“Quali prospettive per i minori?”
A porre questa domanda alla segreteria di Stato per l’Istruzione, al governo e a tutta la classe politica è l’Associazione Pro Bimbi, che in una nota fa sapere di avere qualcosa da ridire sulle limitazioni alle attività riguardanti bambini e adolescenti.
“Siamo da mesi in una situazione sospesa dove i genitori, ai quali non viene detto nulla, hanno la percezione che non si possa o si potrà fare nulla – dichiara la Pro Bimbi -. È il momento di avere il coraggio di trovare un compromesso tra rispetto della scienza e rispetto delle necessità dei minori, che hanno vissuto questi mesi tra isolamento sociale, regressioni, mancato apprendimento e aumento delle disuguaglianze mostrando una grande resilienza e responsabilità”.
L’Associazione Pro Bimbi chiede al segretario di Stato per l’Istruzione, Andrea Belluzzi, di “dar prontamente seguito alle sue intenzioni di ripartire”, al governo di “prevedere la regolare riapertura delle scuole, con tutti gli alunni in presenza e senza didattica a distanza”, per il rientro a settembre, e a tutta la classe politica di “contribuire a ridare a bambini e ragazzi una dimensione, una socialità e un senso di appartenenza alla comunità”.
Per quanto riguarda i centri estivi, infine, la Pro Bimbi pretende che “vengano attivati prima possibile con priorità di accesso ai bambini con entrambi i genitori occupati, nuclei monoparentali o in condizione di svantaggio economico e/o fragilità di altro genere”.
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