San Marino. Protettore dei manovali e della libertà

San Marino. Protettore dei manovali e della libertà

Protettore dei manovali e della libertà

San Marino a Crema antecedente di almeno due secoli all’occupazione da parte della Serenissima

DANIELE CESARETTI (a cura di). Per quanto possa sembrare strano, se non altro per la sua distanza dal mare Adriatico, anche la regione Lombardia registra un forte attaccamento al culto di San Marino d’Arbe. Si vedrà in una serie di pubblicazioni che diverse località lombarde celebrano il culto dell’evangelizzatore dalmata una delle quali rivendica addirittura il possesso delle sue sacre spoglie. Come già detto in precedenti puntate, chi pensa che il culto di San Marino sia relegato a quel fazzoletto di terra – o poco più – che attornia il monte Titano ha di che ricredersi. E’ documentato che la città di Crema, che si trova a circa 30 km in direzione sud est di Milano a ridosso del fiume Serio, già dal 1200 seguiva il culto del santo dalmata. Infatti agli inizi del XIII secolo a Crema venne fondata la Casa di San Marino, da intendersi convento, per opera di undici promotori e benefattori di Bagnuolo, loca- lità alle porte della stessa città in direzione Milano. La Casa fu dedicata al Santo scalpellino originario d’Arbe in quanto “protettore del lavoro manuale e della libertà comunale”, ideali questi condivisi dall’ordine religioso degli Umiliati e dal- la stessa città di Crema. (…)

Tratto da L’informazione di San Marino

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