilanza e senso del bene comune – dichiara infine il vescovo Turazzi -. Sperimentiamo tutti la nostra debolezza e fragilità. Proviamo timore e, come sempre, questo chiede risposte serie e unitarie per trovare le soluzioni più efficaci per tutti, con la massima attenzione ma senza allarmismi. Molte riunioni sono state cancellate. Questo ci aiuterà a comprenderne il valore con maggiore profondità e ad avere più tempo per la riflessione e la preghiera personale. Sentiamo la vicinanza premurosa di Gesù medico buono degli uomini, del quale sperimentiamo la solidarietà e la protezione e affidiamo alla intercessione della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa, noi e tutti i suoi figli”.

Leggi l’ordinanza  del Segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta. 

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