I lavori del Consiglio Grande e Generale sono entrati nel vivo con quello che è il tema principale dell’attuale sessione: il progetto di legge relativo alla variazione del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2020.
Dal report di San Marino News Agency si apprende che la variazione al bilancio di previsione, composta complessivamente da cinque articoli, è stata illustrata in Consiglio Grande e Generale dal segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti.
“Con il primo articolo si vuole trovare una soluzione sul tema del Cinque Ter”, il quale fa sì che “Cassa di Risparmio abbia centinaia di milioni di euro di attivo che non produce reddito”. Il progetto mira “a rendere cedibili, fruttiferi e liquidabili quegli attivi” con l’obiettivo di riportare l’istituto ad essere redditizio. Con il secondo articolo “le quote di Banca nazionale sammarinese che oggi sono in capo a Banca Centrale a seguito del progetto di risoluzione possono diventare dello Stato così che lo Stato possa intervenire con il cambio prima di tutto dell’oggetto sociale e con il rinnovo di quelli che sono gli organi amministrativi”.
A pesare maggiormente è però l’articolo 3, il quale prevede il repertimento di finanziamenti fino a un massimo di 500 milioni di euro principalmente mediante “ricorso al mercato internazionale”. Reperimento che verrà disciplinato “da appositi decreti delegati”. “C’è una parte relativa alla conversione del debito interno – ha spiegato Gatti –. Trasformiamo le obbligazioni in debito estero. Il prestatore non è più la Cassa di Risparmio, ma sarà il mercato. Un’altra parte è destinata al rilancio del sistema economico per sviluppare le politiche di sostegno ai comparti e settori”.
Il quarto articolo, quello sullo spoil system, prevede invece la decadenza dei Cda degli enti pubblici e delle società partecipate e la loro sostituzione nei primi sei mesi dall’inizio di ogni nuova legislatura. “Non credo che sia giusto che l’attuale governo abbia dei Consigli di amministrazione dove sono in minoranze le espressioni facenti capo ai partiti di maggioranza”.
L’ultimo articolo infine riguarda il superamento del tetto massimo delle retribuzioni: “Occorre avere dei tetti che siano modulabili in base a competenze e risultati. Spesso parliamo di merito ma quando si tratta delle retribuzioni operiamo l’appiattimento”.
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