San Marino. Chiesta l’istituzione di una Procura e un Tribunale per minori

San Marino. Chiesta l’istituzione di una Procura e un Tribunale per minori

La seduta pomeridiana della nuova sessione del Consiglio Grande e Generale si è concentrata sulle risposte alle interpellanze e interrogazioni.

Lo afferma San Marino News Agency, spiegando nel proprio report sul resoconto della seduta pomeridiana del Consiglio che, al Centro congressi Kursaal, a calamitare l’attenzione ieri è stata in particolar modo l’interpellanza presentata dai consiglieri di Libera (eccetto Alessandro Bevitori) su un presunto incontro tra segretario di Stato per la Giustizia e un magistrato della Repubblica di San Marino.

Il segretario di Stato per la Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, ha confermato di avere avuto un incontro con “un giudice superiore tra i più alti in grado”. “In un momento emergenziale credo debba essere svolto tutto ciò che può essere fatto per questo Paese”, ha spiegato. Poi ha aggiunto: “Il mio lavoro è fare in modo che la giustizia possa tornare a funzionare”.

“Ringrazio il segretario per la celerità della risposta, ma avremmo voluto conoscere gli argomenti trattati nell’incontro”, ha replicato Vladimiro Selva (Libera), il quale poi ha incalzato il segretario sulla “mancata convocazione della Commissione Giustizia: quella era la sede in cui dibattere il tema”.

Di giustizia si è continuato a parlare anche nel riferimento di Ugolini sulle linee di indirizzo per la riforma dell’ordinamento giudiziario. Cardine della riforma, ha spiegato il segretario di Stato per la Giustizia, sarà “il rafforzamento dell’indipendenza della magistratura. Unico modo per difendere il diritto fondamentale ad avere un processo equo da un Tribunale imparziale. Andrà impedita ogni interferenza tra giudici e fonti esterne che potrebbero influenzarli”. A proposito di Consiglio giudiziario, gli standard internazionali ci suggeriscono “una riflessione sulla presenza dei politici attivi” all’interno dello stesso. Occorre capire, anche nel rispetto degli organismi internazionali, “come avere un riscontro e portare una rappresentanza della società civile all’interno del Consiglio giudiziario plenario, come la politica può inserirsi in questi organismi e andare a nominare altre persone”. Si dovrà inoltre “valutare l’introduzione di sanzioni per chi viola le condizioni disciplinari. Ciò consentirebbe di porre rimedio a una grave lacuna”. “La funzione monocratica di un giudice in appello non è semplice – ha aggiunto Ugolini -. Un ragionamento lo dobbiamo fare, se creare un’ultima istanza o delle Corti”.

Successivamente in Aula è avvenuto il dibattito. Per Pasquale Valentini (Pdcs), “ci troviamo in una situazione di emergenza; nel corso degli anni c’è stato un prevaricamento di alcune funzioni, creando situazioni di conflittualità e portando a una alterazione del rapporto tra politica e magistratura”.

Secondo Giuseppe Maria Morganti (Libera), “occorre trovare una terza via che possa generare una soluzione utile in particolare al Paese”.

Iro Belluzzi (Npr) ha mandato una frecciata a Rf sul tema del magistrato dirigente: “È stata minata la sua presenza e la possibilità di continuare a svolgere quel ruolo per un approccio sbagliato fatto dal precedente governo”.

Mirko Dolcini (Domani–Motus Liberi) ha proposto l’istituzione di una sezione di Tribunale per minori. Inoltre, “non si può non parlare anche della riforma della procedura penale: il rito processuale sammarinese è del 1878”, ha ricordato.

“Noi – ha detto Luca Boschi (Libera) – abbiamo teso la mano per trovare una soluzione terza e imparziale. Chiedo al governo di cogliere questo invito al confronto”.

Alberto Giordano Spagni Reffi (Rete) ha invocato “più coraggio” per quanto riguarda il Consiglio giudiziario. “Perché la composizione politica non può essere di esperti di diritto?”, ha domandato. E ancora: “Perché non possiamo creare una separazione tra magistratura inquirente e magistratura decisionale? Perché non possiamo creare una Procura?” Per Matteo Ciacci (Libera), con la riforma proposta, “si vanno solo a cambiare piccole questioni che vanno a toccare piccoli interessi specifici”.

Leggi il resoconto integrale della seduta pomeridiana di ieri del Consiglio Grande e Generale 

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