San Marino ancora in mano ai lestofanti? Marino Cecchetti

San Marino ancora in mano ai lestofanti? Marino Cecchetti

 L’Informazione di San Marino. Ancora in mano ai lestofanti?

A beneficiare dei 500 milioni di euro presi a prestito dallo Stato sarà – lo ripetiamo – anzitutto il sottobosco politico-affaristico, vista l’amnistia – di fatto in corso – pro “affaristi”. Con addebito, a ciascuno di noi, di € 15.000 su firma di: Noi per la Repubblica, Domani Motus Liberi, Rete, Libera e Partito Democratico Cristiano Sammarinese.

Siamo ancora in mano ai lestofanti del Conto Mazzini? Ecco la denuncia del Consiglio Confederale della Confederazione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi. «Equità significa anche velocità nelle indagini, celerità nei processi e certezza della pena, per questo il Segretario CDLS [Gianluca Montanari] ha rivolto un invito al Tribunale ad agire “con tempestività e incisività” chiudendo le numerose indagini sui fallimenti aziendali e sui dissesti bancari, che sono all’origine del debito pubblico: “Vanno individuati i responsabili e immediatamente attivati i sequestri dei beni dei rinviati a giudizio, anche attraverso rogatorie internazionali. Il tempo scorre inesorabile e purtroppo si avvicinano le prescrizioni e la scadenza dei termini per le azioni di responsabilità, si concretizza sempre più anche la certezza dell’impunità per i responsabili degli enormi disastri bancari e societari. Su questo fronte non sono più sopportabili ritardi nel recupero delle risorse sottratte alla collettività, non è ammissibile chiedere grandissimi sacrifici a lavoratori e pensionati ed assistere indifferenti all’impunità di chi ha creato il debito che, per decenni, sarà sulle spalle delle prossime generazioni: è su questo che serve una forte mobilitazione delle coscienze e della parte onesta del Paese!”».

La  mobilitazione degli onesti su iniziativa sindacale può evitare un intervento da Strasburgo molto molto  più grave di ‘quello Moneyval’ ai tempi di Stolfi.

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