San Marino. Coronavirus, Usot chiede la cancellazione della minimum tax

San Marino. Coronavirus, Usot chiede la cancellazione della minimum tax

“Nessuno dei tanti decreti legge emanati in questi due mesi è stato in grado di aiutare concretamente le attività del nostro settore”.

Lo dica l’Unione sammarinese operatori del turismo, spiegando in una nota che le aziende legate alla filiera turistica sono “le prime a essere state colpite dalle conseguenze economiche dovute alla pandemia da Covid-19 e quelle che, ormai con certezza, con estrema difficoltà riusciranno a ripartire”.

“Ogni attività ha dovuto e deve continuare a pagare i contributi di sicurezza sociale e Fondiss con maggiorazione del 15% qualora venga richiesta l’erogazione diretta all’Iss – rimarca l’associazione di categoria -. Rinviare di pochi mesi scadenze e tasse o prevederne un pagamento dilazionato non rappresenta alcun aiuto concreto alle imprese, per non parlare di alcune scelte incomprensibili come quella di lasciare la scadenza del 30 aprile per la tassa di licenza e la mancata cancellazione della minimum tax. In particolare, il pagamento della tassa di licenza rappresenta un vero e proprio schiaffo agli operatori che nei quattro mesi ad oggi trascorsi di questo funesto 2020 sono stati chiusi per legge per circa due mesi e non ci sono indicazioni e non è possibile ovviamente fare previsioni su come e in che modo potrà ripartire l’attività superata l’emergenza sanitaria. Incomprensibile quindi come il governo abbia scelto di non cancellare per il 2020 questa tassa o, quantomeno, rimandarla di sei mesi per poi verificare se, come e quante attività abbiamo ripreso la loro operatività”.

“Il Paese deve riaprire, la nostra economia deve quanto prima ripartire e devono essere immediatamente definite regole chiare, facilmente applicabili e protocolli di controllo seri e attendibili, che possano qualificarci anche all’estero come un luogo estremamente sicuro. La sicurezza sanitaria è un imperativo categorico i cui costi applicativi non devono minimamente pesare sulle aziende che saranno chiamate ad attrezzarsi per adeguarvisi. Serve liquidità da garantire alle imprese per non chiudere, per pensare di poter tornare, se non alla normale a una decente attività”, dichiara infine l’Usot.

Leggi il testo integrale del comunicato

 

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