San Marino. I consigli di C10 per difendersi dal coronavirus

San Marino. I consigli di C10 per difendersi dal coronavirus

“Siamo tutti vigili rispetto agli avvenimenti del coronavirus. Noi vogliamo in maniera semplice e diretta darvi qualche informazione che può essere utile”.

Si rivolge così Civico 10 ai cittadini della Repubblica di San Marino per affrontare l’emergenza coronavirus sorta anche nella vicina Italia.

“Innanzitutto è stata adottata una linea di estremo rigore e massima precauzione. Misure che sono state adottate in concerto con organi politici, tecnici e scientifici secondo un criterio di adeguatezza e proporzionalità, che ovviamente saranno flessibili in base al l’evolversi della situazione. Viene chiesto qualche sacrificio ma nell’interesse di tutti”, spiega il movimento di opposizione in una nota.

C10 consiglia a tutti di “seguire il decalogo Oms sul coronavirus, leggere le due ordinanze che sono state adottate dagli organi preposti e vi segnaliamo che è stato previsto un numero di telefono dall’Iss proprio da poter chiamare per ogni dubbio. Il numero è lo 0549-994001”.

Successivamente un avviso anche per le attività economiche: “Le aziende che sono direttamente legate all’ordinanza possono richiedere la cassa integrazione per cause di forza maggiore;  per le attività che hanno avuto un calo legato indirettamente al coronavirus è possibile procedere alla richiesta di cassa integrazione per crisi di mercato, secondo le norme vigenti, direttamente online sul sito Contriss (portale Pa)”.

Sempre Civico 10 annuncia che, “nei prossimi giorni”, presenterà “una proposta sullo smart-working, forma innovativa di telelavoro sempre più utilizzato in un mercato del lavoro che cambia, che, anche in questa evenienza, è quanto mai necessario”.

Infine, C10 afferma che si sta “confrontando quotidianamente, specialmente con le attività turistiche colpite da tante disdette dovute al coronavirus, per trovare soluzioni di supporto da proporre al governo”, oltre a raccomandare alla popolazione del Titano “prudenza e di evitare eccessivi allarmismi”.

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