L’opinione di Indipendenza sammarinese sull’emergenza coronavirus

L’opinione di Indipendenza sammarinese sull’emergenza coronavirus

L’opinione di Indipendenza sammarinese sull’emergenza coronavirus

San Marino è a pezzi!

La pandemia da corona virus è un evento drammatico per tutti i Paesi colpiti, ancor più per San Marino, dove le abbuffate politico-clientelari, il mal governo e le faide fratricide hanno consumato ogni risorsa, compreso il sistema sanitario nazionale.

L’attuale governo naviga a vista e a tre settimane dall’inizio dell’emergenza, non è stato in grado di programmare un’adeguata reazione.

L’improvvisazione e l’impreparazione stanno mettendo a dura prova il nostro Paese.

Il segretario alla Sanità Ciavatta, in queste settimane, ci ha dato innumerevoli manifestazioni di inadeguatezza.

Tutti noi ricordiamo la conferenza stampa con cui il segretario Ciavatta, alla vigilia della catastrofe sanitaria, minimizzava il rischio di contagio che in fondo si trattava di “poco più di una banale influenza”. Senza la minima cognizione di causa, ha rimproverato la cittadinanza che non usciva la sera e l’ha esortata ad andare a cena al ristorante cinese, come aveva fatto lui stesso, con tanto di brindisi tra amici e compagni di partito; per poi chiuderci in casa per intere settimane.

L’esaltazione del proprio punto di vista, e la sottovalutazione della realtà, è il peggior difetto dei politici. Un difetto foriero di pericoli, soprattutto in questa fase storica, che si preannuncia difficile per il mondo intero.

In questi giorni si moltiplicano le proiezioni sull’impatto che la pandemia avrà sull’economia mondiale. In Europa gli esperti prevedono riduzioni del Pil dal 10 al 50%. L’emergenza sanitaria quindi diventa emergenza economica e serve una reazione forte, per arginare gli effetti della crisi.

Mentre nel mondo i leader politici sono impegnati ad assicurare un reddito alle persone ed a mantenere integra la capacità produttiva dei Paesi, a San Marino il segretario Ciavatta propone di chiudere le aziende a condizione che i dipendenti rinuncino al proprio stipendio.

Erano anni, anzi decenni, che un esponente politico non proponeva più l’alternativa tra retribuzione e salute.

Con queste premesse, è a rischio la stessa sopravvivenza del Paese. L’emergenza sanitaria senza una classe politica capace condurrà al tracollo economico e all’emergenza sociale.

In tutto il mondo solo il governo sammarinese, nel primo intervento normativo d’urgenza, nel pieno della pandemia, ha attuato un taglio degli stipendi e del trattamento economico dei dipendenti.

Purtroppo Ciavatta non è il solo a minare il futuro del Paese. Anche il segretario all’Industria Righi sta sabotando l’unico investimento capace di garantire un numero elevato di nuove assunzioni. Il coronavirus è diventato l’alibi per non esaminare pratiche che giacciono sul suo tavolo. Non si sa se la causa siano i poteri forti, le solite rivalità tra professionisti, o la pigrizia di qualche burocrate. È certo che l’inerzia della Segreteria sta mettendo in pericolo un investimento di decine di milioni di euro.

Noi siamo vicini a coloro che soffrono, soprattutto a quanti hanno perso i propri cari e ad essi rivolgiamo il nostro cordoglio.  Per loro e per il bene della nostra comunità saremo vigili per impedire che venga distrutta la nostra storia millenaria.

Anche oggi mercoledì 25 marzo… 21 nuovi casi di contagio!

 

Indipendenza sammarinese

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